Scuola Elementare Statale "G.B.GRASSI" Via Porto di Claudio, 32  Fiumicino - ROMA

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Comune di Fiumicino

 

 

Comune di Roma

 

Provincia di Roma

 

Regione Lazio

SCUOLA ELEMENTARE STATALE

G. B. GRASSI

44° CIRCOLO – FIUMICINO

 

 

REGOLAMENTO

DI

CIRCOLO

 

                                    APPROVATO DAL CONSIGLIO DI CIRCOLO IL 3-03-2004

                                   

  

 

INDICE

 

Ø      PREMESSA

Ø      CAP. 1°: DISPOSIZIONI GENERALI SUL FUNZIONAMENTO DEGLI OO.CC.

Ø      CAP. 2°: CONSIGLIO DI INTERCLASSE

Ø      CAP. 3°: CONSIGLIO DI CIRCOLO

Ø      CAP  4°: NORME GENERALI PER LE SCUOLE DEL CIRCOLO

Ø      CAP. 5°: VIGILANZA SUGLI ALUNNI

Ø      CAP. 6°: TUTELA SANITARIA

Ø      CAP. 7°: SUSSIDI DIDATTICI – ATTREZZATURE – BIBLIOTECHE SCOLASTICHE

Ø      CAP. 8°: MODIFICAZIONI AL REGOLAMENTO

 

 

 

 

PREMESSA

 

GLI ORGANI COLLEGIALI

 

Che cosa sono

Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello territoriale e di singolo istituto. Sono composti da rappresentanti delle varie componenti interessate e si dividono in organi collegiali territoriali e organi collegiali scolastici.

 

Chi rappresentano

Il processo educativo nella scuola si costruisce in primo luogo nella comunicazione tra docente e studente e si arricchisce in virtù dello scambio con l'intera comunità che attorno alla scuola vive e lavora. In questo senso la partecipazione al progetto scolastico da parte dei genitori è un contributo fondamentale. Gli Organi collegiali della scuola, che - se si esclude il Collegio dei Docenti - prevedono sempre la rappresentanza dei genitori, sono tra gli strumenti che possono garantire sia il libero confronto fra tutte le componenti scolastiche sia il raccordo tra scuola e territorio, in un contatto significativo con le dinamiche sociali

 

CAPITOLO 1° :

 

DISPOSIZIONI GENERALI SUL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI

(Le attribuzioni ed il funzionamento degli organi collegiali sono attualmente regolate dal Testo Unico 297/94. Sono allo studio disegni di legge di modifica, per adeguare il tutto alle recenti disposizioni sull’autonomia scolastica )

 

ART. 1

            La convocazione degli OO.CC. deve essere predisposta con preavviso non inferiore a cinque giorni, rispetto alla data della riunione.

            La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell’Organo Collegiale e mediante affissione all’albo di apposito avviso.

            Di ogni seduta di Organo Collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal Presidente e dal segretario, steso su apposito registro.

 

ART. 2

            Ciascuno degli Organi Collegiali programma le proprie attività nel corso dell’anno scolastico, coordinandosi con l’attività degli altri OO. CC. della scuola, nel rispetto delle competenze di ciascuno.

 

 

CAPITOLO 2° :

CONSIGLIO DI INTERCLASSE

 

ART. 3

            Il Consiglio di interclasse è convocato dal dirigente scolastico, di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata di un terzo dei suoi membri. E’ escluso dal computo il presidente. Il consiglio di interclasse si riunisce, di regola, almeno una volta ogni due mesi con la presenza dei rappresentanti dei genitori. Per le competenze del consiglio di interclasse si rinvia al T.U. 297/94, riportate nel P.O.F.

 

 

CAPITOLO 3° :

CONSIGLIO DI CIRCOLO

 

ART. 4: prima convocazione

            La prima convocazione del Consiglio di Circolo , immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri, è disposta dal Dirigente Scolastico.

 

ART. 5: elezioni in seno al Consiglio

            Nella prima seduta il Consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori, il proprio Presidente e la giunta esecutiva. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto.

            E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del consiglio.

            Qualora non si raggiunga detta maggioranza nel primo scrutinio, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica. A parità di voti è eletto il più anziano in età.

