Febbraio 1944

1° febbraio
Fronte sovietico.Nel settore settentrionale, la 2à armata d’assalto forza il passaggio del fiume Luga. Nella giornata, viene liberata la città di Kingisepp. Più a sud, la 18à armata tedesca contrattacca nella zona della città di Luga circondando presso Peredel 2 divisioni e un reggimento di partigiani sovietici.
Fronte italiano.Sul fronte di Cassino, il 135° reggimento della 34à divisione americana (II corpo USA) lancia un attacco contro Castelleone e il Monte Maiola con l’appoggio dell’artiglieria del 168° reggimento (34à divisione USA) da Quote 56 e 213: ambedue gli obiettivi vengono raggiunti.
Pacifico.Isole Marshall.Dopo una preparazione di fuoco analoga a quella che ha quasi polverizzato Roi e Namur, gli americani sbarcano all’estremità ovest di Kwajalein, presso il locale aeroporto, 11.000 uomini della 7à divisione fanteria. Lo sbarco ha inizio alle 9,30 e si svolge a tempo di primato. La guarnigione nipponica oppone una tenace resistenza, nonostante le gravi perdite subite a causa dei bombardamenti, ma entro sera gli americani occupano circa un terzo dell’isola (inclusa la parte occidentale dell’aeroporto).
A Roi i giapponesi hanno smesso ogni resistenza e gli americani si limitano al rastrellamento, mentre a Namur resistono ancora con ostinazione, e nella notte rinnovano, ma inutilmente, i contrattacchi.
Birmania.Reparti della 38à divisione cinese attaccano un caposaldo nipponico nella zona di Taihpa Ca. Reparti del genio iniziano la costruzione di una strada militare nella valle dello Hukawng, per appoggiare l’offensiva in programma contro la Birmania centro-settentrionale. Ma anche i nipponici vanno da tempo concentrando forze per lanciare una offensiva contro l’india.
2 febbraio
Fronte sovietico.Mentre proseguono le operazioni nel settore settentrionale, dove le due divisioni sovietiche e il reggimento di partigiani accerchiati riescono ad aprirsi un varco, e a ovest di Cerkassy continuano furibondi scontri nella zona di Korsun-Sevcenkovskij, nel settore meridionale il 3° Fronte ucraino (Malinovskij) e il 4° Fronte ucraino (Tolbuchin) aprono una poderosa offensiva, su un fronte di 10 km, contro la 6à armata tedesca dello Heeresgruppe A (von Kleist).
Fronte italiano.Il gen. Lucas, comandante il VI corpo USA che opera nel settore di Anzio, riceve l’ordine di rinforzare le teste di sbarco e di prepararsi alla difesa.
Sulla linea Gustav continuano gli attacchi del Il e del X corpo alleato, peraltro ben contenuti dalle forze tedesche del XIV corpo corazzato.
Pacifico.Isole Marshall.La conquista di Roi e Namur è completata nel pomeriggio. Gli americani hanno avuto 737 tra morti e feriti, i giapponesi 3742 morti (tra cui molti suicidi), 99 prigionieri (in massima parte feriti e in preda a shock da bombardamento).165 operai coreani aggregati ai nipponici e chiamati dagli americani “termiti” si sono invece dati spontaneamente prigionieri.
Proseguono i combattimenti a Kwajalein, mentre piccoli reparti iniziano l’occupazione di tutti gli isolotti dell’atollo.
Cina.Chiang Kai-shek risponde al recente messaggio di Roosevelt, ribadendo la richiesta di un cospicuo prestito e la propria disponibilità a inviare in Birmania le armate cinesi dello Yunnan, a patto che gli Alleati diano corso a una grande operazione anfibia nel settore.
Nuova Guinea.Il quartier generale della 6à armata USA si trasferisce dall’Australia alla zona di Capo Cretin in Nuova Guinea.
3 febbraio
Fronte sovietico.Nella zona di Korsun-Sevcenkovskij, da cui la 1à armata corazzata tedesca sta cercando di disimpegnarsi, le truppe del 1° e del 2° Fronte ucraino convergono a sud della località nominata accerchiando due corpi d’armata dell’8à armata tedesca. Viene compiuto ogni sforzo per liberare dalla morsa nemica le due grandi unità, facendo affluire rinforzi e riducendo al minimo ogni altra iniziativa nel settore.
A sud di Leningrado, lo Heeresgruppe Nord è sempre severamente impegnato dalle armate dei Fronti di Leningrado e del Volchov, e del 2° Fronte del Baltico.
Fronte italiano.Il gen. Alexander, comandante il XV Gruppo di armate, ordina la costituzione della 2à divisione neozelandese e della 4à divisione indiana inserendole nel corpo d’armata neozelandese e ponendole al comando del gen. Bernard Freyberg. Il nuovo corpo d’armata entra a far parte della 5à armata USA del gen. Clark.
Pacifico.Isole Marshall.L’amm. Nimitz, visto che le operazioni a Kwajalein e nelle altre isole dell’atollo stanno per concludersi in un tempo e con forze inferiori a quelli previsti, decide di anticipare l’invasione dell’atollo di Eniwetok. Frattanto a Kwajalein prosegue l’avanzata americana; i soliti contrattacchi notturni della guarnigione nipponica sono respinti, e non possono giovarsi del fattore sorpresa, grazie all’installazione di potenti fari davanti alle posizioni americane. Reparti della 7à divisione, dopo la consueta preparazione di fuoco, sbarcano nell’Isola Burton, dove incontrano un’accanita resistenza, e su altri due isolotti che vengono occupati senza problemi.
3-4 febbraio
Fronte italiano.Nella notte, nel settore di Anzio, unità della 14à armata tedesca del gen. Mackensen lanciano un pericoloso contrattacco “di assaggio” verso il saliente che la 1à divisione americana ha creato nei pressi di Campoleone.
4 febbraio

