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Un Natale di luci e colori.

     

Il Natale. Da sempre il giorno dell'anno che esprime la felicità e la spensieratezza. Da sempre, ma non per sempre. Girando un po' per il circondario, tra Castelluccio , Agromonte e Galdo si respira un'aria diversa. Parli del Natale e tutti abbassano lo sguardo, abbassano lo sguardo per l'agonia. Quest'anno non è vero Natale. Osservando il mondo, temendo altri probabili attentati, una guerra che probabilmente devasterà il mondo o almeno gli animi del mondo. Il terrorismo, la disoccupazione soprattutto nel SUD, i problemi regionali e non. La corruzione, la mafia, la vita. Sono tutte plumbei macigni sulla gente di questa era, sui giovani in particolare. In questo Natale anomalo, in questa festa che si festeggia a stenti anche per il caro-prezzi, la felicità non è più' un sentimento a costo zero. Nei passeggi dei nostri comuni luci e colori vivaci ci tempestano a tempi alternati, scandendo il tempo che ci manca per un'altra abbuffata. Gli ingredienti del Natale, partendo dalla neve passando per la serenità vengono a mancare. Persino in Chiesa i parroci vorrebbero scandire messaggi grigi per i non fedeli e per chi, come me d'altronde, a smesso di credere nella Chiesa da tempo ormai. l benessere distruggerà il mondo, mi diceva qualche anziano a me molto caro e adesso capisco dove l'esperienza di chi ha vissuto un'era ancor più difficile di questa linea del tempo, vicina, eppur lontana da noi,da quel che siamo realmente. Il Natale, la nascita di Cristo, un essere superiore che si è posto per estremo sacrificio al di sotto della stupidità umana dovrebbe insegnarci qualcosa. Probabilmente in quest'era anche il Messia avrebbe paura di porsi in balia delle acque sporche di petrolio che governano il pianeta. Probabilmente penserebbe due, tre, mille volte prima di ricompiere l'estremo sacrificio, osservando che quello precedente è stato,se non inutile, almeno controproducente. Il ciclo della morte e della vita si ripete. Come nell'anno Mille, dopo aver varcato il terzo millennio un po' di paura per la fine imminente genera una sorta di chiaro-scuro che mescola i colori in un arcobaleno nero. Ma domani è Natale, è forse la fine dell'attesa provocherà l'auspicata rinascita. Il pessimismo finirà e si avrà un mondo migliore. D'altronde il Natale è il magazzino dei sogni, i sogni sono la camera della felicità e la vita è il cuscino su cui poggiare gl'uni e gl'altri. Su quel cuscino distendo i pensieri e delicata l'onirica mi porta nel mondo migliore. Mi risveglio che è Natale e tutti i cattivi pensieri volano via in un bacio d'auguri. Magia del Natale...


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