Il Consiglio può deliberare di eleggere anche un Vice presidente, da votarsi tra i genitori componenti il Consiglio, secondo le modalità previste per l’elezione del Presidente.

 Il Presidente nomina il segretario, che cura la redazione dei verbali delle sedute.

La Giunta esecutiva, composta da due genitori, un insegnante e un non docente, viene eletta a scrutinio segreto. Della Giunta fanno parte di diritto il dirigente scolastico (DS) e il direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA)

 

ART. 6: riunioni

            Il consiglio di circolo si riunisce, di norma,  ogni due mesi nel corso dell’anno scolastico. Può riunirsi straordinariamente , per delibera della giunta o per richiesta di almeno 1/3 dei componenti in carica. In tal caso la riunione deve avvenire entro 8 giorni dalla delibera o dalla richiesta.

            Perché una riunione abbia validità legale, è necessaria la presenza di almeno la metà più uno dei componenti.

            La durata delle riunioni è legata all’esaurimento dell’ordine del giorno. Qualora le riunioni superassero il limite delle due ore, il Presidente, sentito il parere del consiglio, può proseguire la seduta o aggiornala a breve scadenza.

           

 

ART. 7: convocazioni

La convocazione del Consiglio è fatta dal Presidente con avvisi scritti da inviarsi non oltre il quinto giorno antecedente la riunione. Nei casi di urgenza il preavviso può essere ridotto a 24 ore. In ogni caso l’avviso deve essere accompagnato dall’elenco degli argomenti da trattare.

 

ART. 8: presidenza

            Il Consiglio è presieduto dal Presidente; in sua assenza, dal Vice presidente; in assenza di entrambi, da un genitore eletto a maggioranza assoluta dei presenti alla seduta.

 

ART. 9 : funzioni del  Presidente

            Il Presidente, o chi  ne fa le veci, apre la seduta all’ora stabilita, fa annotare le presenze, fa osservare il regolamento, concede la facoltà di parlare secondo la precedenza di richiesta, dirige e modera la discussione, pone le questioni, chiarisce le modalità di votazione ed annuncia il risultato delle votazioni.

            Il Presidente nomina tra i consiglieri volontari i membri di eventuali commissioni, prende atto dei nominativi del coordinatore e del relatore; specifica i compiti e i tempi di lavoro della commissione; indica ogni quanto tempo la commissione stessa deve riferire al Consiglio.

            Il Presidente invita gli esperti e/o gli amministratori a partecipare al consiglio a titolo consultivo.

            Il Presidente può allontanare dalla seduta il pubblico, qualora:

-         l’argomento di discussione concerne persone

-         il comportamento del pubblico non consente l’ordinato svolgimento dei lavori

-         la ricettività dei locali fosse esaurita

Se l’allontanamento non potesse aver luogo, il Presidente può sospendere la seduta, per proseguirla in forma non pubblica o aggiornarla a breve scadenza.

Nelle votazioni, a parità di voti, prevale il voto del Presidente.

In assenza del Presidente, le sue funzioni vengono assunte dal vice presidente. In caso di decadenza o dimissioni del Presidente, il vice presidente assume la carica per il tempo necessario a svolgere nuove elezioni. Se il vice presidente dovesse essere eletto Presidente, sarà necessario provvedere alla elezione di un nuovo vice presidente.

 

ART. 10: funzioni del segretario

            Il Segretario redige il verbale delle sedute, vi inserisce le delibere, ne dà lettura integrale alla seduta successiva, dà lettura di proposte e documenti, tiene nota dei singoli voti. L’estratto del verbale, contenente l’o.d.g., le presenze e le delibere, viene letto e approvato a fine seduta.

Il verbale, redatto in forma breve e sintetica, deve contenere:

-         l’ora d’inizio e di fine della seduta

-         i nominativi dei consiglieri assenti, giustificati e non

-         l’o.d.g., completato con gli argomenti inseriti tra le varie ed eventuali

-         l’ora di ingresso dei consiglieri ritardatari e l’ora di uscita di coloro che si allontanano prima della fine della riunione

-         le delibere, complete di voti (favorevoli, contrari, astenuti)

-         le dichiarazioni che i consiglieri volessero inserire a verbale

             Una breve sintesi del verbale approvato dal Consiglio deve essere esposto all’albo degli OO. CC.