Fronte sovietico.Nel settore settentrionale, la 2à armata sovietica d’assalto occupa Gdov, già liberata dalle forze partigiane. Nel settore meridionale, proseguono i combattimenti a ovest di Cerkassy, dove i tedeschi cercano di sottrarre all ‘accerchiamento i due corpi d’armata dell’8à armata tagliati fuori dalle armate russe.
Fronte italiano.Nel settore di Montecassino, il 135° reggimento della 34à divisione USA (II corpo) conquista Quota 593, il punto più alto di quella che gli americani chiamano “la cima a testa di serpente”, e Quota 445. L’Abbazia di Montecassino dista solo 900 m. Più a nord, il 168° reggimento conquista il Colle Sant’Angelo, ma un deciso contrattacco tedesco costringe l’unità americana ad abbandonare la posizione.
Pacifico.Isole Marshall.Nel tardo pomeriggio, cessa ogni resistenza organizzata dei nipponici nell’Isola di Kwajalein, la cui conquista è costata agli americani 177 morti e un migliaio di feriti, contro circa 4800 fra morti e dispersi, 41 prigionieri nipponici e 125 coreani da parte nemica. Proseguono tuttavia le operazioni nell’Isola Burton e nelle isole minori della parte meridionale dell’atollo, mentre è già stata completata l’occupazione o l’esplorazione delle isole della parte settentrionale.
Birmania.I nipponici si ritirano segretamente dalla zona di Taihpa Ga, e contemporaneamente passano all’offensiva sul fronte dell’Arakan, nella regione costiera della Birmania settentrionale, attaccando frontalmente la 7à divisione indiana e avanzando sul fianco sinistro della stessa, pronti ad aggirarla.
5 febbraio
Fronte sovietico.Truppe del I° Fronte ucraino occupano Rovno e Luck (a ovest di Kiev), evacuate dai tedeschi.
Fronte italiano.Il II corpo continua la battaglia per Cassino con attacchi diurni e notturni che però non sortiscono risultati apprezzabili anche se alcuni reparti riescono, per breve tempo, ad attestarsi al margine della vallata su cui guarda l’Abbazia.
Pacifico.Isole Marshall.Proseguono l’occupazione e il rastrellamento delle isole minori della parte meridionale dell’atollo di Kwajalein; la maggior parte di esse risulta deserta, ma su alcune si trovano ancora piccoli reparti nipponici, che come sempre combattono fino alla fine.

