Gennaio 1944

1° gennaio
Nel consueto messaggio di capodanno al popolo tedesco, Hitler si lancia contro la spuria alleanza "plutocratico-bolscevica” che combatte contro la Germania: dove domina l’imperialismo britannico, egli dice, dominano anche la miseria e la fame; milioni di cittadini americani sono vittime della disoccupazione, mentre il bolscevismo, nonostante i suoi fini conclamati, non è stato capace di sottrarre all’indigenza milioni di individui. La Germania è decisa a continuare la lotta: per quanto dura, essa non è nemmeno lontanamente paragonabile alla sorte che attenderebbe il popolo tedesco in caso di sconfitta.

Il governo sovietico ha respinto la proposta del governo iugoslavo in esilio di stipulare un trattato di amicizia e collaborazione che implicitamente garantisca la sovranità e l’indipendenza della Iugoslavia dopo la fine della guerra. L’atteggiamento di Mosca deve essere messo in relazione con l’appoggio che essa dà al maresciallo Tito in opposizione al generale Mihajlovic, legittimista filomonarchico, capo del movimento dei cetnici. Anche Londra, d’altronde, dopo avere a lungo sostenuto Mihajlovic, di recente ha mutato il suo atteggiamento fornendo il suo appoggio politico e materiale ai partigiani filocomunisti, che sono la principale forza militare e politica del paese.
Mediterraneo.Il gen. Patton lascia il comando della 7à armata USA al gen. Clark, il quale mantiene ancora il comando della 5à armata, e viene incaricato di dedicarsi alla preparazione del piano “Anvil”, che prevede lo sbarco degli Alleati sulle coste della Francia meridionale.
Pacifico.Nuova Britannia.Il comando delle forze sbarcate a Capo Gloucester decide di lanciare l’indomani un potente attacco in direzione della Baia di Borgen.
Nuova Irlanda.Aerei decollati dal Task Group di portaerei del contramm. F.C. Sherman attacca con buoni risultati un convoglio nipponico, scortato da incrociatori e cacciatorpediniere, al largo della base nemica di Kavieng.
Nuova Guinea.La flotta che trasporta le truppe della 32à divisione della 6à armata USA destinate a occupare Saidor, a nord della penisola di Huon, lascia la Baia di Oro e si unisce alla scorta, formata da cacciatorpediniere e incrociatori al comando del contrammiraglio americano D.E. Barbey.
Estremo Oriente.Il gen. Stilwell costituisce il comando operativo della “Forza Zebra”, una divisione cinese armata e addestrata dagli americani.
2 gennaio
Fronte sovietico.I Fronti meridionali sovietici proseguono i loro attacchi, respingendo le truppe tedesche nella zona a nord-ovest di Kiev.
Fronte italiano.Il gen. Alexander, comandante il XV Gruppo di armate in Italia, stabilisce che l’operazione “Shingle” (vale a dire l’attacco anfibio sulle coste del Mar Tirreno nei pressi di Anzio) debba avvenire tra il 20 e il 31 gennaio. Qualche giorno prima dell’inizio dell’operazione la 5à armata dovrà lanciare un deciso attacco verso Cassino e Frosinone per impegnare il maggior numero possibile di tedeschi.
Pacifico.Nuova Britannia.Nella zona di Capo Gloucester, il 7° regg. Marines sferra il previsto attacco in direzione della Baia di Borgen, ma non raggiunge l’obiettivo a causa di un caposaldo giapponese che, seppure quasi circondato, oppone una furiosa resistenza.
Nuova Guinea.Protetti dal fuoco degli incrociatori e cacciatorpediniere del contramm. Barbey e da fitte cortine fumogene (gli aerei non possono appoggiare le operazioni a causa delle avverse condizioni atmosferiche), reparti della 32à divisione della 6à armata USA sbarcano a Saidor, occupano il porto e il locale campo d’aviazione. Gli aerei USA attaccano altre posizioni nipponiche in concomitanza con lo sbarco, per impedire l’invio di rinforzi. Avanzando lungo la costa settentrionale della penisola di Huon da Finschhafen, truppe australiane occupano il villaggio di Sialum.
3 gennaio
Fronte sovietico.L’Armata Rossa riconquista Olevsk, a nord-ovest di Kiev, e poco oltre raggiunge il confine orientale polacco anteriore al 1939. A sud di Olevsk, cade in mano sovietica la città di Novograd-Volynskij, nonché l’intera linea ferroviaria che da questa località conduce a Korosten.
Fronte italiano.Il Corpo di Spedizione francese del gen. Juin prende posizione sul fianco settentrionale della 5à armata mentre il VI corpo USA del gen. Lucas viene ritirato dalla prima linea in quanto destinato a condurre l’operazione “Shingle” contro Anzio.
Pacifico.Il comando della Forza di spedizione congiunta USA (Task Force 51, al comando del viceamm. R.K. Turner) dirama il piano operativo per l’invasione delle Isole Marshall, precisando le unità da impiegare e fissando per le forze aeree un “calendario” dei bombardamenti preliminari da effettuarsi.
Nuova Britannia.Un battaglione di genieri USA inizia i lavori per il riattamento dell’aeroporto di Capo Gloucester. Proseguono gli attacchi americani per congiungersi con i reparti sbarcati nella Baia di Borden; i giapponesi resistono e contrattaccano, impedendo al nemico di gettare un ponte su un torrente per farvi passare i carri armati.
Birmania.Nell’estrema regione settentrionale del paese, la 38à divisione cinese riprende gli scontri con i nipponici nella zona di Taihpa Ga.
4 gennaio
Fronte sovietico.Prosegue la riconquista dell’Ucraina. I russi occupano il caposaldo tedesco di Belaja Cerkov, a sud di Kiev, e continuano l’avanzata in direzione di Uman.
Europa.Aerei americani si affiancano a quelli della RAF nel lancio di armi e rifornimenti alle formazioni partigiane francesi, belghe, olandesi, italiane. L’operazione va sotto il nome di “Carpetbagger”.
