Caro Forum,
come anticipato ti invio la risposta ad Agatino "Nuccio" Longhitano con preghiera di pubblicazione.
Penso che contenga argomenti di riflessione sufficienti per provocare un po' di dibattito.
Ciao e grazie
Sante


 

Caro Nuccio,

entrando casualmente nel forum ho letto il tuo intervento ed ho impiegato un po’ di tempo per capire se si trattava di uno scherzo o se era una cosa seria. Il dubbio mi è derivato solo dal mezzo e dalla forma che hai scelto per fare quella che tu hai chiamato “polemica farneticazione” o giù di lì.

 

Poi, evidentemente ho capito (non so quanto bene) di cosa si trattava ed ho affrontato il problema con la conclusione che ti espongo. Naturalmente, mio malgrado, lo faccio con lo stesso mezzo che hai scelto tu e così affrontiamo un problema tuo personale che spero possa essere di chiarimento ed utilità di tutti. Personalmente avrei scelto una strada diversa però per me non è un problema e cercherò di analizzare approfonditamente tutti gli aspetti sia formali che sostanziali che hai sollevato.

 

PREMESSA

Vista la delicatezza dell’argomento, prima di risponderti  ho preferito parlarne ufficialmente con tutti i Consiglieri della DAC. Non sarebbe stato indispensabile perché il Presidente ha la prerogativa di rappresentare legalmente il Collegio degli UUG in quanto “Organo” della FICK (ma questo è solamente un dettaglio) e specialmente su questioni di carattere generale (non tecniche di settore) gode di ampia autonomia ed è l’unico portavoce ufficiale

 

A scanso di dubbi quanto ti riferirò è anche condiviso dai consiglieri. Aggiungo anche in premessa che ti fa onore la passione e l’attaccamento che dichiari e dimostri per la nostra attività. Ma credo che i complimenti (sinceri) finiscano qui.

 

Cos’è il Forum

E’ uno spazio pubblico, una piazza, un bar, un palcoscenico dove ognuno può intervenire, e, vista la totale mancanza di riservatezza, andrebbe usato per problemi di interesse generale o anche particolare specialmente per questioni tecniche o organizzative, ma se si toccano argomenti personali, ciò deve essere una scelta dell’interessato che può parlare delle sue cose e non dovrebbe coinvolgere altri senza un preventivo avviso o loro consenso.

 

SPIRITO POLEMICO

Apprezzo che tu sia animato da spirito polemico, ma un conto è essere polemista (cioè porre polemicamente dei problemi per sollevare un dibattito o proporre delle soluzioni) e un conto è essere polemico (cioè criticar e basta). Penso che tu volessi intendere la prima condizione e mi sta bene, ma quando ciò viene messo in premessa al discorso che si sta per fare, mi pare che diventi una sorta di paracadute, di mettere le mani avanti per giustificare qualsiasi cosa si sta per dire.

Non è il tuo caso, ma, per analogia (con il mettere le mani avanti), mi sono venuti in mente i tanti amici che per prima cosa premettono che “loro dicono sempre quello che pensano” come se ciò bastasse per giustificare qualsiasi affermazione stanno per fare. Io però regolarmente rispondo che il merito non sta nel “ dire quello che si pensa” ma nel “pensare a quello che si dice”. Però ripeto non c’è nulla di personale nei tuoi confronti.

 

VENIAMO AI FATTI

Il problema che hai sollevato è inesistente, e se ti può fare piacere, sistematicamente chi fa la domanda per sostenere l’esame di G.A. attende di essere convocato dalla DAC quando sono mature le condizioni sia di tipo tecnico, che di tipo programmatico, che di tipo economico. Infatti occorre valutare la preparazione del candidato, la sua personalità la sua capacità di gestire le situazioni difficili e ciò lo si fa in molti modi (rapporti arbitrali, supervisioni, colloqui, informazioni, etc.), poi occorre valutare l’organico della Regione o dell’area geografica di appartenenza per verificare le reali esigenze in base all’attività che viene svolta nella stessa area, infine occorre cogliere delle occasioni opportune (tipo gare o riunioni) per minimizzare i costi di trasferta del candidato e degli esaminatori.

