BATTAGLIA NAVALE DI TSUSHIMA

NAVAL BATTLE OF TSUSHIMA

(27 MAGGIO 1906)

IL TRIONFO DELL'AMMIRAGLIO TOGO

- IL GIAPPONE DIVENTA UNA SUPERPOTENZA -

FORZE IMPEGNATE
Giapponesi

4 corazzate

8 incrociatori

21 cacciatorpediniere

60 motosiluranti

Comandante: Heihachiro Togo

Russi

8 corazzate

8 incrociatori

9 cacciatorpediniere

60 motosiluranti

Comandante: Zinovij Rozhdestvenskij

La battaglia di Tsushima, in Giappone detta comunemente battaglia navale del mare del Giappone (日本海海戦), fu l'ultima battaglia della guerra russo-giapponese (1904-1905). Venne combattuta il 27 maggio ed il 28 maggio 1905 (14 e 15 maggio secondo il calendario giuliano in vigore all'epoca in Russia) nello stretto di Corea. In questa battaglia la flotta giapponese al comando dell'ammiraglio Tōgō Heihachirō distrusse due terzi della flotta Russa al comando dell'ammiraglio Zinovij Petrovič Rožestvenskij. La battaglia non fu decisiva in quanto venne combattuta quanto i giapponesi avevano già conquistato Port Hartur e distrutto la flotta russa del Pacifico facendo diventare vana la missione di Rožestvenskij che aveva attraversato mezzo mondo, dal Mar Baltico allo stretto di Corea per aiutare la flotta russa imbottigliata nel porto manciuriano.

La battaglia di Tsushima segnò la definitiva sconfitta dell'Impero Russo che, con la mediazione del Presidente USA Theodore Roosevelt, sottoscrisse di lì a poco la pace di Portsmouth. La Russia abbandonò la Corea alla sfera d'influenza giapponese, e rivolse le proprie bramosie sui Balcani.
Sotto il profilo della storia navale, Tsushima fu l'ultimo scontro fra corazzate non monocalibro (pre dreadnought) ; infatti la battaglia mostrò la fattibilità e l'utilità di un combattimento ingaggiato a grande distanza coi grossi calibri. Di lì a breve l'Ammiragliato britannico mise in linea un nuovo genere di corazzata monocalibro, che dalla prima unità, prese il nome di Dreadnought. La battaglia di Tsushima aveva infatti dimostrato che la stragrande maggioranza dei proiettili andati a segno erano relativi alle sole artiglieri di grande calibro, a causa della notevole distanza tra le due flotte nel momento dello scontro. Lo scarso utilizzo dei calibri minori che abbondavano nelle pre dreadnought (dalla Mikasa alla Borodino) dimostrò ai costruttori navali quanto più utile e saggio indirizzarsi verso navi monocalibro, dotate cioè di una netta preponderanza di cannoni a lunga gettata.


STORIA DELLA BATTAGLIA DI TSUSHIMA

L'ammiraglio Rozhdestvenskij condusse le sue navi nello stretto tra l'isola giapponese di Honshu e la piccola isola di Tsushima; dopo l' incontro con la nave giapponese, la flotta russa, che navigava su due colonne parallele, ricevette l'ordine di mettersi in fila indiana.

Alle 10 Rozhdestvenskij stava seguendo una rotta quasi esattamente verso nord, quando le vedette avvistarono la flotta nemica che si avvicinava da nord-ovest; gli incrociatori giapponesi si disposero parallelamente, tenendosi a circa 6 miglia verso ovest.

Alle 12 la rotta venne modificata per est-nord-est, mentre gli ufficiali russi brindavano nel quadrato per festeggiare l'anniversario dell'incoronazione dello zar Nicola.

Poco prima delle 14 Togo, che si trovava a bordo dell'ammiraglia Mikasa, giunse con le corazzate dirigendosi verso I' inizio della t la russa, tentando di effettuare la classica manovra navale di "passaggio a T": ebbe successo, e le navi giapponesi riuscirono a sparare bordate su quelle nemiche in arrivo, che potevano impiegare soltanto i pezzi prodieri .

Rozhdestvenskij accostò per disporsi parallelamente ai giapponesi, così da poter usare anche gli altri cannoni, ma la maggiore velocità e precisione di tiro garantiva a Togo il controllo della battaglia.  La nave ammiraglia russa Suvarov venne colpita all'inizio del combattimento, perdendo la capacità di governare verso le 15, e questo parve spiazzare il resto della flotta.

Un ufficiale giapponese osservò: «Dopo i primi venti minuti, sembrò che i russi si precipitassero tutti ai pezzi, sparando all'impazzata e quasi senza fare danni» (Warner, Great Sea Battles, p. 248). Più tardi, dopo essere stato ferito due volte, Rozhdestvenskij ordinò al suo secondo, il contrammiraglio Nikolai Nebogatov, a bordo della Nikolai II, di portare fuori dallo stretto il maggior numero possibile di navi e dirigersi su Vladivostok.

Non sarebbe stato possibile. Il 27 maggio erano affondate tre corazzate e, per tutta la notte seguente, le torpediniere giapponesi attaccarono il nemico senza pietà.

L'ammiraglio Rožestvenskij venne messo fuori combattimento da un frammento di proiettile conficcatoglisi nel cranio e, nonostante la sua volontà contraria, trasbordato dall'ammiraglia Knyaz Suvorov- ormai irrimediabilmente danneggiata ad una torpediniera.

La flotta russa perse le sue corazzate più moderne, la Knjaz Surov, la Oslyabya, la Imperator Aleksandr III e la Borodino il 27 maggio. Le navi giapponesi soffrirono soli danni lievi, principalmente all'ammiraglia Mikasa. Nella sera l'ammiraglio di divisione Nebogatov assunse il comando della flotta russa.


STORIA DELLA BATTAGLIA NAVALE DI TSUSHIMA

(HISTORY OF THE NAVAL BATTLE OF TSUSHIMA)


MAPPE DELLA BATTAGLIA

(MAPS OF THE BATTLE)


ILLUSTRAZIONI

(PHOTOES)



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