POIRINO

 

 

 

Torna a Poirino storica
 
 
IL CENTRO STORICO DI POIRINO

POIRINO si è sviluppata attorno ad un centro storico definitosi in epoca medioevale. La pianta presenta uno schema lineare; l’agglomerato urbano sorge intorno a una strada che l’attraversa nel senso della lunghezza.

Questo sviluppo, non pianificato, è tipico di molte città medioevali, nate lungo le vie di comunicazione, spesso come punti di sosta per viaggiatori e pellegrini.

La via che nel Medioevo attraversava Poirino era una importante arteria di comunicazione tra Torino ed Asti e si identifica oggi in Via Cesare Rossi.

Osservando la piantina del concentrico di Poirino si riconosce il centro più antico del paese, cioè il centro storico.
Questa zona, tanto tempo fa era circondata da alte mura e torri, interrotte da due porte da cui si poteva accedere al centro.
C'era anche un castello, ma ormai ne rimane solo più il nome.
Le mura e le torri furono poi abbattute: ora ne rimangono solo piccole tracce.
Il centro storico ora è delimitato da Piazza Italia, da via Tavolazzo, da Piazza Morioni e da Passeggiata Marconi.
Nel centro si trovano le vie più antiche, le piazze più grandi e molti degli edifici più importanti del paese (chiese, banca, municipio, biblioteca, salone Italia, campanile…)
Il centro storico è attraversato da una delle strade più antiche, dedicata a Cesare Rossi di Montelera.
Al fondo di questa via c'è la chiesetta del castello, costruita su una torre del castello.
Sulla via Cesare Rossi si affacciano i palazzi più antichi e signorili di Poirino.
Vi è anche un vecchio pozzo, da cui la gente attingeva l'acqua da bere.
Sempre su questa via si affaccia l'ex Istituto Geriatrico, un tempo piccolo ospedale e poi casa di riposo per anziani, e il Palazzo del Comune (Municipio).
Altra via importante e antica è via Tavolazzo, così chiamata perché in questa strada si giocava al Tavolazzo (tiro a segno).
Il gioco si svolgeva nel seguente modo: al fondo della via che a quel tempo era ancora chiusa dai resti delle vecchie mura, si metteva un bersaglio di legno detto Tavolazzo.
Questo bersaglio doveva essere colpito con i colpi sparati dall'archibugio (un fucile).
 
Tiratori di tanti paesi partecipavano alle gare che duravano parecchi giorni.
Per Poirino erano giorni di feste e la gente si piazzava sulla riva per osservare le gare.
Percorrendo questa via si possono ancora vedere le fondamenta delle antiche mura.
Passeggiata Marconi dedicata a Guglielmo Marconi (scienziato che inventò la radio), è meno antica perché si è formata dopo che furono abbattute le mura, anzi nacque proprio sui resti delle mura.
All'inizio era un piccolo sentiero, poi è diventato un bel viale, dove all'ombra degli alberi, alla domenica, i poirinesi andavano a passeggiare.
Su Passeggiata Marconi si trova il salone Italia, un tempo sala cinematografica dove ogni settimana si proiettavano dei film.
Di fianco vi è il Monumento ai Caduti dedicato ai soldati morti in guerra.
Raffigura un soldato armato che cerca di difendere un bambino dai pericoli.
Su una lapide sono scritti i nomi dei soldati poirinesi morti in guerra.
In Piazza Italia vi è il Campanile, il monumento più conosciuto di Poirino, alto sessanta metri.
Ha un orologio su ogni facciata e le campane suonano le ore, suonano per le funzioni gioiose e durante i funerali. 
 
 
Torna a Poirino storica