Pacifico.Nuova Britannia.Dopo una consistente preparazione di artiglieria, i reparti americani riescono a far passare i carri armati oltre il Torrente del Suicidio su una diga improvvisata. Distruggono numerose posizioni nipponiche e avanzando verso sud dalla testa di sbarco di Capo Gloucester raggiungono la linea del Torrente Aogiri.
Nuova Irlanda.Aerei USA decollati dalle portaerei del contramm. Sherman attaccano nuovamente il naviglio nipponico nel porto di Kavieng.
Nuova Guinea.Attività di pattuglia dei reparti americani sbarcati a Saidor. Gli australiani che avanzano da Finschhafen raggiungono Capo Re Guglielmo, a 25 km da Sio, dove avevano trovato rifugio i superstiti giapponesi di Lae.
4-5 gennaio
Fronte italiano.Nella notte, in preparazione dell’attacco al Monte Cedro, unità della 46à divisione (X corpo britannico) stabiliscono una testa di ponte sulla riva settentrionale del fiume Peccia.
5 gennaio
Fronte sovietico.Le armate sovietiche riconquistano Berdicev, nodo ferroviario e stradale a sud di Zitomir e a sud-ovest di Kiev.
Fronte italiano.Gli attacchi del X corpo britannico al di là del fiume Peecia, contro i monti Cedro e Porchia, sono contenuti dalle forze tedesche della 10à armata di Vietinghoff.
Inghilterra.Il comando della Forza aerea strategica americana viene posto in Gran Bretagna: ne viene creato capo il gen. Spaatz che deve coordinare le operazioni della 8à e della 15à Forza aerea USA.
Pacifico.Nuova Guinea.Reparti americani in avanscoperta a ovest della testa di sbarco di Saidor incontrano le prime resistenze da parte nipponica. Gli australiani, che avanzano lungo la costa nord della penisola di Huon, raggiungono Kelanoa, riducendo la distanza che li separa dagli americani di Saidor a 100 km.
Birmania.La 38à divisione cinese tenta, senza riuscirvi, di espugnare l’ultimo caposaldo nipponico che si frappone fra la divisione stessa e il fiume Tarung.

Il governo nipponico decide un forte inasprimento delle imposte per finanziare lo sforzo bellico.
6 gennaio
Pacifico.Il piano operativo per l'occupazione delle Isole Marshall viene ulteriormente precisato con la designazione delle forze destinate alla invasione dell’importante atollo di Kwajalein.
Nuova Britannia.Lieve progresso verso sud dei reparti americani della testa di sbarco di Capo Gloucester.
Nuova Guinea.Reparti del genio americano giungono a Saidor.
Estremo Oriente.Poiché tutti i mezzi da sbarco ancora disponibili nel settore devono essere trasferiti nel Mediterraneo, l’amm. Mountbatten, comandante in capo del Sud-est asiatico, annulla ufficialmente il progetto di uno sbarco nella Birmania centrale attraverso il Golfo del Bengala.
Si ventila la possibilità di abbandonare ogni offensiva in Birmania fino alla sconfitta della Germania; informatone, il gen. Stilwell, capo di stato maggiore per il teatro di operazioni cinese, decide di inviare una missione a Washington per opporsi alle decisioni di Mountbatten.
7 gennaio
Fronte sovietico.A sud del Dnepr, i Fronti meridionali sovietici sfondano le posizioni di von Manstein su un fronte di 100 km nella zona di Kirovograd, a sud-est di Cerkassy. La città è praticamente circondata.
Fronte italiano.Unità del Il corpo USA e del X corpo britannico conquistano rispettivamente il Monte Porchia e il Monte La Chiaia.
Estremo Oriente.L’amm. Mountbatten abbandona il progetto di una offensiva in Birmania, nel settore costiero dell’Arakan.
Giappone.Il Quartier Generale Imperiale autorizza l’Armata meridionale a passare all’azione per la conquista di posizioni strategiche nella zona di Imphal, in India, in vista di una grande offensiva.
8 gennaio
Fronte sovietico.L’importante nodo stradale e ferroviario di Kirovograd, a sud della grande ansa del Dnepr, è riconquistato dall’Armata Rossa. Più a nord, lo Heeresgruppe Centro lancia una controffensiva nella zona di Zlobin, a nord-ovest di. Gomel, sul Dnepr.
Fronte italiano.La CXXXIX brigata della 46à divisione (X corpo britannico) conquista il Monte Cedro senza riscontrare resistenza. Nel settore tirrenico, dove opera il Il corpo americano, una Task Force aggira e conquista Quota 1109.
Repubblica Sociale Italiana.Si inizia a Verona il processo contro i 19 membri del Gran Consiglio del Fascismo ritenuti responsabili della caduta di Mussolini il 25 luglio 1943. In stato di detenzione ce ne sono solo 6, tra cui Galeazzo Ciano, genero di Mussolini.
Pacifico.Isole Salomone.Una Task Force americana di incrociatori e cacciatorpediniere, al comando del contramm. Ainsworth, bombarda le installazioni costiere nipponiche a Faisi, Poporan e nelle Shortland.
USA.La divisione operazioni del Dipartimento della Guerra chiede che gli Alleati mantengano l’iniziativa in Birmania e in Cina, e che siano aumentati in quel teatro di operazioni gli effettivi dell’aviazione USA. Il potenziamento del settore estremo-orientale favorirà, impegnando rilevanti forze nipponiche, l’offensiva americana nel Pacifico.
9 gennaio
Pacifico.Isole Salomone.Viene completato un secondo aeroporto nella zona di Piva. Servirà per potenziare l’offensiva aerea contro gli obiettivi della Nuova Britannia.
Fronte italiano.La 10à e la 34à divisione (II corpo USA), conducono gli attacchi definitivi per conquistare Cervara e il Monte Trocchio. Gli ultimi reparti della 45à divisione americana lasciano il posto alla 3à divisione algerina (Corpo di Spedizione francese).
Nuova Britannia.Gli americani riescono ad assicurarsi alcune posizioni sulla Cresta Aogiri, tenacemente difesa dai nipponici.