L’Argentina rompe le relazioni diplomatiche con la Francia di Vichy, Bulgaria, Ungheria e Romania.
6 febbraio
Fronte sovietico.Il 3° Fronte ucraino (Malinovskij) opera un ampio sfondamento delle linee tedesche nella zona a nord-est di Krivoj Rog e di Nikopol conquistando Apostolovi, centro ferroviario fra le due città, raggiungendo il Dnepr presso Nikopoi e chiudendo in una sacca notevoli forze nemiche appartenenti alla 6à armata.
Nel settore settentrionale, i tedeschi sono respinti oltre il fiume Narva a nord e a sud dell’omonima città.
L’intera costa del Golfo di Finlandia è saldamente in mano ai sovietici.
Fronte italiano.Sui fronte di Cassino, gli americani del 135° reggimento (34à divisione USA) ritentano la conquista di Quota 593, poco lontano dall’Abbazia, in direzione nord-ovest.
Pacifico.Isole Marshall.Prosegue la occupazione delle isole minori dell’atollo di Kwajalein.
Birmania.I nipponici minacciano di accerchiamento la 7à divisione indiana.
Da Ledo, neIl’Assam, si mettono in marcia per la Birmania settentrionale le avanguardie della “Forza speciale” del gen. Orde Wingate (il brillante comandante dei “Chindit”), formata da due brigate indiane, la LXXVII e la CXI, e da tre brigate autonome della 70à divisione britannica (XIV, XVI e XXIII), appoggiate da un Gruppo aereo USA. Le colonne di Wingate hanno il compito di distogliere truppe nipponiche dalla zona di Myitkyina onde facilitare l’afflusso delle truppe cinesi del gen. Stilwell dallo Yunnan, e di infliggere le maggiori perdite possibili ai giapponesi nella Birmania settentrionale.
7 febbraio
Fronte sovietico.Truppe del 3° Fronte ucraino raggiungono la periferia di Nikopol, importante centro per la produzione di manganese.
Fronte italiano.Nel settore di Anzio i tedeschi lanciano un nuovo contrattacco contro le posizioni della 1à divisione inglese (VI corpo USA) in direzione di Carroceto e Aprilia. Nella notte sull’8 febbraio, nel settore meridionale della linea Gustav, il X corpo britannico lancia un attacco limitato in direzione del Monte Faito, nel tentativo di impadronirsi delle montagne dietro Castelforte e di aprirsi la strada verso la valle del Liri. L’attacco fallisce.
Pacifico.Isole Marshall.Si completano le operazioni di rastrellamento delle isole minori dell’atollo di Kwajalein. Gli americani si preparano all’occupazione di Eniwetok, l’atollo più occidentale dell’arcipelago delle Marshall, in direzione delle Caroline.
Cina.Nuovo messaggio del presidente Roosevelt a Chiang Kai-shek riguardante il prestito americano alla Cina. Il Generalissimo anticipa in moneta cinese le somme necessarie per il mantenimento e le paghe del personale militare USA in Cina per i prossimi tre mesi, stanziando inoltre 500 milioni di dollari cinesi per la costruzione degli aeroporti di Cheng-tu, a ovest di Chungking, destinati a ospitare le “Superfortezze Volanti” B-29. La 14à Forza aerea USA, al comando del gen. Chennault, opera dagli aeroporti di Liuchow, Kweilin, Lingling, Hengyang e Chinkiang, nella Cina sud-orientale, arrecando seri danni al traffico marittimo e alle installazioni nipponiche in Cina e a Formosa.
8 febbraio
Fronte sovietico.Il 3° Fronte ucraino penetra a Nikopol e liquida nel settore una testa di ponte tedesca oltre il Dnepr.
Fronte italiano.Nel settore di Anzio continua il contrattacco tedesco nei salienti di Carroceto e Aprilia dove è attestata la 1à divisione britannica.
Nel settore meridionale della linea Gustav la testa di ponte stabilita dai reparti del X corpo britannico a nord del fiume Garigliano raggiunge la massima profondità con la 46à divisione britannica attestata su una vasta area a nord-est di Castelforte.
Il II corpo USA inizia un nuovo violento attacco per raggiungere la strada statale n. 6 (via Casilina).
Africa.A Brazzaville (già capitale dell’ex Africa Equatoriale francese) termina la conferenza sul nuovo assetto dei domini francesi inaugurata il 30 gennaio.
Estremo Oriente.Il maresciallo Terauchi, comandante supremo giapponese in Birmania, prevenendo l’ofIensiva alleata, si prepara a lanciare un attacco in forze contro la provincia indiana dell’Assam.
9 febbraio

Fronte sovietico.E' in corso, nella zona di Kirovograd, a ovest del Dnepr, la liquidazione dell’8à armata tedesca da parte del 3° Fronte ucraino (Malinovskij) e del 2° Fronte ucraino (Konev).
Fronte italiano.Ad Anzio il LXXVI corpo corazzato e il I corpo paracadutisti tedeschi conquistano i salienti di Cari oceto e Aprilia scacciandone gli inglesi della 1à divisione del gen. Penney.
Nel settore di Cassino fallisce il tentativo del II corpo USA di raggiungere la via Casilina.
10 febbraio

Pacifico sud-occidentale.La 6à armata USA e le forze australiane portano a termine l’operazione “Dexterity” (conquista della parte occidentale della Nuova Britannia e della penisola di Huon in Nuova Guinea).
I reparti americani che hanno effettuato lo sbarco di Saidor e la 5à divisione australiana, che risale la costa nord della penisola di Huon, si congiungono pochi chilometri a est di Saidor.
Birmania.Occupando il Passo di Ngakyedauk, i nipponici isolano a Sinzweya la 7à divisione indiana del XV corpo britannico. La 26à divisione indiana (14à armata), incaricata di ristabilire le comunicazioni, libera Taung Bazaar. Ma la 7à divisione indiana resta isolata e d’ora in poi dovrà essere rifornita per via aerea. Nel settore montuoso orientale dell’alta Birmania, al confine con la Cina, i nipponici si limitano a controllare la zona del fiume Salween, da cui potrebbero affluire le armate cinesi dello Yunnan.
11 febbraio
Fronte sovietico.Il 1à Fronte ucraino (Vatutin), seguitando la pressione sullo Heeresgruppe Sud (von Manstein). conquista Sepetovka, presso il confine orientale polacco prebellico.
Fronte italiano.Un nuovo tentativo da parte delle unità del II corpo USA di raggiungere la via Casilina resta senza effetto.
A nord di Cassino, il 168° reggimento della 34à divisione USA tenta inutilmente di impadronirsi del Monastero di Montecassino.
12 febbraio