            Il Segretario curerà una raccolta aggiornata  delle delibere del Consiglio, numerate e datate.

 

ART. 11: procedure

            Il primo atto di ogni seduta è la verifica del numero legale, che deve essere raggiunto al massimo entro 30 minuti dalla convocazione. In mancanza di ciò , si dichiara sciolta la seduta, annunciando la seconda convocazione,  da concordare con i presenti, con lo stesso ordine del giorno. Della stessa dovrà essere dato avviso scritto a tutti i componenti, con le modalità previste all’art. 7.

 

ART. 12:  votazioni

            Le votazioni palesi possono essere fatte per alzata di mano o per appello nominale. Le votazioni che concernono persone avvengono in forma segreta.

            Ciascun consigliere, o gruppo di consiglieri, prima di ciascuna votazione palese, possono far inserire nel loro verbale la loro dichiarazione di voto.

                        Le maggioranze consentite sono:

-         assoluta (1/2 + 1 dei componenti)

-         relativa (1/2 + 1 dei votanti

-         qualificata (2/3 dei componenti)

Salvo diversa disposizione, le delibere vengono prese a maggioranza relativa

 

ART. 13: decadenza dei consiglieri

I consiglieri che non intervengono, senza giustificato motivo, a tre sedute consecutive del consiglio, decadono dalla carica. Qualsiasi assenza, ove possibile, deve essere comunicata prima della riunione; tale assenza, preavvertita o non, dovrà essere motivata per iscritto entro 4 giorni.      L’eventuale assenza, la relativa motivazione scritta o la mancanza di quest’ultima verranno sempre annotate nel verbale. La mancanza della motivazione scritta, anche nella forma del fonogramma, rende automaticamente l’assenza ingiustificata.

             La decadenza degli eletti nel Consiglio di Circolo e nella Giunta esecutiva, e la loro surrogazione con nominativi presi dall’elenco dei non eletti, ( secondo il numero dei voti),  è pronunciata dal Consiglio. Il Dirigente scolastico comunica al Provveditorato agli Studi la nomina dei sostituti.

 

ART. 14: esperti

            Alle sedute del Consiglio di circolo possono essere invitati a riferire, in qualità di esperti, specialisti anche estranei alla scuola, per  trattare argomenti inerenti l’attività della scuola.

 

ART. 15:  ordini del giorno

            Di norma, salvo che per motivi di urgenza, e con l’approvazione dei presenti, non possono essere messi in discussione argomenti non inseriti all’ordine del giorno. Gli argomenti da inserire fra le “varie ed eventuali” vanno comunicati ad apertura di riunione.

            Una copia dell’o.d.g. deve essere esposta all’albo OO. CC. , nello stesso giorno in cui viene data comunicazione ai consiglieri.

            A richiesta approvata dalla maggioranza la trattazione può non seguire l’ordine di precedenza degli argomenti, così come indicata dall’ordine del giorno.

            Al termine del consiglio si possono annunciare eventuali argomenti da trattare nella successiva seduta.

 

ART. 16: funzioni della giunta

            La giunta esecutiva cura l’esecuzione delle delibere e fissa l’ordine del giorno del consiglio.

 

ART.17: proposte per o.d.g.

            Gli argomenti da discutere possono essere proposti, per iscritto, dai singoli componenti del consiglio di circolo al segretario del consiglio stesso. La giunta  Il Presidente li valuterà non oltre il settimo giorno antecedente la seduta stessa.

I relatori dei singoli argomenti possono introdurre la discussione con interventi non superiori, di norma ai  5 minuti.

            Ogni Consigliere può presentare memorie scritte sugli argomenti all’o.d.g. . Può richiedere di allegare le memorie scritte agli atti del Consiglio.

            Il Consiglio di Circolo può incaricare uno o più dei suoi membri a riferire alla Giunta su argomenti che richiedono particolari approfondimenti. Il/i relatori possono essere affiancati  da esperti esterni.

 

ART. 18: pubblicità degli atti.

            I membri del consiglio di circolo sono tenuti almeno una volta all’anno a relazionare alle categorie rappresentate sull’attività svolta.

