Luglio 1942

1° luglio
Africa settentrionale.La 90à divisione leggera tedesca si sposta lungo il perimetro difensivo di Ei Alamein seguendo da vicino la IV brigata corazzata inglese che si sta portando verso Alam el Onsol.
Ore 18: le due divisioni corazzate dell’Afrikakorps (la l5à e la 21à) invadono la zona di Dir el-Shein ma l’attacco viene contenuto dalla XVIII brigata indiana e dal successivo intervento della i divisione corazzata inglese.
Malta.Ennesima incursione di aerei italo-tedeschi sulle basi aeronavali dell’isola.
Fronte sovietico.Lo Heeresgruppe Centro prosegue l’avanzata nel bacino del Don.
2 luglio
Londra.Ai Comuni viene discussa la mozione di sfiducia presentata contro il primo ministro Winston Churchill dal deputato conservatore sir John Wardlaw Milne. I rovesci in Africa hanno messo in grave difficoltà il premier inglese che alla notizia della caduta di Tobruk è rientrato precipitosamente in patria da Washington. Ora anche i suoi migliori amici (come l’ammiraglio Keyes e Hore-Belisha) lo attaccano duramente sostenendo in pratica che la direzione della guerra deve essere assunta da una persona non coinvolta nel governo. L’inghilterra, si sostiene, “ha bisogno di un generalissimo; non può più accontentarsi di un primo ministro indipendente...”.E' una situazione molto delicata.
Nella risposta alla mozione di sfiducia Churchill sfodera tutta la sua aggressività, il suo realismo, la sua abilità dialettica. Dice, tra l’altro: “Le nostre forze erano superiori a quelle dell’Asse. Noi avevamo 100 mila uomini contro 90.000, di cui solamente 50.000 tedeschi. Era nostra la superiorità d’artiglieria nelle proporzioni di 8 a 5 e mettevamo in linea i nuovi obici semoventi. Ciò nonostante, Tobruk è caduta dopo una sola giornata di combattimento. Abbiamo ripiegato fino a Marsa Matruh mettendo 190 km di deserto tra la nostra 3à armata e il nemico. Appena cinque giorni dopo, Rommel è arrivato davanti alla nostra nuova posizione e abbiamo dovuto sganciarci nuovamente, rientrare in Egitto, indietreggiare fino a EI Alamein. Non capisco che cosa possa essere accaduto...”. La mozione viene respinta con 476 voti contro 25: Churchill può continuare a dirigere la guerra secondo i metodi e sistemi che gli sono congeniali.
Africa settentrionale.L’8à armata britannica strappa l’iniziativa agli italo-tedeschi contrattaccando col XIII corpo alle spalle delle loro posizioni avanzate. La RAF appoggia con grande efficacia le operazioni terrestri. Gli italo-tedeschi, non riuscendo a sfondare al centro, estendono le loro posizioni verso sud.
Malta.L’aviazione dell’Asse bombarda duramente gli aeroporti di Micabba e Ta Venezia.
Oceano Indiano.Truppe britanniche e coloniali occupano l’isola di Mayotte, a nord del Canale di Mozambico, per installarvi una base aerea.
Australia.La VII brigata australiana riceve l’ordine di partire per la Baia di Milne in Nuova Guinea.
Pacifico sud-occidentale.Vengono emanate le direttive per l’occupazione della fascia Nuova Britannia- Nuova Irlanda-Nuova Guinea. Le forze armate alleate dovranno, a partire dal 1° agosto, occupare le Isole Salomone, poi la costa nord-orientale della Nuova Guinea, infine Rabaul, nella Nuova Britannia, e le posizioni vicine nella Nuova Guinea e nella Nuova Irlanda. La data d’inizio dell’operazione sarà successivamente spostata di una settimana.
3 luglio
Proseguono i preparativi americani per la progettata operazione nel Pacifico.
Fronte sovietico.Secondo una valutazione fornita dal “Ramo Armate Straniere Est”, un ufficio del servizio informazioni tedesco specializzato nel raccogliere informazioni sull’esercito sovietico, alla data del 1° maggio 1942 i russi avevano perduto 7.300.000 uomini fra morti, feriti, invalidi permanenti e prigionieri. Poiché, secondo il rapporto, le forze mobilitabili dall’URSS assommavano a 17 milioni di uomini, se ne deduce che il potenziale umano ancora disponibile ai sovietici è di 9.700.000 uomini. Di questi, 7,8 milioni sono già alle armi (6 milioni nell’esercito, 1,5 milioni nell’aviazione, 300.000 nella marina da guerra): 4,5 milioni sono truppe di prima linea. Le riserve ancora mobilitabili sono circa 2 milioni di uomini. Sempre alla stessa data, i sovietici avevano perduto il 60% della loro produzione di coke, e tale perdita si è ripercossa sulla produzione siderurgica. A compensare il diminuito potenziale interno, tuttavia, L’URSS riceve cospicui aiuti alleati. Per la rotta artica di Murmansk sono giunti, al luglio 1942, Ca. 2800 carri armati, migliaia di aerei e locomotive. Non senza gravi sacrifici, come mostra la storia dei convogli PQ e QP (Islanda-URSS e viceversa). Tragica l’odissea del PQ-17, salpato il 27 giugno con 36 navi e una scorta poderosa. Temendo l’attacco di grandi unità tedesche, il 4 luglio l’Ammiragliato ordina alla scorta di ritirarsi e al convoglio di disperdersi. È una festa per U-Boote e Luftwaffe, che in pratica annientano le navi sparse: solo 11 arriveranno.
Africa settentrionale.La divisione italiana Ariete, che ha attaccato in direzione di Alam Nayil, viene bloccata dall’artiglieria neozelandese che infligge agli italiani gravi perdite. Alle 12 all’Ariete sono rimasti solo 5 carri armati e 2 cannoni: per Rommel è una vera sciagura.
Malta.Si susseguono i bombardamenti sulle postazioni militari.
4 luglio
Africa settentrionale.Il XXX corpo dell'8à armata britannica è rinforzato con la 9à divisione australiana che viene avviata a El Alamein.Proseguono gli attacchi del XIII corpo sul fianco meridionale dell’Asse.
5 luglio
Fronte sovietico.In Crimea è cessata ogni resistenza sovietica organizzata. Il IV Panzergruppe raggiunge il Don nella zona di Voronez, dove si fa tenacissima la resistenza nemica. Nel settore centrale, i tedeschi migliorano le proprie posizioni nella zona di Smolensk.
6 luglio
Fronte sovietico.La 6à armata tedesca e il IV Panzergruppe si avvicinano a Voronez da ovest e da sud- ovest.
Africa settentrionale.Proseguono i combattimenti attorno a EI Alamein.
Aerei della RAF attaccano Tobruk e Bengasi.
7 luglio
Fronte sovietico.La 6à armata tedesca e il IV Panzergruppe si congiungono a nord-est di Valuiki. Voronez è occupata, ma immediatamente a est della città i sovietici fermano il nemico con una violenta controffensiva. Frattanto, le altre unità dello Heeresgruppe Sud procedono alla liquidazione delle forze russe nel bacino del Don.
Pacifico.Le portaerei Saratoga e Enterprise salpano da Pearl Harbor per il Pacifico meridionale.
Sicilia.Aerei inglesi effettuano un’incursione su Messina e Reggio.
8 luglio