Fronte sovietico.Nel settore settentrionale, le truppe del Fronte del Voichov (Mereckov) conquistano l’importante nodo ferroviario di Bateckaja e raggiungono i sobborghi di Luga.
Fronte italiano.Il corpo neozelandese del gen. sir Bernard Freyberg sostituisce sul fronte di Cassino il II corpo americano: il settore della 34à divisione USA, a nord di Cassino, passa alla 4à divisione indiana del gen. Tuker, mentre a sud di Cassino la 2à divisione neozelandese dà il cambio alla 36à divisione americana.
Il gen. Freyberg fa sapere che, prima di un qualsiasi altro attacco contro Montecassino, l’Abbazia deve essere bombardata.
Pacifico.Isole Marshall.I Marines sbarcano sull’atollo di Arno, dando cosi inizio all’occupazione degli atolli minori dell’arcipelago. La potente Task Force 58 salpa dall’ancoraggio di Majuro per la massima base nipponica del Pacifico, l’atollo di Truk, nel centro delle Cardine. Il viceamm. Spruance spera di sorprendere a Truk il nerbo della flotta nipponica; non sa che il Quartier Generale Imperiale ha ordinato da pochi giorni al viceamm. Hitoshi Kobayashi, governatore di Truk, di far ripiegare la flotta verso le Isole Palau.
Tuttavia la “neutralizzazione” di Truk potrebbe costituire ugualmente una grande vittoria strategica.
Birmania.Nell’Arakan, la 26à e la 5à divisione indiane convergono rispettivamente da nord e da sud per liberare dalla morsa nipponica la 7à divisione indiana accerchiata. L’inattesa tenuta del nemico sorprende Terauchi, che aveva previsto di lanciare in questi giorni il grosso delle proprie forze contro l’India in un attacco possibilmente decisivo.
13 febbraio

Fronte sovietico.I sovietici conquistano Luga e proseguono l’avanzata in direzione di Pskov. A nord, le truppe del Fronte di Leningrado (Govorov) raggiungono il fiume Narva e la sponda orientale del Lago Peipus. Si irrigidisce la resistenza dello Heeresgruppe Nord (Model), che blocca ai sovietici l’accesso all’Estonia e alla Lettonia.
Fronte italiano.Mentre gli Alleati sospendono gli attacchi verso Cassino, la 4à divisione indiana (corpo ncozelandese) prende le posizioni del 168° reggimento americano (34à divisione).
Pacifico sud-occidentale.Il gen. Mac-Arthur stabilisce per il principio di aprile l’invasione dell’Isola di Manus, delle Isole dell’Ammiragliato e della base nipponica di Kavieng nella Nuova Irlanda, con l’obiettivo di estendere il controllo americano all’arcipelago delle Bismarck e di isolare, neutralizzandola, la base di Rabaul.
14 febbraio
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15 febbraio
Fronte sovietico.Nel settore settentrionale, reparti della 2à armata d’assalto, della 42à e della 67à armata sovietica superano il fiume Narva conquistando qualche villaggio estone.
Fronte italiano.142 “Fortezze volanti” B-17 in una prima ondata e 87 B-25 in una seconda sganciano su Montecassino circa 400 t di bombe: l’abbazia, fondata verso il 529 da san Benedetto, uno dei tabernacoli della cultura occidentale e cristiana, è completamente distrutta.
Restano uccisi anche alcuni monaci.
La decisione di bombardare il monumento benedettino è stata presa in seguito alla richiesta del gen. Freyberg, comandante del corpo neozelandese, formulata il 12 febbraio: egli ritiene infatti che l’antica abbazia sia stata trasformata dai tedeschi in una specie di fortezza dalla quale il nemico dominerebbe tutti i movimenti delle forze alleate nel settore rendendo sterile qualsiasi attacco. Il convincimento di Freyberg trova un notevole puntello nella testimonianza del generale britannico Henry Maitland Wilson, il quale, sorvolando a bassa quota l’abbazia, sostiene di aver visti soldati tedeschi nei suoi cortili. La realtà è un’altra, ma purtroppo si verrà a conoscerla solamente alla fine dei conflitto: non ci sono soldati tedeschi nell’abbazia. Il maresciallo Kesselring ha formalmente assicurato al Vaticano che l’abbazia non sarebbe stata occupata e che nessuno dei suoi soldati vi avrebbe messo piede: a tale fine è stata predisposta attorno all’edificio una specie di “zona franca” di 300 m di raggio vietandovi l’accesso a tutti i soldati. Per ogni eventualità, inoltre, i preziosissimi e antichissimi documenti conservati nell’abbazia sono stati trasferiti dagli stessi tedeschi nella Città del Vaticano.
In campo alleato la richiesta di Freyberg suscita aspre polemiche.
Molti sono infatti decisamente contrari al bombardamento del monastero: il comandante dell’aviazione Ryder, ad esempio, contesta la testimonianza di Wilson mentre il gen. Keyes, che comanda il Il corpo USA, che è stato impegnato appunto nel settore di Montecassino, assicura che nessuno dei suoi soldati ha mai visto sparare un solo colpo di fucile dall’abbazia. A questo punto della polemica il gen. Clark, comandante la 5à armata USA da cui dipende il gen. Freyberg, e a cui spetta la decisione finale, passa la patata bollente al suo diretto superiore, il comandante del XV Gruppo d’armate, gen. Alexander. Questi, ritenendo fondata la testimonianza del gen. Wilson, ordina di procedere al bombardamento.
Dell’abbazia non restano che rovine fumanti, ma gli Alleati non ne ottengono alcun vantaggio: il 3° reggimento paracadutisti del colonnello Heillmann, infatti (un’unità scelta della 1à divisione paracadutisti del gen. Heidrich), occupa la posizione e vi piazza la propria artiglieria trasformando le rovine di Montecassino in una specie di fortezza. Da qui i reparti tedeschi possono ora, non visti, controllare ogni minimo movimento dell’avversario. Gli Alleati non hanno studiato comunque un coordinamento tra il bombardamento aereo di Montecassino e le successive operazioni terrestri : il gen. Tuker, ad esempio, comandante la 4à divisione indiana, ignora l’ora precisa stabilita per l’incursione e di conseguenza l’intervento delle sue truppe, eseguito fuori tempo, si riduce a poca cosa (alcune bombe di aerei alleati hanno colpito anche le sue posizioni) e per di più è diretto non verso Montecassino ma verso Monte Calvario, distante circa 1 km.
Pacifico.La 3à Forza anfibia USA, scortata da incrociatori e cacciatorpediniere e protetta da aerei di base nelle Isole Salomone, sbarca contingenti neozelandesi (la 3à divisione, al comando del gen. Barrowclough) nelle Isole Green al largo della Nuova Irlanda. La reazione nipponica è affidata soltanto all’arma aerea, ed è inefficace data la grande superiorità alleata.
Isole Marshall.Salpa da Kwajalein il Gruppo d’invasione di Eniwetok.
Isole Gilbert.Aerei della marina USA, decollati dall’isola di Abemama, bombardano la base di Wake.
Argentina.Un “gruppo di sei ufficiali” (tra cui Peròn) occupa il Ministero degli Esteri per impedire la dichiarazione di guerra ai paesi del Tripartito.
15-16 febbraio
Germania.Nella notte più di 800 bombardieri inglesi compiono una pesante incursione su Berlino arrecando gravi distruzioni alle industrie della città.
16 febbraio