            La pubblicità degli atti del consiglio deve avvenire mediante affissione all’albo della copia integrale delle delibere adottate dal consiglio stesso, sottoscritte dal presidente e dal segretario.

L’affissione all’albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla seduta del consiglio. I verbali e tutti gli atti preparatori sono depositati presso la segreteria del circolo a disposizione degli interessati che ne facciano richiesta.

Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato.

 

 

CAPITOLO 4°:

ASSEMBLEA DEI GENITORI

 

ART. 19

I genitori degli alunni iscritti e frequentanti le scuole del circolo hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali dei vari plessi, previa richiesta scritta, contenente l’o.d.g.., al dirigente scolastico.  L’ o.d.g. deve essere inerente l’attività scolastica.

 

ART. 20

            Alle assemblee dei genitori possono partecipare, con diritto di parola, il dirigente scolastico e gli insegnanti delle classi, interessati alla discussione dell’o.d.g..

 

 

CAPITOLO 5°:

NORME GENERALI PER LE SCUOLE DEL CIRCOLO

 

ART. 21

            E’  vietato l’ingresso, nei recinti e nei locali scolastici, di estranei non autorizzati. I genitori possono accedere alla segreteria nell’orario di ricevimento. Possono conferire con il dirigente scolastico previo appuntamento.

            Per evitare frequenti interruzioni dell’attività didattica, è opportuno che i genitori limitino gli ingressi nelle aule in orario di lezione agli appuntamenti concordati con le insegnanti.

            I genitori che partecipano ad assemblee, riunioni, colloqui con le insegnanti, o che entrino in scuola per qualsiasi motivo, sono pregati di non condurre con sé i propri bambini. Nel caso che ciò non fosse possibile, il genitore deve sorvegliare attentamente il bambino, e non permettere che si sposti autonomamente all'’nterno della scuola. La scuola non ha personale di sorveglianza in servizio al di fuori dell’orario scolastico

 

ART. 22

Ogni  parte dell’orario scolastico e’ importante e concorre alla piena formazione del bambino,  nonché  all’assolvimento dell’obbligo scolastico.

La scuola concede continuativi permessi di uscita anticipata per brevi periodi, per terapie mediche documentate, da somministrare presso strutture pubbliche.

Il consiglio di circolo ha sempre espresso parere contrario alla concessione di permessi regolari e continuativi di uscita anticipata  per   altri    motivi

La scuola autorizza  uscite anticipate occasionali degli alunni per seri motivi, giustificate  dai genitori .

Il genitore che non fruisce del trasporto scolastico deve ritirare personalmente il bambino all’uscita, in orario. Può delegare per iscritto una o più persone (max 3), fornendo all’insegnante fotocopia del documento di riconoscimento con fotografia. La segretaria fornirà tesserino di riconoscimento ai delegati

I genitori separati devono indicare per iscritto tempi e persone autorizzati al ritiro dei bambini, esibendo la parte di sentenza di separazione che certifica l’affidamento dei minori e le modalità di visita dei genitori non affidatari.

     

ART. 23

            Non è consentita nelle scuole del Circolo alcuna raccolta, di denaro,  di beni in natura, o sottoscrizione tra i docenti, gli alunni, i genitori, per fini diversi da quelli istituzionali, che sia ufficialmente gestita dalla scuola.

 

ART. 24

            La concessione in uso di locali o spazi scolastici ad enti o associazioni, in orari non impegnati da attività scolastiche, sarà decisa dal consiglio di circolo. In casi urgenti può decidere il dirigente scolastico, salvo comunicazione successiva agli OO.CC. preposti.  L’autorizzazione può essere concessa ad enti, associazioni, o genitori che ne facciano richiesta, per riunioni, iniziative di carattere sociale e culturale, entro i limiti di orario fissati dalla scuola. I richiedenti devono assicurare la pulizia dei locali e la rifusione di eventuali danni.

 

ART. 25

            Manifesti e documenti sindacali, nonché circolari inerenti l’attività didattica devono essere esposti in apposite bacheche.

            In nessun caso è consentita l’affissione di manifesti o documenti di propaganda politica.

