Janowska

Janowska fu un campo di lavoro e sterminio situato alla periferia di Lvov in Ucraina. Nel settembre 1941 i tedeschi costruirono una fabbrica di armi in via Janowska. In breve tempo ne vennero aggiunte di nuove che utilizzavano come manodopera i cittadini ebrei della città di Lvov. Nell'ottobre 1941 erano già 600 gli schiavi costretti a lavorarvi. Essendo cresciuto il numero di prigionieri operai i tedeschi circondarono l'area con filo spinato e impedirono agli operai di fare ritorno alle loro case. Era nato il campo di concentramento vero e proprio. All'inizio del novembre 1941 i tedeschi ordinarono allo Judenrat di Lvov di fornire una lista per nuovi operai. Joseph Parnes che era allora a capo dello Judenrat rifiutò di fornire la lista e, per questo, venne immediatamente ucciso. A marzo 1942 centinaia di ebrei vennero catturati e trasferiti a Janowska. Il ruolo di campo di lavoro cambiò quando iniziò il sistematico massacro degli ebrei a partire dal 1942.
Gli ebrei intorno a Lvov cominciarono ad essere inviati verso il campo di sterminio di Belzec e Janowska divenne un campo di transito. Il campo acquisì ben presto tutte le caratteristiche dei lager di sterminio: fame, uccisioni in massa, malattie indotte dalla sottoalminetazione. Infine a metà del 1943 Janowska venne trasformato in un campo di sterminio con l'eliminazione di circa 600 ebrei. Al comando del campo fu posto l'Obersturmfuherer Fritz Gebauer che instaurò un clima di terrore e di morte. A novembre 1943 i tedeschi decisero di liquidare il campo. La resistenza interna che durante i mesi precedenti si era organizzata reagì con una rivolta degli uomini del Sonderkommando 1005 che avevano il compito di riesumare i cadaveri sepolti e bruciarli per cancellare le trace dei massacri precdenti. Durante la rivolta alcune guardie vennero uccise ed una piccola parte dei rivoltosi riuscì a fuggire. Non è mai stato possibile appurare con precisione quanti ebrei siano morti nel campo di Janowska, ma secondo alcune stime approssimative vi trovarono la morte circa 100.000 persone.


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