MOOLADÉ


Mooladè significa "protezione", "sacralità dell'ospite" ed è grazie a questa tradizione che una donna africana, Collè Ardo, può ospitare a casa sua quattro ragazzine del suo villaggio che vogliono sottrarsi alla Salindè, la mutilazione genitale rituale. Sono andate da lei perché da sola, anni prima, si è ribellata agli anziani del villaggio ed ha impedito che sua figlia venisse mutilata.
Ousmane Sembene, grande regista africano, attraverso un racconto corale e con una lievità inusuale per un tema così drammatico, ci parla delle mutilazioni genitali femminili e ci suggerisce che l'Africa realizzerà la sua riscossa quando ne troverà la forza all'interno delle proprie tradizioni e secondo i propri modelli culturali, non inseguendo e assimilando modelli e suggerimenti occidentali.
Assieme al DVD, un interessante libro che ci parla della pratica delle mutilazioni genitali femminili e di che cosa le donne africane, sostenute anche da organizzazioni internazionali, stanno facendo perché venga abbandonata e sostituita da riti di passaggio alternativi e simbolici.

Awa Thiam, sociologa senegalese, ha scritto:
" Non c'è al mondo un essere femminile escisso, mutilato, 
picchiato, violentato, calunniato 
nel quale non ci identifichiamo e per il quale non ci sentiamo umiliate
."

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