Birmania.Due reggimenti della 38à divisione cinese convergono sul piccolo centro di Taihpa Ga, nella valle dello Hukawng, mentre altre unità della stessa divisione cercano di eliminare alcune infiltrazioni nipponiche. Sui fronte dell’Arakan, il XV corpo dell’11à armata britannica conquista Maungdaw.
10 gennaio
Fronte sovietico.I sovietici eliminano, a nord di Kirovograd, una sacca in cui sono rimaste intrappolate alcune divisioni nemiche. Frattanto, l’Armata Rossa riprende l’offensiva al centro, nella zona di Mozyr, a ovest dei Dnepr e a sud-ovest di Gomel.
Fronte italiano.In prossimità di Cervara e del Monte La Chiaia si registra un forte contrattacco tedesco.
Repubblica Sociale Italiana.Si chiude il processo di Verona con la condanna a morte di 18 dei 19 imputati: tra essi c’è anche Galeazzo Ciano. Si salva il solo Tullio Cianetti che, per aver ritrattato la sua adesione al documento Grandi, viene condannato a 30 anni di reclusione.
Pacifico. Nuova Britannia.Lievi progressi degli americani sulla Cresta Aogiri, nel settore di Capo Gboucester, dopo che accaniti contrattacchi nipponici, iniziatisi intorno alle ore 1, sono stati respinti. Dopo la segnalazione della presenza di nuove truppe nipponiche intorno al perimetro difensivo di Arawe, rinforzi vengono fatti affluire a questa seconda testa di sbarco.
Nuova Guinea.Concentramenti nipponici fanno prevedere un prossimo attacco contro la testa di sbarco di Saidor, alla quale viene deciso l’invio di rinforzi (un gruppo di combattimento reggimentale rafforzato).
11 gennaio
Fronte sovietico.Prosegue l’offensiva dell’Armata Rossa nel settore centrale del fronte, nella zona di Mozyr. Hitler si oppone a ogni rettifica del fronte e a qualsiasi ritirata strategica, sacrificando cosi uomini e materiale nella vana speranza di poter ricuperare la linea del Dnepr.
Repubblica Sociale Italiana.Vengono eseguite le condanne a morte pronunciate dal Tribunale Speciale di Verona contro 5 dei 6 gerarchi fascisti detenuti.
Pacifico.Aerei della marina USA di base nelle Isole Gilbert e Ellice attaccano naviglio e installazioni nipponiche nell’atollo di Kwajalein, nelle Isole Marshall. Prende corpo la opera di demolizione delle difese e delle linee di comunicazione nemiche in vista dell’invasione.
Nuova Britannia.Proseguono i combattimenti nella giungla intorno alla testa di sbarco di Capo Gloucester.
Nuova Guinea.Entra in funzione a Saidor il campo d’aviazione, riattato dagli americani.
12 gennaio
USA.La divisione operazioni del Dipartimento della Guerra respinge la proposta operazione "Culverin” (sbarco a Sumatra) e sostiene il punIo di vista del gen. Stilwell, secondo il quale nel settore India-Birmania- Cina si deve assegnare la priorità alle operazioni che consentano di riaprire le comunicazioni per via di terra fra l’India e la Cina. Quindi offensiva in Birmania e potenziamento delle forze aeree USA nel settore estremo-orientale (ciò per collaborare alle operazioni nel Pacifico).
Pacifico.Isole Salomone.Gli ultimi reparti della 3à div. Marines lasciano Bougainville,sostituiti dalla divisione Americal.
Fronte sovietico.Superata la città di Sarny, oltre il confine orientale prebellico della Polonia, i sovietici la attaccano da tergo, e vi penetrano dopo aver superato l’accanita difesa tedesca.
Lo Heeresgruppe Sud contrattacca le forze sovietiche nella zona di Vinnica, a sud-ovest di Kiev.
Fronte italiano.Inizia l’offensiva aerea alleata per preparare lo sbarco ad Anzio. Il VI corpo del gen. Lucas riceve l’ordine di effettuare lo sbarco nel settore Anzio-Nettuno alle ore 2 del 22 gennaio. Unità della 34à divisione superano Cervara e si impadroniscono delle alture attorno alla cittadina.
Nel settore in cui opera il Corpo di Spedizione francese, la 3à divisione algerina sulla sinistra dello schieramento e la 2à divisione marocchina, sulla destra, iniziano gli attacchi verso Sant’Elia Fiumerapido.
Germania.Inizia l’operazione "Pointblank” che prevede una offensiva strategica aerea alleata contro le industrie aeronautiche tedesche. Circa 650 bombardicri dell’8à Forza aerea USA attaccano le fabbriche di HaIberstadt, Braunschweig, Ochersleben.
Nonostante il bombardamento abbia sortito gli effetti previsti, il prezzo pagato dall’aviazione americana alla intraprendente caccia tedesca è molto salato: 60 aerei vengono infatti abbattuti nel corso dell’incursione.
13 gennaio
Pacifico.Si perfezionano i piani per la prossima campagna nel Pacifico (in codice “Granite”): intorno al 24 marzo gli aerei di una Task Force ancora da precisare dovranno attaccare la grande base nipponica dell’Isola di Truk (la Pearl Harbor del nemico) in appoggio all’invasione delle Isole dell’Ammiragliato e della Nuova Irlanda. Al 1° maggio viene provvisoriamente fissata l’invasione degli atolli di Eniwetok e di Ujelang nelle Isole Marshall (operazione “Catchpole”), al 1° agosto la conquista di Mortiock e di Truk, nelle Caroline, al 1° novembre lo sbarco nelle Marianne (operazione “Forager”). Se l’andamento delle operazioni permetterà di “saltare” l’Isola di Truk, il 1° agosto si potrebbe attuare l’invasione delle Isole Palau.
Fronte italiano.Il lI corpo statunitense è a ridosso del Monte Trocchio, ultimo baluardo che sbarra la strada al fiume Rapido.
Nuova Britannia.Proseguono gli scontri intorno alla testa di sbarco di Capo Gloucester. Più consistente del solito l’appoggio dell’aviazione e delle artiglierie USA ai reparti combattenti, che tuttavia non riescono a impadronirsi dell’obiettivo della giornata, la Collina 660. Giunge nella testa di sbarco un reparto di genieri specializzati per rimettere in funzione l’aeroporto tolto ai nipponici.