            I fogli informativi o pubblicitari rivolti ai genitori ed ai docenti possono essere distribuiti, purché compatibili  con i fini istituzionali. Nulla invece può essere distribuito agli alunni, eccetto le comunicazioni dell’amministrazione, senza l’autorizzazione del consiglio di circolo.

 

ART: 26

            Criteri per l’iscrizione alle scuole dell’infanzia.

Qualora il numero delle iscrizioni alla scuola dell’infanzia sia superiore alla disponibilità di posti, si procederà alla formazione di una lista di attesa, secondo i seguenti criteri, che determinano l’ordine di precedenza:

I primi cinque criteri sono valutabili indipendentemente dall’età

1)   riconferma

2)   età (bambini che compiono 5 anni)

3)   handicap del bambino iscritto

4)   casi eccezionali a livello familiare e sanitario in base ai quali venga richiesta  dai servizi preposti la priorità nell’inserimento scolastico

5)   figli operatori della scuola

 

Al di fuori dei casi sopra elencati per cui si prescinde dall’età  i criteri di precedenza  operano all’interno dell’età  del bambino (gruppo richieste 4 anni 3 anni ecc.

6)   orfani di entrambi i genitori

7)   orfani di un solo genitore

8)   figli di nomadi o extra comunitari *

9)   figli di ragazza madre o ragazzo padre

10) figli di genitori separati

11) bambino con genitori entrambi lavoratori

                 

 LE VARIE SITUAZIONI DI BISOGNO  VANNO DOCUMENTATE                                                   

 

ART. 27

             Formazione delle classi prime.

Nei plessi ove occorra formare più classi prime, al fine di ottenere classi omogenee tra loro ed eterogenee al loro interno, si terranno in considerazione i seguenti criteri:

1)      Equa distribuzione degli alunni in base a: età, sesso,  profilo comportamentale, risultati di apprendimento.

2)      Informazioni fornite dagli insegnanti di scuola materna.

3)      Informazioni desunte attraverso i progetti continuità.

4)      Indicazioni dei genitori.

 

ART. 28

            Visite e viaggi di istruzione[1].

Vengono programmate dai docenti nei consigli di interclasse, completi di ogni dato necessario e comunicati al consiglio di circolo, cui spetta l’autorizzazione.

Il coinvolgimento dei genitori nelle visite guidate viene autorizzato dal consiglio di classe.

L’uscita didattica è da ritenersi non autorizzata se il numero delle adesioni non raggiunge i tre quinti degli alunni della classe.

Gli alunni che si presentano a scuola sprovvisti di autorizzazione scritta dei genitori a partecipare all’uscita sono comunque tenuti alla frequenza scolastica. Se possibile verranno accolti in classi dello stesso ciclo.

Per effettuare uscite della scolaresca nell’ambito del centro abitato, è sufficiente informare la direzione o l’insegnante fiduciario, assicurare adeguata vigilanza, avvertire la famiglia per iscritto e controllare la presa visione.

Gli alunni della scuola dell’infanzia possono uscire dal territorio comunale per effettuare visite guidate, purché vi sia un adeguato rapporto di sorveglianza adulti/ bambini. A tal fine è possibile coinvolgere personale ATA, AEC, obiettori  e i genitori.

 

ART. 29

            Variazioni attività didattica.

I cambiamenti di orario delle lezioni devono essere comunicati ai genitori con avviso scritto, che deve essere restituito firmato per presa visione.

            In vista di possibili assemblee indette dalle OO.SS. e in occasione di scioperi il dirigente scolastico valuterà, sulla base della comunicazione volontaria di adesione del personale, l’entità della riduzione del servizio scolastico, e la conseguente possibilità di organizzare forme sostitutive del servizio. Si comunicheranno alle famiglie, almeno cinque giorni prima, se possibile, le modalità di funzionamento del servizio.

 

 

 

 

CAPITOLO 6°

VIGILANZA SUGLI ALUNNI

 

 

ART. 30

            Gli alunni che si assentano da scuola, all’atto della riammissione, devono consegnare all’insegnante giustificazione scritta e firmata da un genitore. Qualora l’assenza superi i cinque giorni consecutivi, la riammissione è subordinata alla presentazione di certificato medico, salvo particolari disposizioni dell’autorità sanitaria[2].

