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  Ultimo aggiornamento: 25-02-04

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QUESTA E' GIA' ORA LA MIA CASA...

 14 Febbraio 2004
 

"Potro' entrare qui solo dal primo novembre, ma questa e' gia' ora la mia casa, la mia famiglia".
Stralci dell'intervento di Romano Prodi. "Si puo' fare dell'ironia'' sull'impegno per la lista unitaria, ma mentre altri si dividono noi camminiamo insieme, per costruire una nuova classe di governo".

Il presidente della Commissione europea Romano Prodi, nel suo intervento alla convention della lista unitaria di centrosinistra, sollecita per il governo del Paese ''proposte e impegni seri e veri'' e ''non false promesse con cui si possono anche vincere le elezioni, ma si inganna il paese''.

Romano Prodi, parlando dell' introduzione dell' euro, definito ''un messaggio politico di nuova sovranita' e il segno visibile della nuova realta''' del continente, ricorda le ansie di quanti, prima dell' introduzione della moneta unica, chiedevano ''E' vero che spariranno il franco, il marco...'' e, con una punta di ironia, aggiunge: ''Sulla lira non ho ricevuto domande''. Il presidente della Commissione Europea ricorda un incontro con il presidente cinese, Jiang Zemin, che, nell'elogiare l' introduzione della moneta unica, gli aveva detto che il suo Paese ''avrebbe cercato di accrescere le riserve in euro fino a pareggiare quelle in dollari, perche' - mi ha spiegato - 'non voglio vivere in un mondo unipolare, voglio vivere in un mondo multipolare'''.

Prodi difende la scelta dell'euro fatta dal governo dell'Ulivo e ricorda che dal '96 in poi l'Italia fu risanata senza ''artifici ne' condoni''. Un chiaro riferimento, quello del presidente della Commissione europea durante l'intervento alla Convenzione della Lista Uniti nell'Ulivo, alle politiche economiche adottate dal governo di centrodestra.

''L'euro ha segnato la fine delle svalutazioni competitive, che hanno influito per tanti anni sulla nostra economia e che ci ha obbligato ad azioni coerenti anche se molto dolorose. In pochi anni abbiamo risanato il bilancio pubblico, senza artifici e senza condoni -ha detto scandendolo e ripetendolo per tre volte- e quando e' stata l'ora di fare sacrifici, l'abbiamo fatto chiamandoli con il loro nome. E quando abbiamo imposto una tassa l'abbiamo chiamata imposta per l'Europa, perche' questo era il prezzo del nostro risanamento. Solo grazie all'euro -ha concluso Prodi- possiamo ridare fiducia all'Italia, solo grazie all'euro potremo dire che possiamo risvegliare la Cina che c'e' in noi''.

"Ricordo come, nel periodo di preparazione all'euro, in momenti difficili il ministro del tesoro americano venne a Roma per aiutare l'Italia in modo concreto".

"Noi possiamo rimettere indietro i prezzi che sono scappati".Prodi torna sulla polemica sui prezzi che lo contrappone a Silvio Berlusconi. "Il mercato - dice - per essere libero non può essere senza controlli". Il presidente della Commissione Ue sottolinea che "certo, rimettere indietro i prezzi che sono scappati è un po' come riportare il dentifricio dentro al tubetto". Poi aggiunge: "Ma noi lo possiamo fare, perché sappiamo che esiste il mercato, ma che esiste anche il Governo".

"E' triste constatare che per la prima volta la politica europea non può contare sull'Italia e che nemmeno l'Onu può fare affidamento sull'appoggio della tradizione multilaterale italiana. Si sta cercando di insinuare un veleno antieuropeo per essere filo-americani - ha aggiunto Prodi - ma io dico che senza dignità non c'è alleanza".

''Non basta coltivare relazioni personali per supplire alla mancanza di visione e di ruolo della nostra Italia'': Romano Prodi, parlando del ruolo dell' Italia in Europa, sottolinea che il nostro paese ha perduto ''una linea di politica estera non sostituita da un' altra linea che guardi al futuro''. ''Il 12 giugno si votera' per l' Europa e sull' Europa: da una parte ci saremo noi europeisti e dall' altra gli euroscettici, tra cui molti che pretendono di essere gli eredi di De Gaspari, Schumann e Adenauer''.

Servono regole al mercato. E' questa la ferma convinzione di Romano Prodi. ''Sapremo dire dei si' e dei no -dice il presidente della Commissione europea alla convention della Lista unitaria- Perche' esiste il mercato, ma esiste anche il governo''.

''Il Paese e' con noi. Sono con noi quelli che vogliono costruire insieme il futuro -prosegue Prodi- noi non nascondiamo le sofferenze delle famiglie, ma ci mettiamo fianco a fianco alle famiglie per risolvere i loro problemi''.

"Per la prima volta la politica europea non puo' contare sull'Italia". Prodi torna a ribadire la necessita' del multilateralismo nel governo del mondo: "Quando lo sostenevamo non eravamo vecchi, ma saggi: nessun da solo puo' portare pace e democrazia, questa e' la lezione che viene dall'Iraq".

Ora sappiamo che il multilateralismo non era frutto della saggezza dei vecchi, ''ma della lungimiranza, perche' ora emerge con chiarezza che nessuno da solo, anche se puo' vincere la guerra, puo' portare la pace e la democrazia. Questa e' la lezione che ci viene dall' Iraq''.

