Joseph Goebbels

Nato a Rheydt in Renania nel 1897, a quattro anni si ammala di poliomielite che lo isola dai coetanei fino a 12 anni e gli rese l'infanzia triste e infelice. I fratelli lo ricordano rinchiuso volontariamente in soffitta dove leggeva libri e enciclopedie. I genitori di Goebbels sognavano che il figlio facesse carriera militare, ma ciò fu impossibile a causa della poliomielite che aveva degenerato il suo fisico. Infatti, allo scoppio della prima guerra mondiale Joseph frequentava il liceo e fu scartato dal servizio militare senza neppure una visita. I genitori pensarono che sarebbe diventato un prete brillante, Joseph allora, si rivolse a padre Moller. Ottenne un prestito, presso l'Albertus Magnus, di 964 marchi che lo aiuteranno negli studi e nella vita. Goebells conseguì una splendida carriera scolastica con ottimi voti in Tedesco, Latino e Greco. A venti tre anni si laurea e intraprende la strada della letteratura e del giornalismo e diviene segretario di un piccolo partito di estrema destra guadagnando circa 100 marchi al mese. La sua carriera da giornalista è disastrosa, il suo primo manoscritto Michael, infarcito di luoghi comuni, e accenti nazionalistici viene respinto dagli editori e dai giornali. Nasce da lì il suo odio profondo verso gli ebrei rei di avere il monopolio sulla cultura tedesca. Goebbels si avvicina nel 24 al partito nazionalsocialista per caso, quando un suo amico lo invita ad ascoltare un discorso di propaganda tra nazisti e socialisti e viene invitato, a intervenire al dibattito. I socialisti lo accusano di essere uno sfruttatore capitalista ma, Joseph con un abile mossa propagandista, invita un uomo della folla a salire sul palco e a mostrare al pubblico quanti soldi avesse nel portafoglio. Joseph svuota anch'egli il portafoglio che conteneva solo pochi spiccioli, il pubblico applaude ormai conquistato. Nel 24 inizia quindi la sua attività politica divenendo Gauleiter della Renania e s'iscrive al partito nazionalsocialista e Hitler lo incarica di riorganizzare il partito, irreggimentare le S.A., e di conquistare propagandisticamente le piazze più difficili della Germania. Le sue doti di abilissimo oratore sempre padrone di sè, che finge a meraviglia le sue emozioni, capace di sfruttare la ricchezza della sua voce, capace di stabilire immediatamente il contatto con il pubblico, riescono a infondere odio e entusiasmo alla folla, sempre più numerosa, che assiste ai suoi discorsi. I suoi interventi in pubblico causano sempre più tensioni sociali culminando in pestaggi e a volte provocando anche la morte. Goebbels, divenuto ormai un abilissimo propagandista, riesce anche a sfruttare le sconfitte, esaltando la sofferenza dei feriti e addirittura ingaggiando degli attori che saranno avvolte in bende tinte con l' anelina per simulare le ferite. Joseph riorganizza anche i manifesti propagandistici ridisegnandoli con caratteri più marcati e con colori più vivaci per attrarre più facilmente il pubblico. La battaglia più attiva la conduce sulla stampa, sul giornale Der Angriff (l'assalto), un giornale di ispirazione anticomunista e antisemita che non dà pace agli oppositori politici con calunnie, insinuazioni e scandali. Nel 1930 il nazismo ottiene i primi successi (da 800 mila voti il partito guadagnò più di sei milioni di consensi), acquisendo 107 parlamentari nel Reichstag e Goebbels venne nominato capo della propaganda. Nei tre anni seguenti Goebbels getta le basi per l'avvento del Nazismo facendo ricorso a tutti i mezzi possibili come la radio con la quale trasmette i discorsi nelle più grandi città tedesche e con il grammofono distribuendo per posta più di 50000 dischi contenenti duri attacchi al governo. Anche l'aviazione diventa strumento di propaganda: Hitler giunge ai comizi in aereo e Goebbels lo annuncia alla folla dicendo che il Fuhrer arriva dal cielo. Nel 1933 Hitler diventa cancelliere e cominciano gli anni dei trionfi nei quali Goebbels monta un apparato di propaganda che raccoglie nelle sue mani tutti i più moderni mezzi di espressione. In pochi mesi riesce a controllare l'industria cinematografica, poi estende il potere sulla letteratura creando una lista nera dei libri proibiti ed espropriando le principali case editrici estendendo, di fatto, la propaganda anche all'estero. Così in pochi anni Goebbels, libero da antichi complessi di frustrazione e di inferiorità, diventa uno degli uomini più potenti e temuti della Germania, ammirato anche all'estero. Allo scoppio del secondo conflitto mondiale si schierò con gli estremisti quali Bormann e Himmler e promulgò i decreti della "guerra totale" e della "terra bruciata" e chiese sempre più misure severe contro chi dava segno di debolezza o di cedimento. Con questi decreti cominciò a incitare i tedeschi alla distruzione di tutto ciò che rimanesse nelle mani del nemico e nel 45 Hitler lo nominò difensore di Berlino e per la sua prima volta nella vita Goebbels ebbe la divisa da ufficiale. Hitler alla vigilia della morte lo nominò Cancelliere del Reich e il primo e ultimo atto ufficiale di Goebbels quale capo del governo fu un telegramma a Doenitz che era a Flensburg. Alle 18,15 del primo maggio mise a letto i suoi figli addormentandoli con il sonnifero poi li fece avvelenare da un ufficiale medico. Dieci minuti più tardi Joseph con la moglie Magda salirono abbracciati nel giardino della Cancelleria e si uccisero con il cianuro e la rivoltella: Goebbels aveva 48 anni, Magda 44.

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