Birmania.Nella valle dello Hukawng, la 35à divisione cinese riesce a eliminare un caposaldo nipponico nella zona di Yupgang Ga estendendo il proprio controllo a tutta la linea del fiume Tarung. Alcuni reparti passano il Tarung e si spingono a nord fino a Tahawng.
14 gennaio
Fronte sovietico.Nel settore centrale, i sovietici sfondano su un ampio fronte le linee tedesche e conquistano Mozyr e Kalinkovici, a sud-ovest di Gomel, formando un cuneo nello schieramento nemico. Anche nel settore settentrionale l’Armata Rossa riprende l’offensiva. Si muovono il Fronte di Leningrado (Govorov) e il Fronte del Volchov (Mereckov) con la 42à armata e la 2à armata d’assalto, che puntano su Oranienbaum, e con la 59à armata che attacca in direzione di Novgorod. Lo Heeresgruppe Nord, di Kùchler,contiene a stento l’energica spinta sovietica.
USA.Il presidente Roosevelt, in una lettera a Chiang Kai-shek, chiede che questi impegni le forze dello Yunnan contro i nipponici che occupano la Birmania, in concomitanza con un’offensiva dei britannici dall’India.
Fa capire al Generalissimo che, in caso contrario, gli Stati Uniti potrebbero rivedere la loro politica di aiuti alla Cina.
Repubblica Sociale Italiana.Viene proclamata la socializzazione delle aziende. Con questo ritorno di Mussolini “alle origini”, il regime tenta di assicurarsi l’appoggio delle masse operaie del Nord, senza peraltro riuscirvi.
15 gennaio
Fronte sovietico.Nella notte sul 15, reparti della 59à armata sovietica del Fronte del Volchov attraversano di sorpresa il Lago Ilmen gelato e si dirigono sul fianco meridionale del caposaldo tedesco di Novgorod.
Il settore è difeso dalla 18à armata tedesca. Più a nord, le armate del Fronte di Leningrado premono con grande energia in direzione di Krasnoje Selo.
Fronte italiano.Con l’appoggio del Corpo di Spedizione francese che gli copre il fianco destro, il Il corpo americano del gen. Geoffrey Keyes lancia un attacco in direzione del fiume Rapido conquistando il Monte Trocchio, ultimo rilievo prima del corso d’acqua: è giunto il momento per i reparti americani di tentare lo sfondamento della linea Gustav e raggiungere la valle del Liri.
Pacifico.Nuova Guinea.Reparti della 9à divisione australiana, che sta risalendo la costa settentrionale della penisola di Huon, occupano Sio, dalla quale si sono ormai ritirati i nipponici messi in fuga da Lae.
16 gennaio
Fronte sovietico.Mentre il punto caldo dell’offensiva sovietica è a nord, sotto Leningrado, nel settore centrale l’Armata Rossa approfondisce il saliente di Sarny, oltre il confine polacco prebellico.
Fronte italiano.Nel rapporto odierno sulla situazione in Italia, il Servizio Informazioni alleato riferisce che i tedeschi manifestano segni di “cedimento dovuti alle perdite, alla stanchezza e probabilmente alla demoralizzazione per l’andamento della guerra. Non vi è motivo di dubitare” prosegue il documento “che il nemico riesca a mantenere saldamente la linea difensiva di Cassino, resistendo ad un attacco ben coordinato.
Dato che le operazioni contro Cassino precederanno l’operazione”Shingle” (contro Anzio) è molto probabile” conclude il rapporto “che la minaccia in direzione di Roma con lo sbarco ad Anzio induca il nemico a ritirarsi dalle posizioni [sulla linea Gustav] sulle quali è attestato...”. Mai previsioni sono state cosi clamorosamente smentite dai fatti: sulla linea Gustav gli Alleati cozzeranno inutilmente per circa 4 mesi, pagando un altissimo prezzo in vite umane e perdite materiali.
Pacifico.Nuova Britannia.Nella zona di Capo Gloucester, i nipponici lanciano il loro ultimo, sanguinoso ma inutile contrattacco contro le posizioni americane nel settore della Collina 660. Movendo dal perimetro della testa di sbarco di Arawe, reparti americani appoggiati da carri armati vanno all’assalto delle posizioni nemiche, avanzando di 1,5 km.
Estremo Oriente.Chiang Kai-shek, rispondendo al recente messaggio di Roosevelt, minaccia di tagliare i rifornimenti e di privare degli alloggi le forze americane in Cina, a partire dal 1° marzo 1944, se gli Stati Uniti non concederanno alla Cina un credito di 1 miliardo di dollari. Il ricatto scatena violente critiche a Washington. L’amm. Mountbatten propone che l’armata cinese in India sia posta sotto comando britannico, ma il generale americano Stilwell declina l’offerta, preferendo mantenere egli stesso il controllo operativo di tale grande unità.
Birmania.Reparti della 38à divisione cinese attraversano il fiume Sanip, ma sono bloccati da un caposaldo nemico presso la confluenza dei fiumi Tanai e Tarung. Il 112° reggimento cinese si impadronisce di Gum Ga e procede fino a Warang, dove si arresta.
17 gennaio
Fronte italiano.Il VI corpo USA conclude il breve ma intenso addestramento in vista dello sbarco anfibio ad Anzio-Nettuno (operazione “Shingle”).
Verso sera l’artiglieria del X corpo britannico apre il fuoco contro le postazioni nemiche sulla riva settentrionale del Garigliano, mentre la flotta alleata al largo di Gaeta bombarda le vie di comunicazione tra le divisioni tedesche che combattono in prima linea e le retrovie.
Mentre sul fianco destro del fronte d’attacco la 46à divisione britannica, con l’appoggio di una parte dell’artiglieria del Il corpo USA, cerca di assicurarsi il controllo del settore di Sant’Ambrogio ove confluiscono i tre fiumi Liri, Rapido e Garigliano, 2 brigate della 56à divisione britannica attaccano al centro del fronte; infine, sulla sinistra, la 5à divisione inglese attacca in direzione di Minturno e Tufo eseguendo anche una manovra aggirante dal mare realizzata con mezzi da sbarco oltre la foce del Garigliano.