Pacifico.L’amm. Nimitz emana il suo definitivo piano di operazioni. Le forze navali americane del Sud Pacifico dovranno conquistare Santa Cruz e le isole di Tulagi e Guadaicanal nel gruppo delle Salomone.
Cina.Il gen. Chennault assume il comando delle forze aeree americane in Cina. Per la loro audacia, i suoi piloti si guadagneranno il soprannome di “tigri volanti”.
Fronte sovietico.I russi annunciano l’evacuazione di Oskol, a sud-est di Kursk. Non riuscendo a sfondare oltre Voronez, i tedeschi distolgono da quel settore la 6à armata avviandola a sud lungo la riva destra del Don, per attaccare Stalingrado.
Malta.Nuove azioni di bombardieri dell’Asse contro le basi di Luka e Micabba.
9 luglio
Pacifico sud-occidentale.Truppe australiane si imbarcano per la Nuova Guinea.
Fronte sovietico.Lo Heeresgruppe Sud è diviso in due gruppi: il Gruppo di armate A, a sud, comprendente la 1à armata corazzata, l’11à e la 17à armata. Il Gruppo di armate B, a nord, comprende la 2à armata tedesca, la 2à ungherese, la 4à armata corazzata (ex IV Panzergruppe) e la 6à armata. Il Gruppo di armate A dovrà conquistare Rostov-na-Donu, dove si ritiene siano concentrate le maggiori forze nemiche, e quindi avanzare a sud verso il Caucaso. Il Gruppo di armate B deve avanzare lungo il Don fino a Stalingrado, e quindi lungo il Volga in direzione di Astrachan.
Africa settentrionale.I tentativi di Rommel di sfondare le difese di El Alamein si infrangono contro la Caparbia resistenza degli inglesi.
10 luglio
Africa settentrionale.Con una serie di attacchi limitati, la 9à div. australiana del XXX corpo britannico si impadronisce dei rilievi di Teli ei-Eisa, a ovest di El Alamein.L’Afrikakorps compie un vano tentativo di ridurre il saliente conquistato dal nemico.

