Secondo la leggenda, Poirino prese il nome da Quintilio
Varo, proconsole di Augusto,che fu anche suo fondatore. I castelli
feudali poirinesi che appartennero alla contea di Biandrate,
risalgono al XIII secolo. Oggi di quei castelli rimane solo il
nome nelle località in cui sorgevano: Stoerda, Porcile,
Tegerone, Castiglione, Poirino (povarinum),
Cereaglio, Masio, ad eccezione di Palazzo
Valgorrera di cui è rimasto anche il castello oltre
al nome (vedi foto) . Tra questi i più importanti erano:
il castello di Porcile, di cui i primi signori furono i Porcelli.
Porcile è il più antico dei castelli dell'agro poirinese,
le sue terre si estendevano in: Chieri, Alessandria, Torino e
più tardi in Buttigliera. Facevano parte della contea di Porcile:
Stoerda, Masio e Tegerone. Al tempo dell'Arpino che scrisse le
memorie di Poirino nel 1670, dell'antico castello non esistevano
più che le rovine; dovette subire parecchie distruzioni da parte
degli ungheri verso l'anno 899.In seguito subì un'altra distruzione
verso il 1250-1260.Qui termina la sua storia. Dopo rimase solo
più una larva e finì per sparire. Un altro castello era Masio,
affidato al vescovo di Torino, faceva parte della contea di Porcile
e dopo il 1250 non esisteva più.
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Castello PALAZZO VALGORRERA
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Tegerone faceva parte della contea purcilliana ed era un
possedimento dei Biandrate. Nel 1032 in una carta Olderico Manfredi
di Monferrato cede il castello all'abbazia di S.Salutore di Torino.
Nel 1041 un diploma di Enrico III imperatore confermava il possesso
di Tegerone al vescovo d'Asti. Anche Tegerone fu distrutto dagli
astesi verso il 1250.Da quest'epoca il castello non fu più un fortilizio,
ma fu ridotto a un podere feudale, che nel 1312 era di proprietà
dei Savoia. Intorno al 1350 era feudo dei Solaro di Asti, da cui
passò poi ai Roero, ai signori di Racconigi e infine tornò ai Solaro.
Nel 1399 Tegerone fu ceduto da Bernardino di Savoia, signore di
Racconigi a sua nipote Paola di Challant. Consolidato finalmente
il Flandinet nel 1827 riebbe l'antico castello nel 1831 sotto l'invocazione
della B. Vergine delle Grazie. Un altro castello era Stoerda, che
compare la prima volta nel 1034 nella carta di cambio tra l'abbazia
di Nonantola ed i conti di Pombia. Fu distrutto come Tegerone dagli
astesi e ricompare nella carta del 10 dicembre 1290 tra le ville
cedute ad Asti. |