Alle 9 inizia l’operazione “Panther”, veri e propri assalti della 5à, della 46à e della 56à divisione britannica oltre il Garigliano. Mentre i tentativi della 46à divisione, nei pressi di Sant’Ambrogio, falliscono, quelli delle altre due sono coronati da successo.
Pacifico.Nuova Britannia.Gli americani procedono al rastrellamento del terreno conquistato al nemico alla periferia della testa di sbarco di Arawe.
Birmania.Il 113° reggimento della 35à divisione cinese, aggirando un caposaldo nipponico sul torrente Brangbram, avanza su Taihpa Ga.
18 gennaio
Fronte italiano.All’alba tutte le unità della 5à e della 56à divisione (X corpo britannico del gen. McCreery) hanno stabilito teste di ponte sulla riva settentrionale del Garigliano e due brigate sono già avanzate di circa 1,5 km al di là del corso d’acqua occupandovi le prime pendici montuose da cui hanno ricacciato alcune compagnie della 94à divisione fanteria tedesca.
Il gen. von Vietinghoff, comandante della 10à armata tedesca, rimanda, preoccupato, l’invio in Francia stabilito in precedenza della divisione corazzata Hermann Gòring e trasferisce la 90à Panzergrenadiere dal settore adriatico sui Monti Aurunci per contenere l’attacco del X corpo britannico. Rinforza infine il settore spostando da Roma la 29à divisione corazzata. Intanto, più a nord, il Il corpo USA è impegnato nel lavoro di bonifica dei campi minati lungo i sentieri che conducono al Rapido.
19 gennaio
Fronte sovietico.La 2à armata d’assalto sovietica occupa Ropsa e la 42à Krasnoje Selo. Le punte avanzate delle due armate si congiungono a Russko-Vysockoje, località a sud- ovest di Krasnoje Selo e di Leningrado, escludendo i tedeschi dal Golfo di Finlandia.
Fronte italiano.La 5à e la 56à divisione inglese allargano ulteriormente le teste di ponte al di là del Garigliano: la prima conquista Minturno, mentre la 56à si avvicina a Castelforte.
Pacifico.Nuova Britannia.Nella zona di Capo Gloucester, le truppe americane cercano di mantenere il contatto con i nipponici in ritirata e contemporaneamente di estendere la zona occupata nella parte occidentale dell’isola.
20 gennaio
Fronte sovietico.Nel settore settentrionale, la 59à armata sovietica libera Novgorod. La 18à armata tedesca è costretta ad arretrare per evitare l’accerchiamento. Frattanto entra in azione anche il 2° Fronte del Baltico (Popov), che impegna severamente la 16à armata tedesca per impedirle di inviare rinforzi in direzione di Novgorod e di Leningrado.
Fronte italiano.Si espandono a macchia d’olio le teste di ponte gettate sulla riva settentrionale del Garigliano dalla 5à e dalla 56à divisione inglese. Nel settore in cui opera il Il corpo americano, la 36à divisione occupa senza troppa difficoltà la riva meridionale del Rapido; ma quando tenta di attraversare il corso d’acqua all’altezza di Sant’Angelo in Theodice, incontra una violenta opposizione da parte dell’artiglieria tedesca che oppone un efficacissimo fuoco di sbarramento. Nel frattempo la 34à divisione (Il corpo americano) compie azioni diversive in direzione di Cassino.
Europa occidentale.Il gen. Cari Spaatz assume il comando di tutte le forze aeree americane in Europa.
21 gennaio
Fronte sovietico.Truppe dell’8à armata sovietica (Fronte del Volchov) occupano Mga, sull’omonimo fiume, a sud-est di Leningrado. A sud del Lago Ilmen, il 2° Fronte del Baltico libera Novosokol. In Ucraina, le truppe del lo Fronte ucraino (Vatutin) e del 2° Fronte ucraino (Konev) chiudono in ùna sacca nella zona di Korsun-Sevcenkovskij, a ovest di Cerkassy e a sud-est di Kiev, la 1à Panzerarmee, che cerca di aprirsi la strada combattendo, rifornita da un improvvisato ponte aereo.
Fronte italiano.Salpano dal porto di Napoli le unità che trasportano il VI corpo USA destinato allo sbarco sulle spiagge di Anzio-Nettuno.
Intanto l’attacco della 36à divisione alle posizioni tedesche sui fiume Rapido incontra una fiera resistenza da parte tedesca: a sud di Sant’Angelo in Theodice il 143° reggimento riesce ad attraversare il fiume ma viene quasi subito ricacciato sulla riva meridionale. A nord di Sant’Angelo alcune unità deI 141° reggimento fanteria hanno stabilito una testa di ponte che rimane peraltro isolata.
Nel pomeriggio un nuovo attacco del 143° reggimento, preparato da un intensissimo fuoco di artiglieria, consente a 5 compagnie di stabilire un’altra testa di ponte che però durante la notte viene cancellata dalla reazione tedesca.
Londra.Il gen. Eisenhower discute per la prima volta con i suoi comandanti l’operazione “Overlord”, lo sbarco delle truppe alleate in Francia.
Birmania.Il gen. Stilwell decide di lanciare un attacco verso Walawbum con l’appoggio di mezzi corazzati.
Il 113° reggimento della 35à divisione cinese si attesta a Ningru Ga, a poco più di 1 km da Taihpa Ga.
Giappone. Per la terza notte consecutiva, aerei USA di base ad Attu, nelle Aleutine, bombardano obiettivi nella zona di Paramushiru-Shimushu, nelle Isole Curili.
22 gennaio
Fronte italiano.Continuano senza esito gli attacchi del II corpo USA e del X corpo britannico nel tentativo di superare rispettivamente i fiumi Rapido e Garigliano.