Mussolini rientra a Roma dall’Africa settentrionale rinunciando per il momento ai progettato trionfale ingresso al Cairo.
Fronte sovietico.La 4à armata corazzata tedesca si unisce alla 6à nell’avanzata lungo il Don verso Stalingrado, mentre la 1à armata corazzata e la 17à del Gruppo di armate A premono in direzione di Rostov. I sovietici ammettono la perdita di Rossos.
11 luglio
Fronte sovietico.L’OKW annuncia che dal 28 giugno al 9 luglio le truppe del Reich hanno sfondato le linee nemiche oltre Charkov e Kursk. Proseguendo l’avanzata verso Rostov, il Gruppo di armate A supera Lisicensk, sul Donec.
Africa settentrionale.Continuano i combattimenti nella zona di Ei Alamein.
Malta.Continuano le azioni di bombardamento sull’isola,formazioni aeree dell’Asse colpiscono le attrezzature di Hal Far, Ta Venezia e Micabba.
12 luglio
Nuova Guinea.Un reparto australiano partito da Port Moresby raggiunge Kokoda.
Africa settentrionale.Combattimenti incerti attorno a EI Alamein.
Fronte sovietico.I russi costituiscono il “Fronte di Stalingrado”, sotto il comando del mar. Timosenko.
13 luglio
Pacifico.Vengono lievemente modificati i piani operativi per la realizzazione di “Tulsa Il” e incominciano in Australia gli spostamenti di truppe relativi.
14 luglio
Pacifico.Il gen. Harmon è nominato comandante delle forze armate americane nell’area del Pacifico meridionale. In vista dell’invasione delle Salomone, le navi della Task Force 44 lasciano Brisbane dirette in Nuova Zelanda, dove sono assegnate alla Forza anfibia delle Salomone. La Task Force 42, costituita da sommergibili, dovrà interdire i traffici nipponici nella zona di Rabaul. Il 7° regg. Marines, di stanza nelle Samoa, riceve l’ordine di tenersi pronto a partire per le Salomone con un preavviso di 4 giorni.
Fronte sovietico.I Gruppi di armate B e A proseguono rapidamente la loro avanzata verso, rispettivamente, Stalingrado e Rostov. La 4à armata corazzata è trasferita dal Gruppo di armate B ai Gruppo di armate A per partecipare alle operazioni a sud di Rostov.
Africa settentrionale.I britannici attaccano lungo la Cresta Ruweisat e a sud di questa, compiendo progressi limitati ma infliggendo notevoli perdite al nemico.Il sogno di Rommel di conquistare Alessandria e Suez in pochi giorni sta svanendo.
15 luglio
Pacifico sud-occidentale.Sono approntati i piani dell’operazione “Providence” per l’occupazione da parte alleata della zona di Buna, sulla costa settentrionale della Nuova Guinea.
Cina.Entra in funzione il ponte aereo India-Cina, realizzato dai coraggiosi piloti del gen. Chennault.
Africa settentrionale.Gli italo-tedeschi contrattaccano per due volte con i carri armati e riconquistano una piccola parte del terreno perduto nel settore della Cresta Ruweisat (circa 8 km a sud del perimetro di El Alamein). Assai brillante è l’azione dell’artiglieria inglese.
Fronte sovietico.I bollettini sovietici ammettono la perdita di Bogucar e di Millerovo. Mentre il Gruppo di armate A tedesco prosegue con rapidità verso Rostov, la 1à e la 4à armata corazzate raggiungono Kamensk, sul Donec.
16 luglio
Africa settentrionale.I britannici contrattaccano a loro volta e allargano il saliente aperto a ovest di El Alamein con la conquista di un costone roccioso a 5 km dalla stazione ferroviaria. Il XIII corpo britannico lancia alcuni attacchi a sud.

