Ricomponiamo il mondo

E' il titolo (nostro) di un gioco cooperativo, tratto da un manuale inglese e ripreso dall'MCE (Movimento della Cooperazione Educativa), che mette insieme la carta di Peters e la comunicazione non verbale. E' adatto per la scuola media.

Puoi trovare questo gioco, assieme a molti altri percorsi didattici interdisciplinari di educazione alla pace e al dialogo interculturale nel libro "IL VIAGGIO", curato dall'IRRSAE Veneto per la EMI edizioni.


Obiettivi

· Stimolare la riflessione sulle forme di CNV (comunicazione non verbale)
· Incoraggiare la cooperazione e l'empatia
· Stimolare in maniera concreta l'osservazione delle forme.


Preparazione

Questa è un'attività da fare in gruppi di 5 ragazzi. Occorrono sufficienti copie delle 5 cartine di Peters (guarda in fondo alla pagina) in modo che ogni gruppo ne abbia una serie completa. Le cartine dovrebbero essere ritagliate dall'insegnante lungo le linee indicate ed i pezzi così ottenuti vanno raggruppati per lettera e quindi inseriti in 5 buste etichettate con le stesse lettere (da A a E). Ogni gruppo riceverà una serie completa di buste, con 5 pezzi di cartina in ogni busta (è anche possibile fornire una carta muta come esempio).


Procedura

Ogni gruppo di 5 siede intorno ad un tavolo ed ogni membro del gruppo riceve una busta diversa. Le buste non devono essere ancora aperte. Vengono date le seguenti istruzioni:
- ognuno di voi ha una busta contenente alcuni pezzi di una cartina del mondo;
- il vostro gruppo farà 5 cartine uguali;
- non avrete finito finché ciascuno di voi non avrà una cartina che sembri uguale a quella degli altri;
- ci sono due regole semplici: la prima è che durante il gioco non bisogna parlare né usare alcuna forma di comunicazione (segni, gesti della testa, occhiatine...); la seconda è che non potete prendere pezzi da qualcun altro. Vi è solo concesso di dare i vostri pezzi ad altri membri del gruppo ai quali pensate possano servire.


Discussione

Forse i ragazzi all'inizio vorranno parlare di ciò che è accaduto. Poi possono proseguire parlando dei loro sentimenti: frustrazione, irritazione, ansia per essere incapaci di realizzare una cartina completa, invidia per quelli che ci riescono, disappunto per dover smantellare la propria mappa per il bene del gruppo. o soddisfazione per come si è svolto il lavoro nel proprio gruppo.
Alla classe può essere chiesto quanto sia stato facile o difficile mettersi nei panni di altri membri del gruppo, quando probabilmente questi erano in ansia per la propria cartina. Si può anche discutere sulla difficoltà di immedesimarsi con il gruppo come un tutto, di vedere l'esercizio come un lavoro di tutti i membri, quindi da risolvere insieme piuttosto che come una gara da disputare da soli. Come si sono sentiti quando altri vedevano di quali pezzi avevano bisogno e glieli fornivano? Sarà quindi interessante verificare quanto i partecipanti sì siano attenuti alle regole e eventualmente di che elementi di comunicazione abbiano fatto uso.
Dal lavoro svolto potranno inoltre scaturire ulteriori riflessioni sulla posizione e la forma dei continenti presentate dalla proiezione Peters.

Una variante:
il gioco aumenta di difficoltà e permette una interessante discussione per il concetto di etnocentrismo se le cartine originali da ritagliare presentano al centro, per esempio, il continente asiatico, o quello americano, o l'Australia. E un lavoro di ricomposizione della carta che Peters stesso suggerisce e per il quale ben si prestano le cartine mute.

Qui sotto puoi vedere le 5 Carte di Peters che andranno tagliate opportunamente. Cliccandoci sopra vedrai le cartine per esteso e  scaricandole da quella posizione  potrai poi stamparle bene sia in formato A4 che in A3