Fronte sovietico.Nel settore settentrionale, riprende slancio l’offensiva sovietica, di recente rallentata sia dalla difesa tedesca, sia dalle pessime condizioni del terreno.
In Ucraina, a ovest di Cerkassy, 7 divisioni tedesche riescono a sfuggire all’accerchiamento sovietico nella sacca di Korsun-Sevcenkovskij. La 1à Panzerarmee, grazie all’azione coordinata dei suoi reparti, ha gran parte del merito dell’operazione, grazie alla quale i tedeschi riescono a mettere in salvo 30.000 dei 50.000 uomini accerchiati.
Fronte italiano.Nel settore di Anzio, nuova massiccia offensiva tedesca della 14à armata del gen. Mackensen contro la testa di sbarco anglo-americana. L’azione costringe le truppe alleate presso a poco sulla linea del 29 gennaio. Ma le perdite, troppo pesanti per un esercito già dissanguato, inducono Kesselring a sospendere l’offensiva.
Pacifico.Isole Marshall.Aerei USA decollati dal Gruppo portaerei del contramm. Ginder bombardano lo atollo di Eniwetok distruggendo alcune batterie e 14 aerei nemici, e mettendo fuori uso l’aeroporto dell’isolotto di Engebi.
Birmania.Proseguono gli scontri nell’Arakan e presso il confine cinese.
17 febbraio
Fronte sovietico.Il comando sovietico annuncia la liquidazione della sacca di Korsun-Sevcenkovskij.
Secondo le notizie sovietiche, i tedeschi avrebbero perso 100.000 uomini; secondo le memorie del mar. Konev, comandante del 2° Fronte ucraino, i tedeschi avrebbero avuto 55.000 morti e feriti e 18.000 prigionieri.
Un cospicuo bottino di armi e munizioni è caduto in mano sovietica. Il giorno dopo, a Mosca, 12 salve di 224 cannoni salutano la grande vittoria.
Fronte italiano.I monaci superstiti di Montecassino vengono evacuati dalle autorità militari tedesche e condotti a Roma.
Nella notte, unità della 4à divisione indiana danno l’assalto a Quota 593, a nord di Montecassino.
Pacifico.Isole Caroline.La Task Force 58 del viceamm. Spruance, che pur incompleta (manca del gruppo destinato all’invasione di Eniwetok) conta 9 portaerei e 6 corazzate, attacca le installazioni e il naviglio nipponico a Truk. Bombardieri e aerosiluranti americani provocano gravi devastazioni: 265 aerei nipponici sono distrutti al suolo o in combattimento (tra essi 200 aerei che sarebbero dovuti andare a rafforzare la base di Rabaul), l’incrociatore leggero Naka, 3 incrociatori ausiliari, 2 cacciatorpediniere e una trentina di altre navi, fra cui 5 petroliere, sono affondate; gli aeroporti e le installazioni portuali sono sconvolti. Gli americani perdono solo 25 aerei, e la portaerei Intrepid subisce danni, nella notte sul 18, da parte di un aerosilurante nemico.
Nel contrattacco notturno i nipponici perdono altri 31 aerei. Le corazzate Iowa e New Jersey intercettano l’incrociatore leggero Katori e un cacciatorpediniere sfuggiti al primo attacco contro Truk, affondandoli.
Isole Marshall.Il Gruppo d’invasione di Eniwetok, al comando del contramm. Hill e comprendente le corazzate Pennsylvania, Colorado e Tennessee, sbarca truppe dell’esercito e dei Marines su alcuni isolotti dell’atollo di Eniwetok, dopo una potente preparazione aerea e di artiglieria navale. La tattica è quella già collaudata a Kwajalein: occupazione di obiettivi minori e meno difesi di quello principale, sbarco su di essi di artiglierie con cui martellare l’obiettivo principale e assistere le operazioni su di esso. L’atollo è difeso da 2600 nipponici, al comando del gen. Yoshima Nishida, concentrati soprattutto su Eniwetok e sulla vicina isoletta di Engebi.
Piazzate le artiglierie sugli isolotti di Rujoru e Aitsu, gli americani iniziano il bombardamento aereo, navale e terrestre di Engebi. Nella notte, gruppi speciali per la demolizione degli ostacoli sommersi si avvicinano alle spiagge destinate allo sbarco.
Isole Green.I neozelandesi proseguono la “pulizia” delle isole, mentre entra in funzione una base per naviglio motosilurante USA.
18 febbraio
Fronte sovietico.Nel settore settentrionale, le forze sovietiche riconquistano Staraja Russa, importante posizione a sud del Lago Ilmen e di Novgorod. Nel settore meridionale, il 3° e il 4° Fronte ucraino (Malinovskij è Tolbuchin) hanno quasi portato a termine l’annientamento dell’8à armata tedesca.
Pacifico.Isole Caroline.La Task Force 58 del viceamm. Spruance completa l’opera di annientamento della base nipponica di Truk. Nella operazione, iniziata il giorno precedente, sono state distrutte circa 200 mila t di naviglio nemico. Eccezionalmente Radio Tokyo ammette il grave colpo subito dal Giappone.
Isole Marshall.Dall’alba, i cannoni delle unità navali americane e quelli piazzati sugli isolotti presso Engebi tempestano di fuoco quest’isola, su cui sbarcano alle 8,42 due battaglioni del 22° regg. Marines. I nipponici oppongono una resistenza organizzata solo all’estremità meridionale dell’isola, che tuttavia i Marines conquistano nel primo pomeriggio. Nella notte, si lanciano, come di consueto, al contrattacco, ma sono respinti.
Nella giornata, altri reparti americani iniziano l’occupazione e il rastrellamento degli isolotti minori.
Isole Bismarck.Cacciatorpediniere alleati bombardano le basi nipponiche di Rabaul nella Nuova Britannia e di Kavieng nella Nuova Irlanda.
Nuova Guinea.Scontri locali tra americani e nipponici infiltratisi nella zona di Saidor.
Birmania.Nel settore ove opera la 22à divisione cinese, i reparti nipponici effettuano una ritirata di qualche chilometro per sottrarsi a una minaccia di aggiramento.
18-19 febbraio