Hitler trasferisce il suo Q.G. da Rastenburg a Vinnica (Werwolf).

Gli Stati Uniti informano il governo finlandese che a partire dal 1° agosto interromperanno le relazioni consolari con la Finlandia.E' un gesto doveroso nei confronti dell’alleato sovietico.
17 luglio
Fronte sovietico.I russi resistono con accanimento sul Don nella zona di Stalingrado, per consentire che siano apprestate le difese della città. Africa settentrionale. L’intervento dell’Afrikakorps in aiuto delle divisioni italiane Trieste e Pavia nel settore della Cresta di Miteirya (a sud- ovest del perimetro di El Alaniein) riesce a bloccare un contrattacco delle truppe inglesi e ad evitare che lo schieramento dell’Asse ceda; ma le perdite delle forze italo-tedesche sono pesanti. Cosi Rommel riassume la situazione: “Quel giorno furono gettate in combattimento le ultime riserve tedesche. Le nostre forze erano ormai talmente esigue rispetto a quelle britanniche in costante aumento che cominciavamo gia a ritenerci fortunati se fossimo riusciti a tenere la linea che occupavamo. il nostro fronte era presidiato da reparti sparsi a causa delle enormi perdite subite dagli italiani... Eravamo rimasti praticamente senza riseve...”. Il problema dei rifornimenti rappresenta la nota dolente per gli italo-tedeschi: Rommel insiste per avere rinforzi, ma inutilmente e quando, realisticamente, in un incontro con Cavallero e Kesselring, il feldmaresciallo tedesco propone che le truppe dell’Asse arretrino da El Alamein a Sollum, viene seccamente messo a tacere; nell’occasione Cavalero afferma: “Ripiegamento è una parola che deve essere cancellata dal vocabolario della guerra in questo settore”.
Dal canto loro gli inglesi sono in grado di ricevere rifornimenti e rinforzi con regolarità e continuità per cui possono sopportare l’assedio di El Alamein in assoluta tranquillità.
Pacifico sud-occidentale.Si iniziano i movimenti di truppe alleate per l’occupazione di Buna in Nuova Guinea. L’operazione dovrà avvenire tra il 10 e il 12 agosto.
18 luglio
Fronte sovietico.Proseguendo l’avanzata verso sud su un ampio fronte, i tedeschi conquistano Vorosilovgrad, centro minerario e industriale nel bacino del Donec, e a sud-est raggiungono il fiume Don all’altezza di Cimlyansk.
19 luglio
Pacifico sud-occidentale.Un contingente nipponico forte di circa 1800 uomini si imbarca a Rabaul (Nuova Britannia) per occupare Buna e Gona, in Nuova Guinea.
Cina.Il gen. Stilwell chiede al Generalissimo Chiang Kai-shek la collaborazione cinese alla riconquista della Birmania quale condizione per accrescere gli aiuti americani.
Fronte sovietico.I sovietici concentrano la loro resistenza sul Don a protezione di Stalingrado. I tedeschi proseguono l’avanzata su Rostov, scontrandosi con una forte resistenza sovietica.
20 luglio
Pacifico.Sono emanate le direttive tattiche per l’invasione alleata delle Isole Salomone, parte dell’operazione “Tulsa Il”.
21 luglio