            In caso di assenze frequenti e/o prolungate, non adeguatamente motivate dalla famiglia, la scuola si attiverà per accertare l’eventuale evasione dell’obbligo scolastico.

           

ART. 31

In caso di malore o assenza improvvisa di insegnante, si affida provvisoriamente la scolaresca all’insegnante responsabile del plesso, che procede allo smistamento degli alunni nelle varie classi, preferibilmente del ciclo di appartenenza.

 

ART. 32

            L’ingresso degli alunni nei locali scolastici avviene   alle 8,30.  Il portone si chiuderà alle ore 8,40. Gli alunni che arriveranno a scuola dopo le 8,40 registreranno il ritardo presso la portineria. I genitori saranno chiamati a giustificare i ritardi più volte ripetuti ed invitati al rispetto dell’orario.

            Gli insegnanti saranno presenti in classe ad attendere gli alunni cinque minuti prima dell’ingresso.

            L’inizio dell’uscita è fissato alle ore 13,20 per le classi elementari in orario antimeridiano; alle 16,30 per le classi elementari a tempo pieno. Per la scuola dell’infanzia, l’uscita è consentita dalle 12,50 alle 13 per le sezioni a tempo ridotto, dalle 15,50 alle 16 per le sezioni a tempo normale.

Si raccomanda a tutti i genitori la massima puntualità al momento dell’ingresso e del ritiro degli alunni da scuola.

             L’entrata e l’uscita  sono anticipate di dieci minuti rispetto all’orario generale, per i bambini di prima elementare nel primo quadrimestre,* per permettere loro un graduale adattamento alla vita della scuola.

 

 

CAPITOLO 7°

TUTELA SANITARIA

 

ART. 33

            In caso di malore improvviso o di infortunio degli alunni durante l’orario delle lezioni, i genitori devono essere avvertiti nel minor  tempo possibile. E’ opportuno, nei casi urgenti, chiedere l’intervento di un medico e/o dell’autolettiga. In assenza dei genitori , l’insegnante potrà seguire  l’alunno  presso il centro di soccorso, dopo aver affidato la propria classe al responsabile di plesso [3].

            La scuola non può somministrare farmaci di propria iniziativa. I genitori, ove non possano provvedere personalmente, possono chiedere all’insegnante di somministrare agli alunni dei farmaci indispensabili, dietro presentazione di ricetta medica che specifichi chiaramente il medicinale, la posologia e l’orario e il nome del paziente. La confezione deve essere consegnata  chiusa e recare la data di scadenza

 

CAPITOLO 8°

SUSSIDI DIDATTICI  - ATTREZZATURE - BIBLIOTECHE SCOLASTICHE

ART. 34

            Ogni plesso nomina propone un insegnante da preporre alla cura, conservazione e distribuzione dei sussidi didattici, del materiale e delle attrezzature in dotazione alla scuola. Egli collabora con il dirigente scolastico curando la manutenzione e l’aggiornamento della dotazione di plesso.  Le attrezzature date in uso alle classi o ai piani devono essere restituite alla fine dell’anno.

Per la biblioteca scolastica ogni plesso nomina un insegnante, cui affidare la conservazione, la distribuzione, l’aggiornamento dei volumi. Le biblioteche scolastiche sono a disposizione degli insegnanti, degli alunni del circolo  Di tutti i movimenti dei testi deve essere fatta menzione su apposito registro curato dall’insegnante responsabile.

L’attività del laboratorio di informatica viene coordinata da un insegnante, che cura la conservazione e l’aggiornamento e la manutenzione della dotazione hardware e software.

ART. 36 REGOLAMENTO PALESTRA

 

Il presente regolamento vale per tutti coloro che usufruiscono della palestra Grassi.

1.      La palestra è una struttura  che va usata, dalla scuola e dal territorio, con attenzione e cura, perché mantenga la sua funzionalità ed efficienza.

2.      L’accesso alla palestra è consentito negli orari e secondo il calendario concordato.

3.      Si raccomanda una particolare attenzione alla buona conservazione dell’ambiente e delle attrezzature. In particolare, occorre trattare con delicatezza le porte che si aprono verso il cortile, che non sono molto robuste e non sopportano trattamenti rudi.