Fronte italiano.Nella notte, massicci bombardamenti aerei e terrestri alleati rallentano gli attacchi tedeschi contro la testa di sbarco di Anzio.
19 febbraio

Fronte italiano.Nel settore di Anzio gli inglesi della 1à divisione riescono ad arginare l’avanzata tedesca: la situazione quindi si stabilizza, rinunciando i tedeschi ad ulteriori contrattacchi e gli Alleati considerando già un successo il mantenimento della testa di sbarco acquisita. L’attacco tedesco viene sospeso dopo la comunicazione fatta alle ore 14,30 dal gen. Westphal, capo di stato maggiore del maresciallo Kesselring, in cui si ammette che l’accanita resistenza, la superiorità dell’aviazione nemica e l’intenso bombardamento navale non consentono di rigettare in mare gli Alleati.
Pacifico.Isole Marshall.All’alba riprendono i combattimenti sull’Isola di Engebi, dove i nipponici resistono tenacemente, spostandosi da una posizione all’altra attraverso un sistema di cunicoli costruiti con vecchi bidoni di benzina. Alle 9,55 sbarca un altro battaglione di Marines che, distrutto sistematicamente l’originale tipo di campo trincerato nemico, pone fine a ogni resistenza.
Alle 9,15, dopo un’intensissima preparazione di artiglieria, sbarcano nell’Isola di Eniwetok, a sud dell’omonimo atollo, 2 battaglioni del 106° reggimento fanteria USA. La resistenza nipponica è meglio organizzata che a Engebi, e alle 13,30 il comando giudica opportuno sbarcare anche un battaglione di Marines. Energici contrattacchi nemici raIlentano l’avanzata degli invasori.
20 febbraio
Fronte sovietico.Nel settore settentrionale, la 22à armata del 2° Fronte del Baltico (Popov) sfonda le difese tedesche nei pressi di Cholm.
Fronte italiano.Spostamenti di truppe nello schieramento tedesco: la 1à divisione paracadutisti del gen. Heidrich comincia a sostituire la 90à Panzergrenadiere nel settore di Montecassino. Dal fronte viene anche ritirata la 71à divisione di fanteria tedesca per essere schierata in un settore dei Monti Aurunci a nord della 94à divisione.
Norvegia.Sabotatori alleati danneggiano il ferry-boat che trasporta ai laboratori tedeschi l’acqua pesante, elemento fondamentale per la realizzazione della bomba atomica.
Germania.La Forza aerea strategica statunitense inizia una serie di pesanti attacchi contro le fabbriche di aerei tedeschi (operazione “Argument”).
Pacifico.Isole Marshall.Lenta avanzata americana nella parte settentrionale dell’Isola di Eniwetok, mentre si prepara lo sbarco su Japtan e Parry, quest’ultima una delle tre maggiori isole dell’atollo.
Sempre nelle Marshall, un gruppo di portaerei al comando del contramm. J.W. Reeves bombarda le posizioni nipponiche nell’atollo di Jaluit.
Isole Green.I contingenti neozelandesi sbarcati su queste isole davanti alla Nuova Irlanda liquidano le ultime resistenze della guarnigione giapponese.
21febbraio

