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  Ultimo aggiornamento: 30-06-04

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L'On Marini, l'On Toia e l'On Ferrari a Montichiari ...

3-06-04

Si è svolto nella bella cornice dell'Hotel Garda l'incontro con il candidato sindaco Felice Garzetti, la candidata alla provincia Ferdinanda Busi, il coordinatore provinciale Gian Antonio Girelli, il capogruppo regionale Guido Galperti, e l'On bresciano Emilio Del Bono con l'On Franco Marini responsabile organizzativo nazionale della Margherita, l'On Patrizia Toia e l'On Francesco Ferrari candidati alle Europee.

Il significativo incontro è stata l'occasione per presentare la grande novità della lista Uniti per l'Ulivo, e nel contempo l'unità dell'Ulivo centrosinistra monteclarense.

 

Per l'Europa siamo riusciti a superare i problemi delle forze che per la primavolta si presentano insieme.
Si tratta di un cammino politico straordinario. Ci sono state certo difficoltà. Ma quello che conta è il cammino. Non insieme. Abbiamo camminato in modo convergente, apprendendo gli uni dagli altri e ognuno dai propri errori.
Ricordando il passato, per evitare di ripetere gli stessi errori. Il progetto di cui si discute traendo occasione dalle Europee è la costruzione di un soggetto riformista che operi in Italia e in Europa per il cambiamento delle istituzioni e della società. Quando parliamo di un soggetto non intendiamo un partito. La parola partito è per più versi fuorviante.

Come abbiamo imparato a nostre spese quando, facendo riferimento all'esperienza americana, siamo stati indotti a parlare di un Partito democratico per l'Italia, dimenticando che dietro lo stesso termine stanno nei due Paesi realtà profondamente diverse.

Il soggetto che noi siamo chiamati a costruire deve essere unitario ma, allo stesso tempo, deve essere capace di rispettare, riconoscere e valorizzare la pluralità delle tradizioni e delle organizzazioni.
Come il primo progetto dell'Ulivo...
Nella sostanza il progetto è sempre lo stesso.

L'incontro delle nostre culture non è un'improvvisazione ma lo sviluppo di un cammino che ha ormai alle sue spalle quasi nove anni.

Non è un sogno di mezza estate ma una speranza che noi sappiamo radicata e cresciuta tra la gente. L'impresa per la quale siamo scesi in campo è guidata da un'ispirazione per il tempo lungo.

Proprio per questo insistiamo per la lista unitaria.

La lista unitaria per l'Europa e l'orizzonte della costruzione di quello che chiamiamo ancora una volta Ulivo europeo non sono in alternativa ma sono tra loro strettamente legati.

In democrazia, un soggetto politico è chiamato a costruirsi nelle prove che deve affrontare, innanzitutto quelle elettorali.

Poiché l'appuntamento immediato è quello delle elezioni europee, non possiamo non mettere a frutto questo appuntamento con gli italiani, ponendo al centro di questo incontro l'Europa.

Secondo, bisogna fare di questa prova un'occasione di crescita del bipolarismo italiano e in particolare del polo di centro-sinistra.

Terzo, questa crescita va radicata nella nascita e nello sviluppo di un bipolarismo europeo attraverso la costruzione di un polo di centro-sinistra anche in Europa.

Le elezioni europee possono essere un'occasione di crescita se riusciamo a mettere al centro il tema Europa e se riusciamo a unire tutte le forze che hanno la stessa idea di Europa.

Ma possono essere occasione di arretramento se il tema fosse ancora una volta le nostre questioni nazionali e se l'obiettivo fosse solo quello di contarci.

Noi vorremmo che le Europee fossero un'occasione non per contarci in Italia ma per contare in Europa.

Quindi siamo costretti a fare un passo avanti se non vogliamo farne uno indietro.

La capacità di superare positivamente la prova delle Europee ci renderà più forti
e capaci di superare la prova delle nazionali. Ma le Europee non sono una simulazione delle politiche e neanche un allenamento.

Prodi non ha mai smesso di essere il nostro leader.

Inevitabilmente, egli è il riferimento principale e qualificante della lista.

La Margherita è interessata a una riorganizzazione del centrosinistra europeo e chiamiamo le altre forze dell'Ulivo a condividere con noi questa scommessa. Magari creeremo un nuovo gruppo.

Oggi tutte le forze del centrosinistra condividono punti di riferimento comuni senza i quali
il discorso che noi oggi proponiamo non avrebbe alcun senso.

Non possiamo dimenticare che cinque anni fa non solo esistevano forze separate, ma c'erano forze che pensavano al proprio incontro come a un incontro a scadenza, provvisorio. Questo è ormai alle nostre spalle.

Oggi le forze del centrosinisistra marciano insieme dai comuni fino all'Europa.

Ciò che abbiamo compiuto è un grande percorso politico, che andrà sostenuto e continuato.