Nelle primissime ore del mattino scatta l’operazione “Shingle”, nome convenzionale che designa lo sbarco alleato nella zona tra Anzio e Nettuno, sulla costa tirrenica. Partecipano all’azione, al comando del gen. John P. Lucas, il VI corpo americano di cui fanno parte la 1à divisione inglese del gen. Penney, la 45à divisione di fanteria statunitense del gen. W. Eagles, la 1à divisione coraztata USA, la 3à divisione di fanteria USA e numerosi reparti di Rangers USA e Commandos britannici. Imponente lo schieramento navale di cui fanno parte (per non citare che le unità maggiori) 4 incrociatori, 24 cacciatorpediniere e 6 trasporti: non si contano i mezzi da sbarco e i mezzi anfibi. I tedeschi schierano nel settore 2 battaglioni della 29à divisione Panzergrenadiere.
Per le insufficienti forze tedesche la sorpresa dello sbarco è totale, e le truppe alleate riescono in breve ad impadronirsi dei porti di Anzio e Nettuno perfettamente efficienti. Entro le 24 sono già sbarcati davanti ad Anzio e Nettuno più di 36.000 uomini. In particolare: a nord di Anzio, parte della 1à divisione britannica affiancata da Commandos; tra Anzio e Nettuno 2 battaglioni di paracadutisti americani; a sud di Nettuno, infine, la 3à divisione USA (sono di riserva la 1à divisione corazzata e la 45à di fanteria americana e il resto della 1à divisione britannica come “riserva volante”).
Aerei alleati lanciano su Roma 2 milioni di volantini che preannunciano l’imminente arrivo delle truppe liberatrici.
Fronte sovietico.I tedeschi annunciano di avere respinto gli attacchi delle armate sovietiche del 1° Fronte del Baltico (Eremenko) contro Vitebsk, a nord-ovest di Smolensk. Ciò è vero, ma l’importantissimo caposaldo tedesco è quasi interamente circondato.
Pacifico.Il gruppo principale della forza d’invasione delle Marshall salpa per gli obiettivi.
Isole dell’Ammiragliato.I bombardieri americani iniziano l’offensiva “di ammorbidimento” che precederà l’invasione, attaccando il naviglio nipponico nella zona. Missioni di ricognizione fotografica sono compiute su Lorengau e Momote.
Nuova Britannia.Squadriglie di caccia Zero sottratti alla 2° Flotta portaerei nipponica vengono a rinforzare le difese di Rabaul, che cosi giungono a 92 aerei da caccia.
23 gennaio
Fronte italiano.Nella testa di sbarco di Anzio salgono a 50.000 gli uomini del gen. Lucas che hanno toccato terra. Nonostante la sorpresa e il preponderante numero di uomini e mezzi a disposizione, il comandante americano bada a consolidare la testa di sbarco (in attesa dei suoi carri armati e della artiglieria pesante) invece di lanciare immediatamente degli attacchi verso l’interno, sulle strade e sulle ferrovie indifese su cui passano i rifornimenti per i difensori della linea Gustav. Questa esitazione favorisce i tedeschi che si organizzano. Sulla linea Gustav, mentre unità del
Corpo di Spedizione francese del gen. Juin riconquistano Monte Santa Croce a nord della linea difensiva tedesca, la 34à divisione americana (Il corpo USA) si prepara a lanciare un attacco verso il Rapido, a nord di Cassino, in modo da aggirare la cittadina da nord e raggiungere quindi la strada statale n. 6 Casilina.
Fronte sovietico.Mosca annuncia che le cattive condizioni atmosferiche e del terreno hanno imposto una battuta d’arresto alle forze sovietiche nel settore di Vitebsk.
Nuova Guinea.Truppe australiane della XVIII brigata (7à divisione) scacciano i nipponici dalla Cresta Shaggy, circa 10 km a nord di Dumpu, nella valle del Ramu. La conquista è stata facilitata dai recenti attacchi aerei condotti dalla 3à Task Force aerea. Grazie a questa vittoria e all’occupazione di Saidor, gli Alleati controllano ormai completamente la penisola di Huon. I presidi nipponici, fatti bersaglio di frequenti attacchi aerei, si ritirano verso nord-ovest in direzione di Madang.
Isole Filippine.Gli americani apprendono da Radio Tokyo che a Mindanao e in altre isole dell’arcipelago reparti di guerriglieri, che riconoscono a loro capo il colonnello americano Fertig,tengono in scacco le guarnigioni nipponiche. Le autorità di occupazione, in omaggio allo slogan “l’Asia agli asiatici” e perseguendo la politica della “sfera di prosperità comune” sotto l’egemonia nipponica,danno vita a un governo fantoccio guidato da E. Aguinaldo e José Paciano Laurel; ad esso si oppongono i movimenti di resistenza, dai guerriglieri filo-americani ai partigiani comunisti “Hukbalahaps” (dal nome abbreviato in “Huks”, e attivi ancora oggi, a distanza di oltre 30 anni).
24 gennaio
Fronte sovietico.Nella zona di Korsun-Sevcenkovskij, a ovest di Cerkassy e del Dnepr, il 1° e il 2° Fronte ucraino investono con forze imponenti (7 armate, di cui 3 corazzate) la sacca in cui sono rimasti accerchiati il XLII e l’XI corpo d’armata tedesco, con 9 divisioni di fanteria, la divisione corazzata SS Viking e la motobrigata SS Valonja, l’8à armata e la a Panzerarmee. Da sud, numerose divisioni corazzate tedesche cercano di perforare le linee sovietiche per aprire un varco alle unità accerchiate. Poco. più a sud,altre truppe del 2° Fronte ucraino (Konev) si lanciano all’offensiva nella zona di Kirovograd.
Fronte italiano.Nel settore di Anzio le divisioni del VI corpo USA estendono la linea della testa di sbarco sul fianco sinistro avanzando verso il fiume Moletta con la 1à divisione britannica dei gen. Penney e sul fianco destro con la 3à divisione USA dove viene raggiunto il Canale Mussolini.