Fronte sovietico.Nel settore settentrionale, i sovietici riconquistano Cholm, a sud di Leningrado. In quello meridionale, giungono alla periferia di Krivoj Rog, difesa a oltranza dai tedeschi (come già Nikopol) a causa dei giacimenti di manganese e ferro del distretto.
Fronte italiano.Il gen. Freyberg, comandante il corpo neozelandese che opera nel settore di Montecassino, dirama un nuovo piano di attacco contro Cassino.
Pacifico.Isole Marshall.Cessa la resistenza nipponica sull’Isola di Eniwetok. Gruppi di artiglieria sono sbarcati e puntati contro l’Isola di Parry nell’isola di Japtan, preventivamente rastrellata. Inizia il bombardamento pre-invasione dell’Isola di Parry.
Nuova Guinea.Il 5° regg. Marines avanza lungo la costa settentrionale dell’isola da Natamo verso la Iboki Plantation. Con operazione anfibia, un battaglione dello stesso reggimento occupa Karai-ai, presso Capo Raoult, ove ha sede un deposito nipponico.
22 febbraio
Fronte sovietico.In Ucraina, i tedeschi perdono Krivoj Rog. L’ala sud del fronte tedesco, ove opera il Gruppo di armate A, di von Kleist, viene sospinta dalla pressione nemica sul Bug meridionale. Forze tedesche restano tuttavia in alcune posizioni oltre il Bug, presso Uman.
Pacifico.Isole Marshall.Dopo un bombardamento preliminare, aereo, navale e infine terrestre, che è durato tre giorni, alle 9 il 22° reggimento Marines inizia lo sbarco sull’Isola di Parry. Sull’isola sono cadute 100 t di bombe aeree, 245 t di proiettili d’artiglieria terrestre e 944 di proiettili navali. Ciò nonostante, i nipponici oppongono una durissima resistenza.
Pacifico sud-occidentale.Cacciatorpediniere della 7à Flotta USA bombardano Rabaul nella Nuova Britannia e Kavieng nella Nuova Irlanda. Scarsa la reazione nipponica.

Parlando dei rapporti russo-polacchi, Churchill dichiara che l’URSS desidera una Polonia forte e indipendente e che, nel caso che alla fine della guerra dovesse essere ritoccato il confine orientale della Polonia, questa riceverà compensi territoriali a spese della Germania sia a nord che a ovest. Quattro giorni dopo, il governo polacco in esilio a Londra protesta contro le dichiarazioni del premier britannico affermando che la Polonia non potrà accettare come futuro confine una “linea Curzon” che la priverebbe di quasi la metà del suo territorio nazionale e di circa 11 milioni di cittadini.
23 febbraio
Fronte sovietico.Nel settore settentrionale, a sud-ovest del Lago Ilmen, le truppe sovietiche penetrano nei sobborghi di Dno.
Fronte italiano.Settore di Anzio: il gen. John P. Lucas viene sostituito al comando del VI corpo USA con il gen. Lucius Truscott, fino a quel momento comandante la 3à divisione americana.
Pacifico.Isole Marshall.Durante la mattinata, cessa la resistenza dei nipponici nell’Isola di Parry. La conquista delle Marshall si può dire conclusa. Nelle operazioni contro l’atollo di Eniwetok, gli americani hanno avuto 300 morti e 766 feriti; la guarnigione nipponica, di 2600 uomini, è stata sterminata, salvo 66 fanti presi prigionieri.
Isole Marianne.Aerei della Task Force di portaerei veloci del contramm. Mitscher bombardano Saipan, Tinian, Rota e Guam.E' il primo grosso colpo sferrato contro le Marianne dagli aerei di Mitscher; ne seguiranno molti altri. Numerosi aerei nemici sono abbattuti al suolo o in combattimento.
Nuova Britannia.Reparti di caccia americani giungono all’aeroporto di Capo Gloucester.
Birmania.Due reggimenti della 22à divisione cinese occupano Yawngbang, da cui tuttavia i nipponici si sono già ritirati. Nel settore della 14à armata britannica, dopo energici ma vani sforzi per debellare la resistenza della 7à divisione indiana a Sinzweya, i nipponici iniziano a ritirarsi.
24 febbraio
Fronte sovietico.Truppe del Fronte di Leningrado e del 2° Fronte del Baltico occupano Dno, nel settore settentrionale. Nel settore centrale, il 1° Fronte bielorusso riduce la testa di ponte tedesca sulla riva sinistra del Dnepr a sud di Vitebsk e libera Rogacev, a nord di Zlobin. Pacifico sud-occidentale. MacArthur ordina una ricognizione in forze delle Isole dell’Ammiragliato.
Nuova Guinea.Avanguardie USA provenienti da Saidor raggiungono Biliau, su Capo Iris.
Birmania.Nella zona nord-orientale del paese, la 5307à “unità provvisoria” USA (Marauders) inizia partendo da Ningbyen una spedizione nella valle dello Hukawng. L’obiettivo ultimo della piccola campagna è la conquista, con la collaborazione delle forze cinesi, dell’aeroporto di Myitkyina.
Nel settore dell’Arakan, elementi della 7à divisione indiana superano il Passo di Ngakyedauk e stabiliscono un contatto con la 5à divisione indiana.
25 febbraio
Churchill assicura a Roosevelt che la campagna della Birmania settentrionale non verrà sacrificata a favore di operazioni anfibie sia contro la Birmania centrale, sia contro le Indie Olandesi.
Birmania.Nella parte nord-orientale del paese, i reparti americani hanno i primi scambi a fuoco contro pattuglie nipponiche. Nell’Arakan, l’81à divisione dell’Africa occidentale occupa Kyauktaw nella valle del Kaladan.
Pacifico.Nuova Britannia.Un battaglione del 5° regg. Marines sbarca a Iboki Plantation. Cacciatorpediniere USA bombardano le basi nipponiche di Rabaul nella Nuova Britannia e di Kavieng nella Nuova Irlanda, già quasi completamente bloccate e neutralizzate dalla lunga offensiva aerea e navale.
Germania.Concludendo l’offensiva contro le industrie aeronautiche tedesche, l’8à e la 5à Forza aerea statunitense compiono un’incursione su Regensburg. L’8à Forza aerea colpisce inoltre gli impianti di Augsburg (“visitata” nella notte dai bombardieri della RAF), Stoccarda e Fùrth.
26 febbraio

