ANTONAZ CHIEDE RITIRO DECRETO MORATTI

Trieste, 13 gen - Ritirare il decreto attuativo della riforma Moratti riguardante la scuola dell'infanzia e del primo ciclo dell'istruzione, dove sono contenute le norme sul tempo pieno, e"ripartire da capo". Lo ha chiesto l'assessore regionale all'Istruzione del Friuli-Venezia Giulia Roberto Antonaz,partecipando oggi a Roma, assieme a una delegazione dell'Anci edell'Upi e ad altri assessori regionali all'Istruzione, a
un'audizione davanti alla VII Commissione Istruzione della Camera dei Deputati.

Antonaz ha ricordato che recentemente un parere negativo sul decreto è stato espresso in sede di Conferenza Stato-Regioni. "Ho ribadito davanti alla Commissione - ha detto Antonaz - questo
giudizio negativo perché il decreto, nella sua forma originaria, cancella di fatto il tempo pieno. Esso inoltre introduce ulteriori elementi di ambiguità: non si capisce se tutte quelle attività facoltative che già oggi si svolgono a scuola saranno gratuite o saranno poste a carico delle famiglie".

"Anche gli emendamenti proposti al decreto in sede di Conferenza Stato-Regioni, peraltro mai recepiti dal ministro, pur aprendo alcuni spiragli sul tempo pieno e sulla gratuità della frequenza,non sono in grado - secondo l'assessore - di modificare il giudizio negativo della nostra Regione".

"Mi auguro - ha detto Antonaz - che la Commissione raccolga il profondo disagio e le preoccupazioni che il decreto sta suscitando nel Friuli-Venezia Giulia e in tutta Italia, in particolare per la continuità e il potenziamento dell'esperienza del tempo pieno e del tempo prolungato. Un disagio che si sta tra l'altro esprimendo in diversi modi, dalla raccolta di firme a una manifestazione in programma a Roma sabato prossimo".

"Il tempo pieno - ha aggiunto - non è un servizio alle famiglie che hanno problemi di orario, ma una delle esperienze più genuine e innovative attuate nella scuola italiana. Dal tempo pieno sono partite le migliori sperimentazioni che sono poi state estese anche al tempo normale. Attaccare il tempo pieno significa in
sostanza attaccare il meglio della scuola italiana".

"Va anche denunciato - ha concluso l'assessore - come di fronte a un aspetto così delicato, vale a dire il parere dell'Anci, dell'Upi e delle Regioni su un decreto di grande importanza, in Commissione fossero presenti, a parte la presidente, solo parlamentari del centrosinistra, tra i quali l'on.Ettore Rosato".