 

Alle classi del plesso :

4.      La chiave della porta interna della palestra, nonché le chiavi degli armadi e della stanza - ripostiglio, sono conservate in portineria; devono essere richieste e riconsegnate di volta in volta dalla classe di turno.

5.      Gli attrezzi da ginnastica sono inventariati e conservati nella stanza in fondo a destra nella palestra, parte negli armadi e parte fuori. L’insegnante che li adopera deve riordinarli al termine della lezione. Se qualche attrezzo si deteriora, o viene trovato in condizioni tali da non poter essere adoperato, si prega di avvertire la segreteria. Ugualmente si prega di avvertire se si notano ammanchi di materiale. Gli armadi , la stanza – ripostiglio e la palestra debbono essere chiusi a chiave al termine delle lezioni.

6.      Agli alunni della scuola si consiglia di usare in palestra i calzettoni anti scivolo, più facili e leggeri da portare in cartella. Non è consentito entrare in palestra con le scarpe con cui si è arrivati a scuola, per evitare che detriti trattenuti dalle suole danneggino il pavimento.

 

Alle società sportive esterne:

7.      Alle società sportive che  utilizzano la palestra fuori orario scolastico si ricorda che vi si accede  solo calzando scarpe da ginnastica indossate in loco.  Le scarpe indossate fuori dalla scuola potrebbero infatti trattenere nella suola detriti che danneggiano il pavimento.

8.      A ciascuna società sportiva viene consegnata una chiave dell’ ingresso esterno. Il responsabile della società risponde del suo uso da parte delle persone di sua fiducia, cui è affidato il servizio.

9.      Al termine delle lezioni, debbono essere spente le luci in tutti i locali utilizzati.

10.  L’ingresso è consentito solo in palestra, nello spogliatoio e nel bagno annesso. I responsabili sono pregati di fare attenzione a che non vengano utilizzati altri spazi.

11.  La chiave della stanza ripostiglio viene fornita solo alla società di basket, per l’uso dei palloni conservati nella gabbia.

12.  Eventuali danni causati dalle società utilizzatrici vanno rimborsati alla scuola.

13.  Al termine delle attività didattiche (30 giugno) le chiavi vanno riconsegnate alla segreteria della scuola. Eventuali modifiche di orari e calendari devono essere concordate con la scuola.

14.  La pulizia dei locali è a carico delle società autorizzate, che si impegnano a riconsegnare i locali in condizioni igieniche corrette per l’uso da parte della scuola.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Art. 37 REGOLAMENTO AULE INFORMATICA

-         Il docente, quando accede al laboratorio di informatica, sia accompagnando la classe, sia da solo, deve firmare il registro di consegna chiavi, (reperibile in segreteria) indicando l'ora di ingresso e quella di uscita (riconsegna chiavi).

 

-         Per le attività che si svolgono nell’aula informatica oltre l’orario di servizio (programmazioni, progetti, formazione …) è necessario richiedere le chiavi e il registro al Vicario (ins. Commodo) o alla persona da lui incaricata.

 

-         Ogni classe deve avere i propri dischetti di lavoro formattati dal docente ed esenti da virus; le cartelle di lavoro preparate sul computer, vanno cancellate alla fine dei lavori e comunque prima della conclusione dell'anno scolastico.

 

-         I dischetti dopo l'uso devono essere ritirati dai computer e custoditi dall'insegnante.

 

-         Sono vietati i videogiochi che non hanno finalità didattiche.

 

-         Il docente, durante l'uso dell'aula informatica è tenuto a verificare il corretto uso delle apparecchiature da parte degli alunni, avvalendosi anche dell'aiuto del collaboratore scolastico.

 

-         É fatto assoluto divieto a tutti di modificare le impostazioni di visualizzazione dei monitor (sfondi, salvaschermi ecc ... ), nonché le modalità di accesso ad internet e i parametri di funzionamento dei programmi.

 

-         Ogni anomalia, malfunzionamento o guasto rilevato in qualsiasi unità centrale o periferica (stampante, scanner o altro ... ) dovrà essere annotato nell'apposita scheda e allegata la quaderno, solo così sarà possibile procedere al controllo e all'eventuale riparazione.

 

-         Sospendere l'uso dell'unità che non funziona regolarmente, astenendosi da qualsiasi intervento sia per la parte hardware che software.