Pacifico.La Forza di spedizione delle Salomone (Task Force 61) riceve l’ordine di radunarsi a sud-est delle Isole Figi il 26 luglio.
Aerei alleati avvistano e attaccano un convoglio nipponico diretto in Nuova Guinea. Si tratta del contingente salpato da Rabaul il 19, che nella notte sul 22 sbarca a Gona e Buna prevenendo l’operazione “Providence” programmata dagli Alleati. Le forze navali giapponesi di stanza a Lae compiono azioni diversive attaccando Mubo e Komiatum. Con quest’impresa, l’impero del Sol Levante raggiunge la sua massima espansione territoriale.
Africa settentrionale.Gli inglesi attaccano il settore centrale delle linee dell’Asse, mandando guastatori a preparare varchi nei campi minati avversari per consentire il passaggio dei carri armati.
Rommel invia al Comando Supremo della Wehrmacht un dettagliato rapporto sulla situazione dell’esercito tedesco in Africa. Nel documento il feldmaresciallo afferma tra l’altro che le unità germaniche devono registrare perdite pesantissime, che il fronte può tenere, ma che la situazione rimarrà critica per le sue truppe almeno fino a che non potrà disporre di tutta la 164à divisione: le sue formazioni sono infatti ridotte al 40% degli effettivi. Sugli italiani del resto, prosegue il rapporto di Rommel, non c’è da contare essendosi dimostrati di così scarso affidamento da dover essere incorporati, suddivisi, nei reparti tedeschi.
22 luglio
Pacifico.La Forza d’invasione delle Salomone, comprendente la 1à divisione dei Marines, salpa da Wellington in Nuova Zelanda verso il punto di raduno presso le Isole Figi, dove è diretto anche un battaglione proveniente da Pearl Harbor.
Nuova Guinea.Gli aerei alleati attaccano i trasporti nemici a nord dell’isola. Sbarcati a Buna e Gona, i nipponici si spingono subito fino a Giruwa e penetrano all’interno fino alla zona di Soputa per esplorare la pista che scavalcando le montagne porta a Port Moresby.
Africa settentrionale.La XXIII brigata corazzata inglese, da pochi giorni affluita al fronte, penetra attraverso i varchi aperti nei campi minati delle forze dell’Asse, ma i suoi progressi sono minimi, mentre molto elevate risultano le perdite di mezzi corazzati. Gli italo-tedeschi contrattaccano con grande energia, annientando la VI brigata neozelandese e un battaglione della CLXI brigata indiana.
Si registrano gravi perdite anche da parte degli italo-tedeschi. Rommel, per il momento, decide di abbandonare il primitivo piano di rompere la linea difensiva britannica e di aggirare EI Alamein per raggiungere il Nilo.E' più urgente infatti ricostituire le unità e riordinarle prima di intraprendere qualsiasi nuova azione o di elaborare nuovi piani.
Fronte sovietico.Il Gruppo di armate A apre l’offensiva finale contro Rostov-na-Donu.

Gli inglesi respingono la proposta degli americani di tentare uno sbarco in Europa nel 1942.
23 luglio
Fronte sovietico.I tedeschi sono ormai alle porte di Rostov. Sempre accanita la resistenza sovietica a ovest di Stalingrado.
Nuova Guinea.I giapponesi avanzano lungo la pista che scavalca le montagne e si scontrano con reparti australiani presso Awala, costringendoli a ripiegare verso Wairopi.
23-27 luglio

Africa settentrionale.Sul fronte di EI Alamein continuano aspri gli scontri tra le truppe dell’Asse e quelle inglesi: sono tuttavia azioni che non modificano il quadro tattico. Anche il gen. Auchinleck, come del resto Rommel, si dedica soprattutto alla “ricostruzione” delle sue forze.
Malta.Prosegue il martellamento dell’isola da parte dei bombardieri dell’Asse.
24 luglio

Fronte sovietico.Il Gruppo di armate A conquista Rostov e Novocerkassk. Grosse forze sovietiche sono annientate o del tutto accerchiate.
Nuova Guinea.Gli australiani devono ritirarsi su Kokoda dopo aver fatto saltare il ponte di Wairopi sul fiume Kumusi.
25 luglio
Roosevelt e Churchill, tante volte sollecitati da Stalin ad aprire il secondo fronte, mentre rinunciano all’invasione dell’Europa, decidono un grande sbarco in Africa. Si tratta dell’operazione “Torch”, nuova denominazione dell’operazione “Gymnast".
Nuova Guinea.Prosegue l’avanzata dei nipponici all’interno.
Fronte sovietico.I tedeschi consolidano la conquista di Rostov e Novocerkassk. Più a sud, si concreta la minaccia su Stalingrado. I russi mantengono tuttavia varie teste di ponte a ovest del Don.
26 luglio
Pacifico.La Forza di spedizione alleata destinata alle Salomone si raduna a sud-est delle Isole Figi.
Africa settentrionale.Il XXX corpo dell’8à armata britannica sferra, a sera inoltrata, un attacco sul fianco sinistro delle forze dell’Asse.
27 luglio
Fronte sovietico.I tedeschi conquistano Bataisk, mentre proseguono il rastrellamento delle residue forze sàvietiche nella grande ansa del Don. La 6à armata di von Paulus sferra una poderosa offensiva per eliminare la testa di ponte sovietica di Kalac, a ovest di Stalingrado.
Africa settentrionale.Proseguono scontri non risolutivi nel settore di El Alamein.
Nuova Guinea.Gli australiani devono evacuare l’importante posizione strategica di Kokoda, che sarà occupata dai nipponici.
28 luglio

