Milady è un Selection 37 versione
Proprietaire del 1986
Estate 11
L'estate iniziata in maniera incerta ci ha regalato una meravigliosa
crociera in Corsica, scesi praticamente fino a Porto Vecchio (rada di
Pinarello) siamo poi risaliti testando per tutta la crociera sia la
configurazione delle vele che dei piloti, eccezzionale l'accoppiata PC
--> Pilota che ha dell'incredibile, mi stupisco sempre quando
vedo la riga perfettamente dritta fatta dal pilota (anche a vela) ....e
un po' ne siamo anche gelosi ( lui timona meglio di noi )!!
Inverno 11
L'inverno è stato lungo e duro coadiuvato da pioggia quasi tutti i fine
settimana, abbiamo deciso di proseguire le riflessioni sull'armo nuovo
in un secondo tempo, quindi ci siamo concentrati sul sistema di
pilotaggio automatico che era già ottimo ma l'idea che ci frullava in
testa era di mettere un sistema inbord, però tra il dire e il "creare"
ci sono stati 5 mesi di duro lavoro a casa e in barca. E' stata creata
una linea dedicata sovradimensionata con pannello di controllo
dedicato, tagliato l'astuccio della losca del timone (3 Dremel si sono
fuse per portare a termine l'impresa) in uno spazio quasi virtuale,
creato un'alloggiamento molto solido e solidale allo scafo per
l'attuatore, creato custom un'accoppiatore tra attuatore e timone (di
difficile realizzazione dato il generoso diametro dell'asse del
timone), ricablato tutto il sistema con cablaggi nuovi. Alla fine
l'ultima
settimana di luglio siamo riusciti a venirne a capo.Il sistema è
costituito da due piloti indipendenti: uno inbord (Raymarine 5000)
comandato internamente dal carteggio e da un telecomando da mettersi al
collo o al polso, e uno esterno (Raymarine SPX5) comandato in
pozzetto, questo sistema con due piloti ci permetterà di sceglire quale
pilota usare a seconda delle condizioni meteo e del consumo di energia.
Estate 10
A giugno e per un mese la barca è stata messa in secca, revisionato
l'asse del timone che era diventato un po' duro causa sporcizia
sedimentata nell'asse, è bastata una pulita e una lucidata all'asse per
ritrovare la sua abituale morbidezza. Rifatta l'antivegetativa e pulita
l'opera morta oltre che ad una rinfrescata ai legni interni. Per
provare se la nostra teoria della
decrescita felice fosse valida abbiamo sostituito la randa di
serie con una randa un po' più piccola ma totalmente steccata, il
risultato ottenuto non è male anzi è incoraggiante
ma c'è da lavorare sulla forma della randa definitiva, inoltre abbiamo
sostituito il
genoa 140% con un intermedio al 100% che ci permette di sbandare meno
con
vento, mentre con poco vento è in previsione un Code Zero proprio per
rimanere veloci anche con poco vento. Nell' ultima uscita prima delle
vacanze ci si è fuso il pilota automatico e abbiamo deciso di
sostituirlo con uno nuovo (Raymarine SPX5).
La crociera estiva è durata
fino alle Grazie (Sp) poichè i temporali e il tempo (molto) perturbato
con venti costantemente contrari ci hanno
bloccato li in rada per più di una settimana il che ci ha fatto
apperzzare le eccellenti doti della nostra barca anche in questa
occasione.
La decrescita
felice
Milady
è una barca fatta per essere portata da 8 persone, ama molto gli
"schiacciatori" in falchetta, quindi guardandoci in giro per risolvere
il problema di zavorra c'erano 2 soluzioni classiche: o cambiare il
bulbo con uno più pesante, oppure mettere circa 250 lt di ballast
lateramente, però queste soluzioni facevano aumentare considerevolmente
il peso della barca, oltre ad impegnarci in lavori decisamente
importanti. Quindi per risolvere questo problema abbiamo pensato di
ribaltare il problema, cioè e se si togliesse tela? Di li a progettare
un' albero
nuovo, più moderno, il passo è stato breve; più basso di circa 1 mt e
nel contempo con uno strallo in testa, semplificando notevolmente le
manovre eliminando le volanti , questa soluzione permetterebbe di non
fare interventi strutturali e sollecitare meno lo scafo, altra
soluzione ancora più economica ma che
mantiene le volanti è quella di farci confezionare un gioco di vele con
una randa diciamo "tirchia" e un fiocco al 108%, questa potrebbe essere
una soluzione intrmedia che ci permette di ritornare facilmente alla
configurazione standard.
