L'ATTACCO A PEARL HARBOR

(7 DICEMBRE 1941)

"Tora! Tora! Tora!"


LA KIDO BUTAI LA PORTAEREI AKAGI

FOTOGRAFIE DELLA U.S. NAVY

USS CALIFORNIA (BB-44)

Colpita prima da due siluri, poi ancora da due bombe, la corazzata California s'inclina su un fianco e comincia ad affondare, mentre l'equipaggio si mette in salvo. Nel giro di un'ora e mezzo i giapponesi riescono a raggiungere quasi in pieno il loro scopo: annientare la flotta da battaglia americana.


La USS California (hull classification symbol BB-44) è stata una corazzata appartenente alla US Navy e quinta unità a portare questo nome. La sua costruzione fu sponsorizzata dalla signora R. T. Zane ed entrò in servizio nell'agosto 1921 agli ordini del capitano H. G. Ziegemeier. Entrò nella Flotta di base nel Pacifico come nave ammiraglia.


Descrizione generale

Tipo Corazzata
Classe classe Tennessee
Proprietà Flag of the United States.svg U.S. Navy
Identificazione BB-44
Ordine 1916
Cantiere Mare Island Navy Yard
Varo 20 novembre 1919
Entrata in servizio 10 agosto 1921
Destino finale venduta il 10 luglio 1959 per rottamazione


Caratteristiche generali

Dislocamento 32.300 t
Stazza lorda 33.190 tsl
Lunghezza 190,35 m
alla linea di galleggiamento 182,88 m
Larghezza 29,75 m
dal 1943 34,75 m
Pescaggio massimo 10,82 m
medio 9,30 m
Propulsione 8 caldaie Babcock & Wilcox a tre tamburi con 2 fornaci, 2 turbine GE a motore elettrico con riduttori a ingranaggio, 4 alberi motore. Potenza erogata: 28.600 CV
Effettiva: 26.800 CV
Dal 1943: 30.908 CV
Velocità 21 nodi; dal 1943 20,06 nodi


Armamento

Artiglieria:
12 pezzi da 356/50 mm
10 pezzi da 127/51 mm
dal 1945: 16 pezzi da 127/38 mm
4 pezzi da 76,2 mm
56 pezzi da 40 mm in complessi quadrinati
80 pezzi da 20 mm Oerlikon
6 mitragliatrici da 12,7 mm
Siluri Due tubi lanciasiluri da 460 mm
Corazzatura :
Barbette: 13 pollici (33 cm)
Torri: fronte: 18 pollici (45,72 cm)
lati: 10 pollici (25,40 cm)
retro: 9 pollici (22,86)
cielo: 5 pollici (12,70 cm); dal 1943 7 o 7,25 pollici (17,78 o 18,42 cm)
Cintura: superiore: 13,5 pollici (34,29 cm)
inferiore: 8 pollici (20,32 cm)
Ponti: principale: 3,2 pollici (8,13 cm)
inferiore: 2,5 pollici (6,35 cm); dal 1943 tra i 5 e i 7 pollici (tra i 12,70 e i 17,78 cm)
Torre di comando: 16 pollici ai lati (40,64 cm)


Primi anni

Tra il 1921 e il 1922 la nave fu premiata con il Battle Efficiency Pennant per l'intenso addestramento, l'ottima preparazione dell'equipaggio e l'eccellente esecuzione di manovre. Nell'estate del 1925 assieme a l'intera flotta da battaglia statunitense e una divisione di incrociatori partecipò alla visita di Stato in Australia e Nuova Zelanda, che ebbe esito positivo; sempre in questo periodo ricevette il Gunnery "E", decorazione che mantenne fino a tutto il 1926. L'anno successivo prese parte alla rassegna presidenziale, evento al quale partecipò anche nel 1930 e nel 1934. La corazzata fu sottoposta a grandi lavori di ammodernamento tra la fine del 1929 e l'inizio del 1930, durante i quali fu potenziata la dotazione antiaerea. Per il resto degli anni venti e trenta la California seguì cicli di esercitazioni, prove di tiro, addestramenti.
Pearl Harbor

Distaccata nel tardo 1940 presso Pearl Harbor, base della costituenda Flotta del Pacifico separata dalla Flotta dell'Atlantico, la nave fu nominata ammiraglia della squadra da battaglia. Il 7 dicembre 1941 la California era ancorata al molo più meridionale del "Viale delle Corazzate" assieme ad altre navi quando si scatenò l'attacco giapponese: proprio lo stesso giorno doveva essere condotta un'approfondita ispezione del vascello per migliornarne la tenuta stagna, non esattamente perfetta, per cui la California soffrì danni gravi quando venne colpita. La prima bomba giunse a segno alle 08:05, esplose sottocoperta e uccise circa 50 membri dell'equipaggio; pochi minuti più tardi un secondo ordigno detonò a prua strappando le lamiere. La corazzata era ferita a morte e nonostante gli sforzi per mantenerla a galla non si riuscì a circoscrivere le masse d'acqua che si ingolfavano nello scafo; la California iniziò ad affondare fino a che non poggiò sul fondale fangoso, lasciando fuori solo le sovrastrutture. Al termine del devastante attacco nipponico l'equipaggio contava 98 morti e 61 feriti.