 

-         Allo scopo di impedire l'impiego di software privo delle necessarie autorizzazioni o licenze d'uso, è fatto assoluto divieto di installare nuovi programmi nei computer senza l'esplicita autorizzazione del Dirigente Scolastico.

 

-         Rispettare sempre le corrette procedure di avvio e di chiusura dei sistema operativo Windows e dei programmi utilizzati. Accertarsi sempre che il monitor sia acceso prima di accendere e spegnere ripetutamente il computer.

 

-         Ogni uso improprio delle apparecchiature o dei cablaggi come ogni danneggiamento volontario dovrà essere risarcito dal responsabile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ART. 38 -  USO SPAZI ESTERNI

            In ogni plesso esistono cortili, che possono essere utilizzati per attività didattiche esterne alla classe e per momenti ricreativi.

Si intende creare un ambiente via via sempre più attrezzato, per le varie attività, che dia modo ai bambini di godere di momenti di distensione, senza  scadere in giochi disordinati e irruenti, che sfociano troppo spesso in liti o piccoli incidenti.

I docenti preposti alla sorveglianza vigileranno sull’incolumità degli alunni , richiederanno loro di rispettare spazi verdi e attrezzature E’ opportuno evitare di fruire del cortile quando lo stesso è troppo affollato, o prolungare la permanenza in giardino oltre il ragionevole tempo di pausa dopo il pranzo. E’ possibile recarsi ai servizi, non più di due per volta , nell’apposito locale più vicino al luogo di ricreazione.

            Gli alunni che effettuano il primo turno di mensa (ore 12) potranno scendere in cortile dalle 12,30 alle 13,15. Quelli che invece mangiano con il secondo turno potranno fruire del cortile dalle 13,45 alle 14,30.

 

 

ART.  39  RICREAZIONE

            Gli insegnanti sono pregati di far coincidere la ricreazione nei seguenti orari :

mattina: 10,30-10,50

pomeriggio: 15,15 – 15,30 (facoltativa)

            Ciò eviterà che siano disturbate le classi che lavorano mentre altre si trovano in momenti di pausa.

            Gli insegnanti preposti alla sorveglianza vigileranno sull’incolumità degli alunni

            I collaboratori scolastici sono pregati di suonare la campanella all’inizio e alla fine della ricreazione.

 

ART. 40 MENSA SCOLASTICA

            L’orario di mensa è parte integrante dell’orario scolastico.

 Non è possibile portare cibo o bevande alternative da consumare a mensa.

Possono essere richieste diete particolari al responsabile servizio mensa, dietro prescrizione medica. L’esenzione dalla frequenza della mensa può essere richiesta per periodi limitati, dietro presentazione di certificato medico. In tal caso, l’alunno è comunque tenuto al rientro pomeridiano

Prima di scendere a mensa i bambini debbono lavarsi le mani e recarsi ai servizi.

Tutti sono cortesemente pregati di rispettare gli orari  per la discesa a mensa, per evitare di trovare i piatti freddi. Gli alunni entrano in ordine e in silenzio per classe e si siedono al proprio tavolo.

Il cibo della mensa deve essere rispettato: non deve essere sciupato, né gettato a terra.

In refettorio si parla a bassa voce, si evita di alzarsi da tavola senza giustificato motivo, si utilizzano i servizi il meno possibile, si risciacquano le mani dopo averli usati.

 

ART. 41 - SICUREZZA

                 (Cfr. documentazione specifica)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPITOLO 9°

MODIFICAZIONI AL REGOLAMENTO

 

ART. 42

            Il regolamento del circolo potrà essere ampliato e modificato con delibera del consiglio di circolo, a maggioranza assoluta degli eletti.


[1] Circolare Ministeriale 14 ottobre 1992, n. 291

2 aggiungere data di arrivo in Italia su modulo di iscrizione, per extracomunitari - discutere

[2] circolare Ministero Sanità  n° 4 del ‘98

[3] in mancanza del responsabile di plesso, la funzione è attribuita al docente con maggiore anzianità di servizio.

3 primo bimestre?

 

 

    I siti della pace

 

 

    

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                                                                    Aggiornato il: 02 marzo 2004

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