Nuova Guinea.Gli australiani rioccupano Kokoda, ma la loro posizione è precaria perché rinforzi nipponoici stanno sopraggiungendo dalla testa di ponte di Buna. Il Quartier Generale Imperiale nipponico ordina un’immediata offensiva generale per la conquista della Nuova Guinea orientale: sono previste operazioni anfibie nella Baia di Milne e un attacco da terra e dal mare su Port Moresby.
Cina.Ha termine l’offensiva nipponica nella provincia del Chekiang, sferrata come rappresaglia per l’incursione degli aerei di Doolittle su Tokyo e altre città nipponiche.
Fronte sovietico.I bollettini russi annunciano la perdita di Rostov-na- Donu e di Novocerkassk.Anche i comuni cittadini si rendono conto che i tedeschi stanno per invadere il Kuban e il Caucaso. Il nemico ha attaccato Rostov non da ovest, come nel 1941, ma da nord e da nord-est, cioè nel settore più sguarnito.I russi sono stati presi dal panico, i reparti si sono sbandati, ufficiali di ogni grado e uomini di truppa sono stati fucilati per diserzione. L’annuncio della caduta di Rostov propaga un vero terrore nell’Unione Sovietica. Tre giorni dopo, Stalin proclamerà: “Non più un passo indietro!”. Ci si ritirerà ancora, ma si sa che non vi è più molto spazio per farlo: se i tedeschi non saranno fermati a Stalingrado e alle pendici del Caucaso, la guerra sarà perduta. Dopo la caduta di Rostov, nell’Armata Rossa viene introdotta una disciplina di ferro: i disertori vengono passati per le armi sul posto. Si ridà autorità alla casta degli ufficiali,subordinando ad essi i commissari politici, conferendo loro maggiore professionalità, ripristinando tra l'altro i galloni d’oro nelle uniformi, istituendo decorazioni ad essi riservate di ispirazione chiaramente patriottica e non di partito: l’ordine di Kutuzov, di Suvorov, di Aleksandr Nevskij, i “grandi antenati”. Tra qualche mese il ruolo dei commissari politici, che è già stato parzialmente ridimensionato, verrà ulteriormente ridotto.
29 luglio
Fronte sovietico.I tedeschi prendono la città di Proletarskaya e stabiliscono una testa di ponte oltre il fiume Manyè, nel Caucaso.
Nuova Guinea.I nipponici riconquistano Kokoda, quindi consolidano le loro posizioni. L’aviazione alleata impedisce a due trasporti nipponici di sbarcare rinforzi sulla costa settentrionale dell’isola.
30 luglio
Indie Olandesi.I giapponesi occupano le isole di Aru, Kei e Tanimbar.
Africa settentrionale.Il gen. Auchinleck decide di restare sulla difensiva fino all’arrivo di rinforzi. Dal 26 maggio, data d’inizio dell’offensiva, gli italo-tedeschi hanno fatto in questo teatro di operazioni 60.000 prigionieri inglesi, sudafricani, indiani, francesi, australiani e neozelandesi, distruggendo oltre 2000 fra carri armati e automezzi.
Fronte sovietico.Nel settore meridionale, il Gruppo di armate A consolida la testa di ponte oltre il fiume Manyè; il Gruppo di armate B procede alla riduzione della testa di ponte sovietica di Kalac a ovest del Don e di Stalingrado. Nel settore centrale, i sovietici iniziano un’offensiva nella zona di Rzev.
31 luglio
Pacifico.La Forza anfibia delle Salomone, protetta dagli aerei e dalle navi della Task force 63 (amm. McCain), lascia le Isole Figi alla volta delle Salomone. I Liberators della Task Force iniziano una serie di incursioni su Guadalcanal e Tulagi,in preparazione dell’invasione.

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