Sulla linea Gustav, nel settore meridionale i tedeschi contrattaccano ricacciando indietro le divisioni inglesi del X corpo britannico e riconquistando Castelforte e Monte Rotondo, a prezzo di gravi perdite. Più a nord, nella notte, la 34à divisione americana sferra l’attacco sul fiume Rapido per assicurarsi una testa di ponte al di là del corso d’acqua.
25 gennaio

Fronte sovietico.A sud-ovest di Leningrado, le truppe sovietiche liberano il nodo ferroviario di Krasnogvardejsk.
Il 1° e il 2° Fronte ucraino proseguono l’offensiva a ovest di Cerkassy e di Kirovograd, contrastati dallo Heeresgruppe Sud (von Manstein), mentre più a sud il 3° e 4° Fronte ucraino, agli ordini rispettivamente di Malinovskij e Tolbuchin, premono sullo Heeresgruppe A, di von Kleist.
Fronte italiano.Sulla linea Gustav continuano inutili i tentativi dei reggimenti della 34à divisione (Il corpo USA) per stabilire una testa di ponte al di là del fiume Rapido. Più a nord, sul fianco destro della divisione americana, il Corpo di Spedizione francese punta in direzione ovest e giunge al Colle Belvedere.
26 gennaio
Fronte sovietico.Proseguono gli scontri dal Golfo di Finlandia al Lago Ilmen nel settore settentrionale, e la battaglia di Korsun-Sevcenkovskij a ovest di Cerkassy, in Ucraina.
Fronte italiano.Sulla linea Gustav, la 3à divisione algerina, dopo aver conquistato il Colle Belvedere, continua l’avanzata verso ovest e si impadronisce del Monte Abate.
Nella notte sul 27, nuovo attacco della 3à divisione americana in direzione del fiume Rapido; questa volta alcuni reparti riescono a stabilire una piccola testa di ponte poco a nord di Cassino.
Pacifico.Isole Marshall.Bombardieri USA B-25, scortati per la prima volta da caccia, effettuano un’incursione su Maloelap, distruggendo numerosi aerei nipponici.
Nuova Britannia.Oltre 200 caccia e bombardieri americani attaccano la base nipponica di Rabaul, devastando installazioni militari e distruggendo gran parte dei caccia Zero di recente giunti a rafforzare le difese dell’isola. Dall’inizio dell’offensiva aerea, l’aviazione USA calcola di aver abbattuto o distrutto al suolo 863 aerei nemici. Da questo momento comincia per essa la seconda fase della battaglia: quella della distruzione di Rabaul in condizioni di quasi assoluta impunità. La base nipponica, dal punto di vista dell’offesa aerea, cessa di essere una minaccia per le forze di MacArthur nelle Salomone e in Nuova Guinea.
Cina.Il presidente Roosevelt informa Chiang Kai-shek che, mentre il prestito alla Cina resta in discussione, gli Stati Uniti a partire da marzo limiteranno l’invio mensile di aiuti a un controvalore di 25 milioni di dollari.
Il gen. Chennault, capo della Forza aerea USA in Cina, suggerisce al presidente Roosevelt un vasto piano d’azione aerea: acquisizione della supremazia nei cieli cinesi, offensiva contro il traffico marittimo nemico, quindi contro i maggiori obiettivi industriali in Giappone, e in seguito contro le installazioni militari nemiche in Cina, a Formosa e Hainan.
Birmania.Da Taro, reparti della 22à divisione cinese cercano di penetrare nella valle del fiume Hukawng.
27 gennaio
Fronte sovietico.Il Fronte di Leningrado, il Fronte del Volchov e il 2° Fronte del Baltico continuano l’offensiva contro lo Heeresgruppe Nord, liberando Tosno e la linea ferroviaria Tosno-Ljuban, in direzione di Mosca. Vengono cosi riattivate le comunicazioni fra Leningrado e la capitale.
Fronte italiano.Nel settore meridionale della linea Gustav, le divisioni del X corpo britannico riprendono le operazioni per rafforzare la testa di ponte sulla riva destra del Carigliano: sotto un intenso fuoco di sbarramento tedesco, la 46à divisione punta in direzione del Monte Juga e la 5à verso il Monte Natale (a ovest della località di Santa Maria Infante). Più a nord, i reggimenti della 34à divisione (Il corpo USA) conquistano Quota 771 e il Colle Maiola, a nord di Cassino, avanzando molto lentamente per la efficace azione difensiva dei tedeschi. Conquistata Caira. il 168° reggimento della 34à divisione punta in direzione del Monte Cairo.
Sotto i contrattacchi tedeschi, la 3à divisione algerina (Corpo di Spedizione francese) è costretta ad abbandonare il Monte Abate.
28 gennaio
Fronte sovietico.Durissimi combattimenti nella zona di Korsun-Sevcenkovskij tra il 1° e 2° Fronte ucraino e il raggruppamento tedesco comprendente la 1à Panzerarmee. I tedeschi, accerchiati, accerchiano a loro volta due corpi corazzati sovietici, il XX e il XXIX, che riusciranno tuttavia a districarsi.
Nel settore settentrionale, i sovietici conquistano Ljuban e proseguono l’avanzata verso Cudovo.
Fronte italiano.Nel settore meridionale della linea Gustav continuano gli sforzi delle unità del X corpo britannico per ampliare la testa di ponte sulla riva destra del Garigliano.
29 gennaio

Fronte sovietico.Nel settore settentrionale, la 59à armata sovietica e la 2à armata della Guardia liberano Cudovo e rastrellano l’intera zona fra Tosno e Cudovo, a sud-est di Leningrado, rendendo del tutto sicura la linea ferroviaria fra questa città e Mosca.
Kuchler viene sostituito da Model al comando dello Heeresgruppe Nord, la cui 18à armata seguita ad arretrare verso il fiume Luga.
A sud di Cerkassy, l'8 armata tedesca evacua la città di Smela.
Fronte italiano.Nel settore di Montecassino il 168° reggimento della 34à divisione USA, debitamente rinforzato con carri armati e artiglieria, avanza rapidamente in direzione delle Quote 56 e 213.