La California non era però perduta: dopo lunghi lavori fu rimessa a galla il 26 marzo 1942 e messa in secca nei cantieri di Pearl Harbor per riparazioni provvisorie che durarono fino al 7 giugno. Il giorno dopo la nave iniziò con mezzi propri il viaggio verso il cantiere Puget Sound (Washington), dove appena giunta fu sottoposta a una ricostruzione generale e profonda: furono migliorate la protezione, la stabilità in navigazione, incrementate le difese antiaeree e perfezionati i sistemi di controllo del tiro. Questi imponenti lavori durarono per tutto il 1943, impedendo all'unità di partecipare alle prime offensive statunitensi nel Pacifico.


In azione

Il 31 gennaio 1944 la nave salpò con destinazione San Pedro per collaudare la nuova impostazione generale; il 5 maggio fece rotta per le Marianne al fine di prendere parte all'invasione dell'arcipelago programmata per la metà di giugno. Dinanzi l'isola di Saipan, primo obiettivo della nuova campagna, la California impiegò intensivamente i suoi cannoni per spazzare le spiagge di sbarco e sostenere poi l'avanzata delle truppe. il 14 giugno fu colpita da un proiettile d'artiglieria sparato da una batteria vicino alla costa: si ebbero un morto e 9 feriti. Ciononostante, la corazzata rimase al suo posto fornendo fuoco di copertura durante le operazioni su Guam e Tinian. Solo dopo la fine dei combattimenti, il 24 agosto, la California arrivò a Espiritu Santo per riparare i danni, aggravati da una collisione avvenuta con l'unità gemella Tennessee.

Il 17 settembre 1944 l'unità fece rotta su Manus per prepararsi all'invasione delle Filippine, durante la quale bombardò prima le spiagge di Leyte devastando le fortificazioni nipponiche e poi partecipò alla grande Battaglia del Golfo di Leyte, nel settore dello Stretto di Surigao. Inviata nelle Palau, le lasciò il 1º gennaio 1945 per unirsi alla vasta flotta incaricata di condurre sbarchi nel golfo di Lingayen per accelerare la liberazione dell'arcipelago filippino: la sua presenza fu fondamentale per preparare le zone di sbarco e difendere dalle forze aeree giapponesi le navi incaricate di portare a terra le truppe. Il 6 gennaio, mentre appoggiava gli sbarchi, la corazzata fu colpita da un kamikaze che provocò 44 morti, 155 feriti e danni importanti. La California mantenne però il suo posto nella formazione continuando a cannoneggiare le difese nipponiche fino a che i Marines non furono ben attestati nelle teste di ponte. Il 23 gennaio lasciò il teatro bellico e il 15 febbraio arrivò ai cantieri Puget Sound per le riparazioni, che si protrassero a lungo.


Ultimo periodo

Ritornò in azione il 15 giugno a Okinawa per dare supporto alle truppe impegnate nella feroce battaglia per la conquista dell'isola; vi rimase fino al 21 luglio, quando fu distaccata nel Mar Cinese Orientale come scorta a una missione di sminamento delle acque. In agosto compì un breve viaggio fino alla baia di San Pedro, la California tornò a Okinawa, ormai conquistata, dove si venne a sapere della resa giapponese; prese parte allo sbarco della VI Armata a Wakanoura Wan, nell'isola di Honshu, in veste di forza d'occupazione. Rimase in Giappone fino al 15 ottobre, quando salpò per Singapore; da lì proseguì per Colombo, poi Città del Capo e infine Filadelfia, dove si ancorò il 7 dicembre 1945. Qui rimase anche dopo essere entrata nella riserva il 7 agosto dell'anno successivo, ma neanche un anno dopo, il 14 febbraio 1947, venne radiata dal servizio attivo pur rimanendo di riserva. Il 10 luglio del 1959 fu venduta e poco dopo demolita.

La corazzata California ricevette sette Battle Star per le azioni condotte durante la seconda guerra mondiale. È ricordata in un memoriale nel Capitol Park, a Sacramento, dove si trova la sua campana.


L'ATTACCO A PEARL HARBOR 


L'ATTACCO A PEARL HARBOR VISTO DAGLI AMERICANI


MAPPE DELL'ATTACCO DI PEARL HARBOR


FOTOGRAFIE: MARINA IMPERIALE


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