Inverno 10
Quest'inverno ci siamo dedicati ad affinare le manovre, sia in
solitario che in equpaggio con numerose uscite davanti a Genova,
qualche piccola modifica e qualche lavoretto come la sostituzione
integrale dei bozzelli e la scotta (in spectra) della randa, la
sostituzione del pistone interno del vang rigido cambiando totalmente
il suo circuito e dato che eravamo in tema di manovre abbiamo
rivoluzionato anche il sistema di regolazione del paterazzo che era
poco efficace e di difficile regolazione.
Estate 09
Piccola crociera in costa azzurra, posti già ampiamente conosciuti ma
sempre con un loro forte fascino, grande relax e dolce farniente hanno
caratterizzato questa crociera estiva
.....molto motore poca vela (vento zero!)......
Inverno 09
Durante
l'inverno 09' il primo a passare sotto la lente d'ingrandimento è stato
il motore che ha subito una revisione totale, sostituito tutto
l'impianto elettrico con un'aggiunta di una batteria dedicata al motore
e due solo per i servizi è stata sostituita anche l'insonorizzazione
interna del vano motore oltre che al rifacimento totale del quadro
strumenti, poi è stata la volta dell'attrezzatura di coperta, qui
interpellata la Harken sono stati sostituiti alcuni pezzi,revisionati e
winch e gli stopper oltre alla sostituzione di tutti i bozelli, passati
poi alle manovre correnti abbiamo deciso di sostituire tutte le drizze
e le scotte con fibre esotiche.
Intanto che eravamo in ballo è stato sostituito anche il passauomo di
prua, inoltre abbiamo revisionato e updatato tutto il sistema
dell'autopilota inerfacciandolo con il pc di bordo.
Estate 08
Nell'agosto 08' abbiamo trasferito Milady
da Port Camargue a Genova, il trasferimento anche per navigatori
abbastanza rodati come noi non è stato di tutto riposo, le condizioni
meteo e il pilota automatico che ha deciso di "non collaborare" sin
dall'inizio hanno reso questa navigazione abbastanza impegnativa,
comunque "non tutto il male viene per nuocere", 30 nodi di vento e
2 metri d'onda di prua nel golfo del Leone ci hanno permesso
di prendere confidenza con Milady
e del modo di condurla in equipaggio ridotto, 25 nodi di vento in
poppa però ci hanno permesso una planata a 10 nodi con
il solo genoa ci ha ripagato dei momenti meno felici.
La lista dei lavori da effettuare è ancora lunga e ora che è a casa
possiamo concentrarci sugli interni e sull'attrezzatura di coperta,
motore e vele, ma senza fretta e con molte uscite giornaliere.
Work in progress
Milady
è rimasta fino a luglio 2008 in secca per asciugarsi e farsi bella, il
cantiere che l'ha ospitata ci ha dato la possibilità di effettuare
personalmente i lavori e questo ci ha fatto risparmiare molti soldi e
di conoscere meglio la barca.
Fondamentalmente la barca era in ottimo stato, anche se
erano due anni che nessuno l'accudiva, quindi abbiamo fatto
sabbiare l'opera viva col bicarbonato, applicato i cicli di
protezione e una antivegetativa ad alte prestazioni, sostituito tutta
l'elettronica con un modello senza fili, spostato la posizione
dell'autopilota, cambiato le batterie, cambiato il
fornello, rifatto tutto l'impianto elettrico (quadro elettrico
compreso), installato l'impianto stereo interno ed esterno, sostituito
il serbatoio dell'acqua, sostituito tutte le tubazioni
dell'acqua, sostituito tutte le prese a mare con un modello in
plastica (l'esperto del Bureau Veritas (Rina frencese) da
noi interpellato ci ha detto che come qualità sono superiori
a quelle in metallo), tolto i legni sulle panche del pozzetto che oltre
ad essere marci erano pure poco funzionali, inoltre abbiamo cercato di
depersonalizzarla da tutti quei piccoli (e inutili) accorgimenti che
negli anni l'avevano resa più casa che barca e come tocco finale
durante l'inverno le abbiamo confezionato un bompressino in
alu/carbonio e un copriranda, infine abbiamo sostituito totalmente
tutte le dotazioni di sicurezza (salvagenti compresi).
Prologo
Tutto
è incominciato in una calda mattinata di metà agosto 2007:
passeggiavamo stancamente tra le banchine di Port Camargue e cecavamo
-senza convinzione- chi potesse succedere alla nostra barca, quando
alzando la testa distrattamente scovammo un Selection 37 con la poppa
"modernizzata" lo trovammo strano ma molto bello, un'annuncio indicava
che la barca era in vendita, di solito siamo molto restii a telefonare,
però facemmo un'eccezzione e di li a poco la barca entrò a far parte
integrante della nostra famiglia... e qui inizia la nostra avventura.
Theramblers
|