Ultima modifica:

 
Vai alla mailing-list!

Vuoi essere aggiornato sulle novità del sito? Inserisci la tua e-mail,ci penseremo noi a tenerti aggiornato.

Entra

 

GUESTBOOK

Firma

Leggi

Contattaci

Controllo di qualità di HTML.it punteggio 70%

Sinistra Giovanile

Democratici di Sinistra

Shinystat

Campagna adesione: il nostro manifesto

Contattaci: sgcastelluccio@libero.it

Z

Economia tra progresso e povertà

     

Il Novecento è stato un grande secolo per il progresso dell'umanità. Il mondo non solo è cambiato ma è anche migliorato. L'economista statunitense Walter Rostow considera il periodo fra il 1950 e il 1970 quello della crescita economica più rilevante di tutta la storia dell'umanità. Da allora si sono evoluti concetti e strumenti del liberismo economico che stanno conducendo alla globalizzazione dell'economia. Il cosiddetto Monetarismo elaborato negli anni '70 in America, accolto da molti con estrema diffidenza, ha dimostrato sul campo di essere capace di stroncare l'inflazione, uno dei maggiori mali del secolo scorso, di spezzare quella che era diventata una sequenza inevitabile tra spesa - inflazione - crisi.

Ma se il rigore monetarista paga su un versante, penalizza sull'altro, quello delle politiche sociali irrompendo sui "turbocapitalisti" coloro i quali vorrebbero omogeneizzare tutto nel nome dell'efficienza di mercato, passando come turbocompressori sulle diversità culturali, sociali ed economiche dei differenti paesi. Si impone quindi un cambio di prospettiva, senza però confondere il bene con il male, come fanno invece i contestatori estremi.

La caduta delle barriere doganali e l'apertura dei mercati sono stati i grandi motori del progresso del dopoguerra. Senza di loro non avremmo avuto né il Miracolo economico né la formazione della stessa comunità europea spianando la strada a quello che viene definito sviluppo, perfezionamento o meglio ancora progresso.

Ma se volgiamo lo sguardo verso un paese del terzo mondo allora ci sembra di regredire molto indietro, al tempo in cui purtroppo la politica economica apparve assai malata, infettata da una modesta eredità coloniale come risultato di diversi tipi di insediamento umano, oppure infine, come effetto di difficoltà di trasporto e di comunicazione.

In diverse aree mancano, e spesso non esistono, molte delle condizioni per l'avvio di un processo di sviluppo economico. L'elevato tasso di analfabetismo, la mancata presenza di servizi pubblici essenziali, l'insufficiente capacità di sfruttare materie prime e l'assenza di stimoli socio-psicologici al miglioramento sembrano essere gli unici attori di un film la cui trama è ben nota a tutti, e conseguenza questa, del degrado mondiale.

Corollario della globalizzazione dell'economia e delle disuguaglianze fra paesi ricchi e paesi poveri risulta essere quindi l'emigrazione, unico vero volto del dicotomia progresso-povertà.


Torna all'Home | Contattaci | Collabora con noi | Come raggiungerci | Links ]

Questo sito é stato ottimizzato per una visualizzazione 800x600 pixel.

 

Entra in chat!

La nostra Chat sempre piena di gente interessante

Entra

 

Entra nel forum!

Discutiamo insieme in Piazza Gramsci, il nostro forum.

Entra

ItaliaPuntoNet - La tua pagina iniziale

Segnalato da Yahoo!