Finalmente dopo anni di desolazione sul Forum è bello aprirlo ogni giorno e trovare diversi inteventi, addirittura sono talmente

tanti che sono rimasto indietro su alcuni, e mi sono potuto aggiornare solo oggi domenica che avevo del tempo per leggerli tutti.

 

Credo che ciò sia comunque merito di Nuccio, che non conosco personalmente, ma che forse in modo irruento e maldestro, ha reso il nostro sito come una Assemblea, dove si parla con i colleghi di tutti gli argomenti e di tutte le nostre problematiche.

 

In merito al sondaggio di Valerio vi dico come la penso:

 

1) Ritengo giusto che gli arbitri non abbiano diritto di voto, ma ritengo ingiusto che gli arbitri non partecipano all'assemblea (a spese federali). Questo perchè non gli permette di partecipare attivamente alla vita e alla conoscenza del collegio. Se consideriamo inoltre che secondo il regolamento un AA può fare solo attività regionale, vuole dire che dopo 1 anno di attività conosce al massimo il suo far, che gli ha fatto l'esame, e al massimo 2/3 colleghi della stessa regione con cui ha fatto le gare regionali.

Secondo me quindi dopo 3 anni di attività (1 AA e 2 A) hanno diritto di partecipare all'Assemblea, a spese FEDERALI, senza diritto di voto.

 

2) In merito a questo punto mi rimetto agli attenti lettori del regolamento arbitrale e delle sue interpretazioni, e se questo è poco chiaro sarà opportuno chiarirlo in base alla decisione che l'Assemblea sovrana voglia dare. Per me era giusta l'interpretazione classica, ossia 4 anni da A e 1 anno da AA.

 

3) In merito alla reiezione della domanda non mi fossilizzerei sul mezzo con cui far giungere un messaggio, ormai nel 2003 ne abbiamo una moltitudine, ma sull'importanza che il messaggio arrivi, e soprattutto arrivi con le dovute motivazioni. Facciamo una attività dove le soddisfazioni sono solo un diploma di GA, o un riconoscimento da parte degli atleti sul campo della nostra attività, e nulla più, quindi se la DAC ritiene che qualcuno non abbia le capacità di fare il GA o si trova in una regione dove ci sono già abbastanza GA, deve fargli arrivare in modo chiaro la sua opinione, proprio perchè penso che sia una decisione molto difficile da prendere per chi comanda e molto delicata da comunicare all'interessato.

 

4) Ritengo che ognuno abbia la libertà di decidere come e dove vuole discutere le proprie problematiche. Finchè si parla delle proprie problematiche e non si coinvolgono altre persone ignare è giusto che ognuno può fare quello che vuole.

 

 

Vi saluto e vi abbraccio tutti

Gianluca

 

19 ottobre 2003