DOUGLAS MACARTHUR

Nato nel 1880, entra all’accademia militare di West Point a 19 anni e ne esce con il grado di tenente del genio nel 1903. Ferito nella prima guerra mondiale, nel 1935 è nelle Filippine come consigliere militare del presidente Manuel Quezon. Al momento dell’attacco giapponese, MacArthur palesa gravi errori nella valutazione della strategia nemica e nell’allestimento del sistema di difesa americano dell’arcipelago. Su ordine di Roosevelt abbandona il presidio di Corregidor nel marzo 1942 e raggiunge fortunosamente I’ Australia.Al momento di imbarcarsi pronuncia la frase rimasta celebre: “Ce l’ho fatta, ma ritornerò”.
All’Ufficio per le informazioni militari che gli chiede di cambiare il soggetto della frase con la prima persona plurale (“noi ritorneremo”) MacArthur oppone un secco rifiuto. Meno di due anni dopo riesce a mantenere la promessa, immortalato dalle foto dei reporter con i suoi immancabili occhiali da sole al momento dello sbarco americano nelle Filippine.
Profondo conoscitore della storia militare, MacArthur è un generale raffinato che introduce un nuovo modo di sbaragliare l’avversario. Analogamente a quel che prevede il judo, egli basa la sua strategia sul principio che l’attacco va lanciato nel momento e nel luogo in cui l’avversario si trova in una posizione di squilibrio. Scartata ogni ipotesi di attacco frontale alle munite fortificazioni giapponesi, MacArthur opta per manovre avvolgenti con cui isolare i giapponesi, tagliandone comunicazioni e linee di rifornimento.E' tra i primi ad avvertire che nella guerra del Pacifico l’area delle operazioni include la terraferma e il mare in misura equivalente. Perciò affida alla Iogistica un ruolo essenziale e non trascura l’importanza del contesto ambientale: “La natura — dirà più tardi— è neutrale nella guerra, ma se uno la conquista e il nemico no, si trasforma in un poderoso alleato”.
Nel prosieguo della guerra resterà sempre in aperto contrasto con ChesterW Nimitz, comandante supremo della flota del Pacifico, e sarà tra i protagonisti della riscossa americana in qualità di comandante in capo delle forze di terra. lI 2 settembre 1945 Mac Arthur riceve la capitolazione del SoI Levante sul ponte della corazzata Missouri; negli anni successivi è — in qualità di capo del comando supremo delle potenze alleate — governatore del Giappone. Presiede alla democratizzazione e alla smilitarizzazione del paese occupato dagli americani e da un piccolo contingente australiano e gioca un ruolo attivo nella ricostruzione economica e nell’emanazione della nuova Costituzione. Nel 1951 il suo proposito di attaccare la Cina per imprimere una svolta alla guerra di Corea e di fare uso della bomba atomica metterà fine a una delle carriere più lunghe nella storia delle forze armate statunitensi. Muore nel 1964.

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