Far scendere i prezzi schizzati in alto, ad un Livello piu' basso e' un po' "come cercare di rimettere il
Dentifricio dentro al tubetto". Dal palco del palalottomatica il Presidente della commissione europea, trova anche Modo di rintuzzare le critiche che il governo della cdl gli ha Mosso in tema di euro. Prodi ironizza: ben difficile ora, dopo Non avere governato i prezzi, cercare di tornare indietro. Ma Non e' tutto. Prodi ricorda che l'euro ha obbligato il suo Stesso governo ad "azioni coerenti", ha risanato il bilancio Senza artifici e senza condoni". Prodi lo ripete due volte e Scandisce bene le parole tra gli applausi: "senza condoni", Dice. Ci tiene a sottolineare poi che il suo governo "quando e' Stato necessario ha chiesto sacrifici" e li ha chiamati proprio Cosi': "sacrifici", senza finzioni. Il suo governo ha chiesto agli Italiani di pagare "la tassa per l'europa, e il paese, intero, ha Risposto positivamente". "e solo grazie all'euro- ribadisce- Possiamo ridare fiducia al paese. Solo grazie all'euro possiamo Risvegliare la cina che c'e' ancora in noi. Lo ripeto: solo in Due paesi d'europa l'euro ha fatto lievitare i prezzi. Ma solo In un paese questo fenomeno si e' accompagnato alla stagnazione Economica. Questo paese e' l'italia. Dove non ci sono stati Controlli solo perche' non si vuole capire che il mercato per Essere libero ha bisogno di controlli".

La coalizione di centrosinistra "deve dotarsi di un programma forte, onesto e vero. Non una falsa promessa con cui si vincono le elezioni ma si inganna il Paese". E' questo l'auspicio di Romano Prodi. Prodi ha poi ringraziato Giuliano Amato per essersi assunto il compito di scrivere il programma.

''A questa Europa noi portiamo il contributo di un impegno serio. Un impegno che io per primo sono chiamato a onorare fino in fondo'': Romano Prodi spiega cosi' il perche' della sua decisione di non candidarsi alle Europee.

''Per questo, pur di fronte a tante amichevoli e motivate pressioni ho deciso di rispondere no'' ad una mia candidatura alle Europee.

Il voto delle elezioni europee di giugno sara', secondo Romano Prodi, un voto di scelta tra uno schieramento europeista e un altro antieuropeista. ''Per la prima volta la politica europea non puo' contare sull'Italia -dice Romani Prodi alla convention della Lista unitaria- perche' sull'europa siamo divisi. A giugno si votera' per l'europa e sull'europa. Loro -dice rivolto al centrodestra- sono euroscettici e lo sono molti tra quelli che pretendono di essere eredi di Adenauer e De Gasperi''.

C'e' bisogno di un programma, "un programma forte, Ma onesto e vero. No ad una falsa promessa con cui si possano Eventualmente vincere le elezioni ma si inganna il paese".

Si dice ''indignato'', Romano Prodi, dal ''sottile veleno che si si sta cercando di insinuare tra gli italiani''. Un veleno, che vuol far credere che: ''per essere filoamericani si deve essere antieuropeisti. Questo non e' vero e ne e' convinta anche la parte piu' illuminata degli americani''.

''Chi dipinge scenari a tinte fosche e contrapposizioni da guerra fredda fa' una descrizione di fantasia. Una fantasia malata. A chi predica la chiusura di nazioni ripiegate in se stesse, il rifiuto delle regole di buona finanza, il disinteresse per il malessere dei meno fortunati noi rispondiamo che le nostre proposte sono diverse''.

La mobilitazione comune a tutti i paesi dell'Unione contro la guerra in Iraq e' stata, secondo Romano Prodi, uno dei primi segnali della nascita di un popolo europeo: ''la mobilitazione contro la guerra e' stata la stessa a Roma, a Parigi, a Berlino, a Bratislava - dice il presidente della Commissione europea alla Convention della Lista unitaria- E' stata la stessa sebbene i governi dei vari paesi avessero linee diverse, se non opposte, in merito alla guerra in Iraq. E' stato un fatto impressionante. Il segno della formazione del popolo europeo. Come dico io, piano piano, si va formando e noi dobbiamo aiutare alla formazione di questo grande popolo europeo''.

''Si puo' fare dell'ironia'' sull'impegno per la lista unitaria, ''ma mentre altri si dividono noi camminiamo insieme, per costruire una nuova classe di governo''. A queste parole di Romano Prodi la platea dell'Eur gli tributa una standing ovation, cosi' come quando Prodi dice: ''Potro' entrare qui solo dal primo novembre, ma questa e' gia' ora la mia casa, la mia famiglia''.

"Restero' fino all'ultimo giorno del mio mandato, fino al 31 ottobre, a Bruxelles, per mantenere fede al giuramento fatto. analogo, spero, sara' il comportamento dei capi degli esecutivi nazionali. di tutti i capi". il presidente della commissione europea, non fa nomi, ma il suo messaggio e' chiaro. lui ha rinunciato a guidare la lista unitaria nonostante le pressioni "politicamente motivate", nonostante le pressioni amichevoli. la stessa cosa facciano gli altri: "lo facciano tutti i capi dgeli esecutivi nazionali (silvio berlusconi compreso, ndr), per il rispetto che e' dovuto alle loro istituzioni nazionali e, lasciatemelo dire, ai cittadini".

Una pioggia di coriandoli verdi, rossi e blu e' caduta sul catino del Palasport al termine del discorso di Romano Prodi, che ha concluso la convention della Lista Unica. A fine discorso, durato 50 minuti, tutti i leader della Lista sono saliti sul palco, dove sventolavano gia' tutte le bandiere della nuova Unione Europea a 25, mentre risuonavano le note dell' Inno alla gioia di Beethoven.
(dalle agenzie di stampa)

 

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