Ad Anzio, il gen. Lucas decide di passare all’attacco uscendo dalla testa di ponte: dispone di circa 70.000 uomini con 500 cannoni, quasi 250 carri armati e 5000 veicoli di vario tipo. Ma al posto delle scarse unità della 29à divisione Panzergrenadiere tedesca dislocate nella zona al momento dello sbarco il 22 gennaio, gli Alleati si trovano davanti una improvvisata ma non per questo meno efficiente 14à armata (un totale di 8 divisioni) agli ordini del gen. Eberhard von Mackensen. La 3à divisione USA e la 1à britannica attaccano in direzione rispettivamente di Cisterna e Campoleone, ma vengono bloccate prima di raggiungere le due località. Il fronte comunque è leggermente avanzato.
Germania.800 bombardieri dell’8à Forza aerea USA attaccano il centro industriale di Francoforte sul Meno.
Pacifico.Isole Marshall.Mentre il gruppo d’invasione sta avvicinandosi, la Task Force 58 di portaerei veloci (contramm. Mitscher) dà inizio alla fase finale della “neutralizzazione” degli obiettivi bombardando i campi d’aviazione e altre installazioni nemiche nell’atollo di Kwajalein, il campo d’aviazione di Taroa nell’atollo di Maloelap e l’aeroporto dell’atollo di Wotje. Ai bombardamenti aerei fanno seguito quelli navali. Anche aerei con base nelle isole Ellice e Gilbert prendono parte all’offensiva attaccando le isole di Roi-Namur e di Kwajalein.
30 gennaio
Fronte sovietico.Nel settore settentrionale, la 42à armata e la 2à armata d’assalto sovietiche occupano per un largo tratto la riva orientale del corso inferiore del fiume Luga.
Proseguono accaniti i combattimenti nella zona di Korsun-Sevcenkovskij, in un complesso gioco strategico di sacche e controsacche.
Fronte italiano.Sulla linea Gustav, unità della 5à divisione conquistano il Monte Natale mentre più a nord il 168° reggimento della 34à divisione respinge un violento contrattacco tedesco sulla riva occidentale del fiume Rapido.
Africa.A Brazzaville (già capitale dell’ex Africa Equatoriale francese) si inaugura, alla presenza del gen. De Gaulle, la conferenza dei governatori delle colonie francesi e dei rappresentanti dell’Assemblea consultiva. Si tratta, in particolare, di fissare i principi della nuova strategia francese verso i popoli d’oltremare, primo passo verso la creazione dell’Unione Francese.
Pacifico.Isole Marshall.Prosegue la intensa offensiva aeronavale della Task Force 58 contro gli obiettivi nelle Marshall. Gli aerei USA compiono 400 missioni di bombardamento, e le 7 corazzate della Task Force sottopongono a 4 ore di cannoneggiamento gli obiettivi immediati, ossia le isole di Kwajalein e Roi-Namur. Viene attaccato anche l’atollo di Eniwetok, dove 19 aerei nipponici sono distrutti al suolo.
31 gennaio
Pacifico.Isole Marshall.Ha inizio l’invasione delle Marshall, per la quale I’amm. Nìmitz ha radunato la più cospicua forza finora destinata a una sola operazione nel Pacifico (40.000 tra Marines e uomini dell’esercito, contro circa 8000 nipponici, al comando del contramm. Monzo Akiyama). L’arcipelago, formato da circa 36 atolli comprendenti almeno 2000 fra isole e isolette, si estende su oltre 1000 km di longitudine e non può essere “saltato” in un attacco diretto dal Pacifico meridionale verso il Giappone. I giapponesi lo sanno benissimo, e hanno provveduto a potenziarne le difese, soprattutto quelle degli atolli più importanti, costruendovi inoltre numerosi aeroporti. Da tempo, tuttavia, i 750 aerei della Task Force 58 e altre centinaia di base nelle isole Gilbert e Ellice martellano le installazioni e il traffico nemico.
Il comando generale dell’operazione è affidato ai viceamm. R.A. Spruance, da cui dipendono le truppe da sbarco (gen. H.M. Smith), la Forza d’attacco meridionale (contramm. Turner), la Forza d’attacco settentrionale (contramm. Conolly), il Gruppo d’attacco contro Majuro e la riserva (contramm. Hill).
Nella notte sul 31, il Gruppo d’attacco contro Majuro sbarca su questo atollo reparti del 106° regg. fanteria della 27à divisione. Prima di sera, l’atollo è saldamente occupato.
Durante la notte, numerosi cacciatorpediniere USA bombardano le isole gemelle di Roi e Namur, la prima delle quali è quasi interamente occupata da un aeroporto. A partire dalle prime luci, reparti di Marines e dell’esercito sbarcano su alcuni isolotti indifesi a breve distanza da Roi-Namur e da Kwajalein, che è l’isola più meridionale dell’omonimo atollo, e piazzano le artiglierie, con cui prendono a martellare le isole maggiori, sulle quali si abbatte un vero diluvio di fuoco da parte dei B-24 Liberator, degli aerei della marina e delle corazzate Tennessee, Colorado e Maryland. Mai finora si è vista una preparazione cosi' pesante per uno sbarco: le isole di Roi e Namur scompaiono sotto una nube di fumo e polvere, e molti uomini della guarnigione perdono la vita.
Alle ore 12,15, i primi carri anfibi giungono sulle spiagge di Roi e Namur e i Marines del 23° e del 24° reggimento si lanciano all’assalto. L’avanzata su Roi e assai rapida, mentre quella su Namur è ritardata da alcuni fortini nipponici sfuggiti alla distruzione. L’esplosione di un grande deposito di siluri e di due depositi di munizioni fatti saltare dai nipponici provoca molte vittime fra gli attaccanti. Durante la notte, i nipponici lanciano furiosi contrattacchi, respinti coll’appoggio di carri armati.
Fronte italiano.Nel settore meridionale della linea Gustav, la CXXXVIII brigata della 46à divisione (X corpo USA) raggiunge Monte Purgatorio. A nord di Cassino, il 168° reggimento della 34à divisione conquista il villaggio di Caira respingendo violenti contrattacchi nemici. Più a nord, i francesi riconquistano il Monte Abate.

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