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Valle del Mercure per la Pace. |
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Siamo nella prima guerra globale? La nostra arma di difesa è l'arcobaleno?
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Fermiamo la Guerra, No alla Guerra Infinita e Globale, questi saranno le prime battute del dibattito che si è tenuto a Castelluccio Inferiore (PZ), presso la sala del Consiglio Comunale il giorno 17 aprile 2003 alle ore 17.
Sono intervenuti :
Angela Lombardi, Segretario Provinciale di Rifondazione Comunista;
Silvestro Maradei, Associazione Arti Visive di Rotonda;
Vincenzo Corraro, redattore della rivista "Elianto" di Viggianello;
Giuseppe Cosenza, Ambientalista;
Associazione Culturale Mercurion di Castelluccio Inferiore;
Associazione "Io Donna" di Castelluccio Inf.;
Circolo ACLI "L'Agorà", di Castelluccio Inf.;
G.A. ACLI di Castellucio Inf.
Movimento "No Global 8" di Francavilla Sul Sinni
Movimento "No Global" di Castelluccio Sup.
Ha concluso :
Giovanni Filizzola, Assessore Provinciale per la Pace.
Il 17 aprile nella sala consiliare del Comune di Castelluccio Inferiore si è tenuto un dibattito organizzato dal Comitato Spontaneo per la Pace della Valle del Mercure. A detta di tutti l'iniziativa voleva far emergere la volontà di pace dei cittadini di questa parte della Lucania.
Raffinati gli interventi della maggiorparte dei chiamati in causa e non. Naturalmente, la discreta affluenza di pubblico era dovuta più a negligenze informative da parte degli organizzatori, che alla voglia di partecipazione della cittadinanza, visto l'elevato numero di bandiere tricolori sui balconi e la ferma volontà di pace espressa dalla popolazione castelluccese e della Valle del Mercure.
Coerente fino in fondo il comportamento delle Acli che sono riuscite a conciliare i doveri religiosi a quelli civili. Nel pieno dello svolgimento, i membri dell'associazione hanno dovuto abbandonare la sala per espletare i doveri morali del Giovedì Santo.
Qualche lamentela si è avuta da varie associazioni, perchè la volontà di alcuni partecipanti era di presiedere un dibattito apolitico.
Può essere il raggiungimento della pace un'attività apolitica ?
E' giusto che un obiettivo di tale portata dev'essere perseguito da tutti, indipendentemente dal credo ideologico ... l'obiettivo pace deve essere apartitico dunque.
La linea intransigente del segretario provinciale di Rifondazione Comunista, ricalca la politica, coerente sì, ma probabilmente inopportuna che Bertinotti ha espresso dall'inizio della complicata situazione internazionale ad oggi.
Linea che ha portato persino l'on. La Russa a dedicargli un plauso in un'accesa seduta parlamentare. Seduta che doveva votare la mozione per la concessione delle basi e degli spazi aerei alla coalizione Anglo-tedesca : se questi sono i risultati...
E' emersa dalla discussione la situazione d'instabilità in cui questo conflitto ha scaraventato il Mondo. La maggiorparte degl'intellettuali mondiali sono d'accordo sulle ripercussioni che questa guerra avrà : genererà una situazione d'insicurezza e ha già destabilizzato il Medio-Oriente per molti decenni.
Lo scontro, diplomatico o non, che l'America sta portando avanti contro la Siria è solo il terzo atto, di ciò che è iniziato con l'Afganistan e finirà quando la "democrazia" sarà esportata in tutto il mondo fin'ora conosciuto.
La chiusura dell'Assessore Provinciale per la Pace, fa emergere con qualche velata ironia, che la motivazione principale, che apparentemente ha spinto la coalizione Anglo-Americana ad attaccare l'Iraq non sussisteva.
Le possibilità delineate da Filizzola riguardano Hussein e le possibili motivazioni che hanno portato il dittatore a non utilizzare armi batteriologiche. L'assessore si è interrogato sulla possibile conversione del dittatore al Francescanesimo. Ha concluso affermando che molto più probabilmente l'Iraq non possedeva più armi di distruzione di massa, altrimenti un regime feroce con quello del Rais, non avrebbe avuto scrupoli nell'uccidere anche le sue stesse popolazioni.
Molti si sono interrogati sulle sorti di Hussein e sulla via che ha intrapreso l'America : la guerra preventiva.
Per la sorte di Hussein la morte è probabile; come è probabile la fuga in Siria; come è probabile l'accordo sotterraneo con gli americani; quando tutto è probabile equivale a dire che non se ne sa niente!!!
La dottrina Bush non risolve i problemi, perchè fino a prova contraria, due dei quattro obiettivi dichiarati non sono stati raggiunti. Nella guerra d'inteligence contro Bin Ladin e i Talebani, il regime è stato abbattuto, ma del primo terrorista non c'è traccia.
Nella guerra preventiva contro l'Iraq il regime è stato abbattuto, ma di Hussein non c'è traccia.
In più ambedue gli Stati si ritrovano, oggi come oggi, in una situazione ingestibile autonomamente e il gentile ausilio dato dagli Stati esteri fino agl'anni sessanta era chiamata occupazione; ora è chiamata importazione della democrazia.
Il costo di questa importazione è notevole in termini di vite umane.
L'impressione che si è avuta da questo dibattito, e non solo ... è che la Pace sia una nuova moneta politica. La Pace è la moneta politica del nuovo Millennio perchè in questo stato delle cose probabilmente è irrangiungibile. Tutti i partiti e i movimenti cercano di accalappiare l'arcobaleno, ma per le leggi naturali, ogni tentativo fallisce e ogni tentativo fa allontanare l'arcobaleno di un pò di metri.
Finchè non inizierà di nuovo a piovere più forte ( speriamo che non piovano missili intelligenti) e l'arcobaleno sparirà, per poi ricomparire quando il sole rispunterà dalle nuvole.
Benvenuti nella prima guerra globale!
Armatevi d'arcobaleno!
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