Ultima modifica:

 
Vai alla mailing-list!

Vuoi essere aggiornato sulle novità del sito? Inserisci la tua e-mail,ci penseremo noi a tenerti aggiornato.

Entra

 

GUESTBOOK

Firma

Leggi

Contattaci

Controllo di qualità di HTML.it punteggio 70%

Sinistra Giovanile

Democratici di Sinistra

Shinystat

Campagna adesione: il nostro manifesto

Contattaci: sgcastelluccio@libero.it

Z

Un piccolo PacS avanti.

 

La difesa della famiglia e la difesa dei diritti. Equilibrio dinamico.

 

Partendo da un concetto chimico si può determinare un aggiornamento dei canoni della famiglia e dei diritti della stessa. Un equilibrio dinamico è immaginato da alcuni autori come due città-isola con lo stesso numero di abitanti collegati da un ponte che non è sicuramente quello propagandato dal Governo Berlusconi. Da una città ad un altra c'è un interscambio che però non darà mai modo ad una di superare l'altra in numero di abitanti. Se si sposta qualcosa da un lato, esiste una reazione che bilancia lo spostamento. Ricorda tanto la città di Atlantide di Platone sorretta da un pilastro, spostando ricchezze o pesi da una parte sono affondati tutti quanti, almeno nei fumetti che a me l'hanno fatta conoscere.

La società in evoluzione e la politica risultano essere queste due isole-città e la partecipazione potrebbe essere il ponte che dinamicamente unisce queste due realtà che altrimenti risultano isolate.

Quando Prodi annuncia che in modo condiviso l'Unione decide di inserire all'ordine del giorno la discussione sulle PacS. Si accende una polemica interna ed esterna alla coalizione che inizia ad infastidire la coscienza comune.

La società nei suoi profondi mutamenti, nelle sua modernizzazioni e nelle sue connesse reazioni conservatrici ha un fondamento evolutivo e molto legato alla realtà. L'amore e anche le unioni diventano precarie, nei tempi relativi di una vita che corre a velocità doppia o tripla rispetto al passato, nasce il concetto di flessibilità anche in questa sfera emotiva. Prima si parlava di un lavoro fisso, di una moglie e di un marito e la relativa famiglia con intrinseco il concetto di stabilità e di durata infinita di questi legami. Ora è sempre più facile interagire con gli altri, molto più facile è perdere il lavoro e trovarne uno nuovo risulta un pò più difficile, molto più facile e molto più alta è la percentuale di divorzi, con la relativa possibilità di unirsi e di trovare il nuovo amore.

Più facile è la predizione che il numero di divorzi diminuirà, semplicemente perchè diminuiranno i matrimoni. Sempre più difficile diventa progettare un futuro insieme, data l'instabilità permanente a cui ci troviamo sottoposti, soprattutto noi delle nuove generazioni.

In un recente numero di Aprile on-line "Quando la morale è di destra" di Paolo Giorgi si affrontava in chiave paradossale il rapporto tra politica e morale. Si parlava dei peccatucci della casa dei moralisti e si parlava della Sacra Rota. Si parlava di Berlusconi, di Urbani, Bossi, Fini, Alemanno e Casini e dei loro matrimoni. Prendo strumentalmente la parte che riguarda Casini come fondamento della discussione. "L’ineffabile Pierferdinando, che nel suo discorso di insediamento alla Camera si raccomandò alla Madonna di San Luca, ha lasciato la moglie Roberta Lubich, a sua volta già sposata e divorziata, ma con la fedina immacolata grazie alla Sacra Rota, per fidanzarsi con la giovane Azzurra Caltagirone, che ormai compare sorridente ed elegante accanto al compagno anche in cerimonie semiufficiali. Non manca neanche il figlio del peccato, anzi una figlia, peraltro bellissima bambina, che inchioda l’improbo Casini alle sue responsabilità di adultero." Dal Vangelo di Matteo ( 7 ) : "Dunque è dalle loro azioni che riconoscerete i falsi profeti" vedi Luca 6, 43-44 ... Il divorzio " Nella Bibbia è stato detto: chi vuole abbandonare la propria moglie deve darle una dichiarazione scritta di divorzio. Ma io vi dico: chi manda via la propria donna - salvo caso di relazione illegale - la mette in pericolo di diventare adultera. E chi sposa una donna abbandonata dal marito commette adulterio anche lui" ( vedi Matteo 19,7-9; Marco 10,11-12, Luca 16,18 ).

Nella Bibbia c'è scritto anche di non giudicare, lungi da me dal farlo. La mia volontà è quella di far emergere alcune incompatibilità tra il dire e il fare.

Nella Bibbia l'unica cosa che trova parola è il divieto di utilizzare la Bibbia ai fini propagandistici. I profeti, Gesù e gli apostoli non avevano profetizzato la nascita della Democrazia Cristiana e le sue evoluzioni.

Bisogna anche dire che il senso della famiglia appartiene a tutti, persino alle mafie, ma anche in questo campo bisogna approfondire il discorso, trovare le sfumature e le appendici di colore che distinguono la difesa della famiglia dall'utilizzo della stessa con modalità strumentale, per fini propagandistici. Nella nostra coalizione dovremmo iniziare ad affrontare seriamente il tema della famiglia inteso come esempio di solidarietà e non come clan.

Io penso sia ben specificato che il provvedimento proposto dall'Unione ( quasi unita ) non ha nulla a che vedere con le scelte di Zapatero. Un piccolo passo, nulla di rivoluzionario.

Bisognava riconoscere la necessità di trasgredire le regole del Vaticano per andare incontro alle esigenze di una società moderna. Molto spesso le coppie di fatto, che non sono esclusivamente dello stesso sesso, non hanno la possibilità di vedersi riconosciuti i diritti essenziali e potrebbe "essere negato perfino il diritto di assistere il proprio partner morente in ospedale".

Resta il discorso socio-culturale di base. Esiste ancora una discriminazione per le coppie gay e non che non può essere sanata sicuramente dal PacS o dalle unioni di fatto, ma che inizia almeno ad essere affrontata.

Esiste un articolo della Costituzione, il primo comma del art.29 "La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio" che rafforza l'istituto del matrimonio. Sono di quelli che pensa che i patti di solidarietà civile e le unioni di fatto non vanno in contrasto con il matrimonio e la famiglia, ma creano la possibilità di percorrere altre strade rispetto a quelle convenzionali.

Così una famiglia normale non vedrà lesi i propri diritti e una coppia che decide di convivere non dovrà resistere alla semi-clandestinità di un rapporto che non ha valore giuridico. Se poi due gay convivono, lo facevano prima e lo faranno anche domani, ma perchè non hanno diritto ai diritti fondamentali sanciti dal buon senso, prima che dalla Costituzione?

L'equilibrio dinamico è inteso come la giusta sintesi tra le reciproche esigenze. Il rispetto della reciproca esigenza, la pluralità e l'accettazione della diversità sono fondamenti della democrazia e sono i pilastri che reggono il ponte della partecipazione nel nostro equilibrio dinamico.

Daniele Gioia

Torna all'Home | Contattaci | Collabora con noi | Come raggiungerci | Links ]

Questo sito é stato ottimizzato per una visualizzazione 800x600 pixel.

 

Entra in chat!

La nostra Chat sempre piena di gente interessante

Entra

 

Entra nel forum!

Discutiamo insieme in Piazza Gramsci, il nostro forum.

Entra

ItaliaPuntoNet - La tua pagina iniziale

Segnalato da Yahoo!