Poi non risponde al vero che non hai ricevuto risposta infatti ne hai ricevute 2.

Una scritta (16.01.02 prot. 348/AA) e una telefonica (dal sottoscritto), a parte i colloqui che hai avuto con Stefano Zsigmond, su ognuno dei quali ci soffermeremo.

 

-           Lettera scritta : ti è stato comunicato che non avevi maturato l’anzianità (Prot. 348/AA 16.01.2002) infatti hai maturato i 4 anni da arbitro il 19.06.2003

-           Risposta telefonica : ti ho presentato delle scuse per educazione (cosa che non guasta mai) perché non ti era stato risposto prima e ti ho spiegato (speravo chiaramente) che:

1)      non avevi maturato le condizioni

2)      non c’era bisogno di rifare la domanda (cosa che per tua scelta hai voluto rifare), perché comunque eri stato inserito nella lista d’attesa come tutti gli altri

3)      quando fossero maturate le condizioni ti avremmo convocato dandoti il titolo della tesi etc.

4)      non c’era alcuna scadenza in quanto l’aver maturato l’anzianità non faceva scattare nessun automatismo (e sottolineo che se si volesse dare una interpretazione rigida la tua anzianità è maturata il 19 giugno di quest’anno).

 

-           Colloqui con Stefano Zsigmond : premesso che Stefano mi ha confermato tutte le cose che hai scritto (confermando di essere persona seria e leale), ma mi ha anche precisato che quelle frasi sono state estrapolate da un contesto più articolato che fa mutare il senso rispetto al particolare che hai riportato tu. In parte sono evidentemente delle battute e, se ben ricordo anche tu ami (giustamente) fare delle battute spiritose per cui ne capisci anche il senso ed il valore. Potrei chiudere qui il discorso dicendoti che erano battute oppure opinioni di Stefano (autorevoli quanto vuoi, ma pur sempre opinioni perché non concordate in DAC). Come pure potrei dire altrettanto per la telefonata che ti ha fatto Nicola Fornarelli dopo aver letto il tuo intervento ….. che pur rispondendo al vero quanto ti ha detto, ha solamente espresso una opinione personale e così via. Vedi come si fa presto a far finta di risolvere i problemi o viceversa a sollevare dei polveroni polemici. Ma non mi piace e non fa parte della mia etica e allora bisogna andare fino in fondo.

COSA UN G.A. E’ E COME SI DIVENTA GIUDICE ARBITRO

Qui si potrebbe scrivere un trattato (e ritorneremo sull’argomento nel “libro degli arbitri” che stiamo faticosamente scrivendo), ma mi sorge il dubbio che non sia abbastanza chiaro il ruolo del G.A. e il modo per diventarlo G.A.

Non mi soffermerò tanto sulle caratteristiche di un G.A. quanto sul fatto che così come “non è vanto particolare essere un G.A.” non è un “demerito essere un A”. Ci possono essere degli ottimi A e dei pessimi G.A. perché il punto fondamentale (cosa che raramente sento ripetere) è che siamo tutti “primi fra pari” al servizio dello sport della canoa e particolarmente degli atleti.

La nostra molla è l’amore a servizio della canoa non l’ambizione di una carriera che non è  tale.

Questo non significa che non ci debba essere anche l’ambizione, ma vista nel modo giusto.

Ci sono dei Colleghi Arbitri che hanno fatto richiesta da 2 anni per sostenere l’esame da G.A., altri non l’hanno fatta per niente, ma per alcuni sono stati i FAR a sottoporre alla DAC la candidatura e tutto finisce in un elenco che viene aggiornato ed esaminato con senso di responsabilità ad ogni occasione possibile.