Fronte sovietico.Nel settore settentrionale, il Fronte di Leningrado e il 2° Fronte del Baltico occupano Porchov, a est di Pskov. La linea ferroviaria fra Dno (a ovest di Staraja Russa) e Novosokolniki (a ovest di Velikje Luki) è completamente liberata della presenza tedesca.
Fronte italiano.Il gen. Heidrich assume il comando del settore di Cassino, la cui difesa è affidata alla 1à divisione paracadutisti. L’incarico di presidiare la cittadina e Montecassino è affidato al 3° reggimento paracadutisti al comando del colonnello Heillmann.
Pacifico sud-occidentale.Gli americani stanno per dare attuazione alla operazione “Brewer” (invasione delle Isole dell’Ammiragliato). Un Task Group di cacciatorpediniere agli ordini del contramm. Fechteler sbarcherà nella zona dell’aeroporto di Momote la forza d’invasione, il cui nucleo è costituito dalla 1à div. cavalleria USA, comandata dal gen. Innis P. Swift.I bombardamenti aerei pre-invasione, condotti dalla 5à Forza aerea USA, devono essere ridotti a causa delle cattive condizioni atmosferiche.
27 febbraio

Fronte sovietico.Lo Heeresgruppe Sud (von Manstein; da marzo il Gruppo di armate assumerà la denominazione di Heeresgruppe Nord Ucraina) lancia violenti contrattacchi contro le posizioni sovietiche a ovest del fiume Styr (nella Polonia prebellica), contrattacchi che sono respinti a fatica dai sovietici.
Pacifico.Isole dell’Ammiragliato. Aerei USA bombardano Momote e Lorengau nelle Isole dell’Ammiragliato, nonché Wewak in Nuova Guinea. Le forze destinate all’invasione delle Isole dell’Ammiragliato si imbarcano nella Baia di Oro, in Nuova Guinea.
28 febbraio
Fronte italiano.Si sviluppa l’ultimo attacco in forze dei tedeschi contro la testa di sbarco alleata ad Anzio.
Ma il fango e le pessime condizioni atmosferiche, che giocano a favore dei tedeschi davanti a Cassino, diventano qui il loro peggiore nemico: gli automezzi sprofondano nella melma e la scarsa visibilità rende inefficace il fuoco dell’artiglieria.
Pacifico.Isole dell’Ammiragliato.I primi reparti della forza USA d’invasione salpano per Los Negros.
Proseguono i bombardamenti pre-invasione su vari obiettivi nelle Isole dell’Ammiragliato e in Nuova Guinea.
29 febbraio
Fronte italiano.Nel settore di Anzio continua l’offensiva della 14à armata del gen. Mackensen contro le divisioni del VI corpo d’armata USA.
Pacifico.Isole dell’Ammiragliato. Dopo bombardamenti preparatori sia aerei che navali, alle 8,17 i primi reparti destinati all’operazione “Brewer” iniziano lo sbarco sulla costa orientale dell’Isola di Los Negros.
L’aeroporto di Momote, difeso da un piccolo presidio nipponico è conquistato entro le 9,50, ma poiché le forze sbarcate non sono sufficienti per difenderlo, il perimetro della testa di sbarco viene ridotto per la notte. MacArthur giunge di persona a ispezionare i reparti e ordina che la testa di sbarco sia tenuta ad ogni costo contro i previsti contrattacchi notturni giapponesi, che infatti si verificano ma sono ben contenuti a causa dello scarso coordinamento tattico, anche se gli attaccanti sono in numero superiore agli americani.
Le forze USA sferrano alcuni attacchi aerei e navali contro la base di Lorengau, nell’Isola di Manus, la maggiore dell’arcipelago. Cacciatorpediniere USA bombardano anche la base di Rabaul nella Nuova Britannia.
Birmania.Nel settore dell’Arakan, le truppe anglo-indiane riescono a sloggiare completamente i nipponici dal Passo di Ngakyedauk.

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