In passato non si poteva fare neppure la domanda, ma il candidato veniva proposto dalla DAC o dal FAR.

Pensa come sono cambiate le cose!

 

LA DEMOCRAZIA E GLI EQUILIBRI POLITICI

Qui la tua inesperienza nell’attività arbitrale ti ha fatto fare una scivolata di sostanza e di gusto.

Non fa paura a nessuno e tanto meno a questa DAC l’opinione di chiunque all’interno del nostro Collegio purchè voglia lavorare ed esprimere giudizi per il bene di tutti ma prima di tutto per la canoa. Non c’è alcun equilibrio da difendere, ma non c’è neppure un equilibrio. Io personalmente, ma anche i Consiglieri siamo qui perché vorremmo fare qualcosa di buono ma se non ci riusciamo o lo facciamo male siamo i primi ad essere contenti di tornare ad arbitrare (cosa che ci manca molto) basta che ci accorgiamo o che ci diciate che sono troppi gli sbagli che commettiamo rispetto alle cose buone.

Credimi è più difficile stare in DAC che nei campi di gara, ma finchè ci siamo non abbiamo intenzione di svendere superficialmente la nostra attività.

Non ti è venuto il sospetto che, se le cose fossero come dici tu, avremmo tutto l’interesse a far più G.A. possibili per accaparrare voti? Il fatto è che di “politica” non abbiamo parlato e non sappiamo neppure se riproporremo la nostra candidatura. Ci sentiamo dei tecnici, dirigenti di un organo tecnico (la DAC) che deve pensare alla formazione, alla preparazione delle giurie, etc.

…..e se qualcuno che tu reputi più “considerato” di te è già diventato GA considera anche chi con molti più anni di anzianità e con provata capacità non è stato chiamato e aspetta pazientemente.

Come ti ho detto prima i motivi sono diversi. Tornando al tuo intervento solo nel caso di reiezione avremmo dovuto motivare la causa della stessa per iscritto, ma dal momento che non c’è stata alcuna reiezione non dovevamo motivare ulteriormente nulla ma solo aspettare e creare le condizioni.

 

CONCLUSIONE

Il 28 giugno in tempi non sospetti la DAC ha deliberato (come sempre) il programma di massima per gli esami (per tutte le categorie) ed il tuo è stato programmato per il 6/7 dicembre in occasione della riunione di fine anno DAC (se ci saranno fondi sufficienti a pagarti la trasferta a Coverciano). In caso contrario avremmo colto un’occasione  favorevole mia e di Stefano per venire a Sanremo nei primi mesi del 2004.

Mi pare di averne parlato anche con qualche altro collega, ma non voglio tirare in ballo nessuno.

Non ti è stato detto nulla semplicemente perché aspettavamo la verifica di bilancio per scegliere l’opzione.

La DAC non ha nessuna intenzione di rimangiarsi quanto ha deciso, ma a questo punto si pone un problema anzi due.

Il primo che chiedi in modo ricattatorio delle scuse pubbliche che non ti sono dovute e non ti verranno fatte per i motivi visti in precedenza.

Il secondo è che ti vergogni di essere Arbitro come se ciò fosse umiliante. Al contrario personalmente e anche i consiglieri siamo fieri ed orgogliosi di essere stati Arbitri (qualcuno di noi è stato chiamato e non ha chiesto di sostenere l’esame) e di avere tanti validi e valorosi colleghi Arbitri che potrebbero sentirsi loro offesi dalla tua vergogna.

Perciò forse è meglio che le scuse sia tu a rivolgerle a loro e se farai in tempo a chiarirti le idee e metterti a posto con il Collegio potrai sempre fare l’esame nei tempi sopra scritti.

 

Ti saluto caramente e resto in attesa di sapere cosa decidi, ma non necessariamente o completamente attraverso il forum, anzi!

 

 

02.10.2003                                                     

 

                                                                                                            Il Presidente DAC:

                                                                                                               Sante Tarabusi