Cuneo, 24.08.2001  

Caro “Forum”,

 

innanzi tutto complimenti a Peppino per il sito del Collegio, in realtà più Suo che del Collegio, completo, utile per la modulistica sempre aggiornata, per le schede degli alberghi e non per ultimo per la documentazione fotografica.

 

Ultimo nato il “Forum” ,a cui fino ad ora hanno partecipato pochi Colleghi; a questo punto per non lasciare il Peppino a “cantarsela ed a suonarsela” rimosse le remore dovute al fatto di aver fatto parte della DAC, quale consigliere per il Settore Fluviale per ben 12 anni, mi accingo a dire la mia.

 

Ho fatto parte, con ben tre differenti Presidenti di quelle che Peppino definisce, “Di Direzioni Arbitrali così se ne sono viste abbastanza negli ultimi anni” comunque posso assicurare che ogni Presidente con differenti qualità, hanno sempre cercato operare al meglio.

 

Penso che nella natura umana si sia portati a rivolgere l’attenzione a quello che si deve fare e non si volge mai indietro a vedere quello che si è fatto. Ricordo tempi peggiori degli attuali, sia come rapporti con la Federazione e sia con gli Atleti.

La formazione attraverso Riunioni dei GAP, dei FAR GAP e dei Colleghi facenti parte dei vari Circuiti (Slalom, Starter, Polo), Linee Guida, Casistica di Slalom, sono convinto che non meritino un giudizio così negativo da parte di Peppino.

 

Le valutazioni di Peppino nei riguardi della nuova DAC non sono così positive, trovo molto più pacate e meno provocatorie le affermazioni di Longhitano e di Zannoni. Lasciamoli lavorare, avremo la possibilità di valutarla in occasione della prossima Assemblea.

Il fatto di aver inviato a tutto il Collegio la Relazione del 1° periodo dell’anno, l’ho trovato molto positivo e coinvolgente (anche nonostante certi limiti), cosa che avevo proposto alle DAC in cui avevo operato e mai realizzato.

E’ anche questo un primo passo nel senso di una migliore informazione della base, oltre alle Assemblee ed alle Riunioni a cui non partecipano tutti i Colleghi.

 

Le decurtazioni dei Rimborsi è un problema che sia D’Angelo che Longhitano evidenziano, fatto che è motivo di amarezza per tutti , maggiormente, perchè  abbiamo più volte avuto assicurazioni dal Presidente Conforti di una positiva risoluzione della cosa. Ricordo che in passato qualora si verificavano errori nella compilazione dei fogli di rimborso, la Segreteria Federale provvedeva all’invio all’interessato del secondo foglio (giallo) della richiesta di rimborso con le correzioni, rendendo così la cosa più chiara e comprensibile.

 

Giurie scarne, è senz’altro un problema, ricordo che non era cosa facile predisporre Giurie per Gare di cui a priori non si conoscevano l’importanza ed il numero dei concorrenti.

Ricordo di aver preparato Giurie di 7 Colleghi per Gare di slalom in cui il numero dei partecipanti era risultato essere inferiore ai 30 concorrenti.

Il Costo arbitrale dalle medie statistiche di allora era di £.280.000-300.000 per Collega, quando il premio per Società vincitrice della Coppa FICK corrispondeva per un anno di attività con la partecipazione a tutte le Gare in Calendario a £.1.500.000-2.000.000. Lascio a Voi la valutazione della cosa.   

Con questo non voglio giustificare la scarsità numerica di certe Giurie, però penso che potrebbe essere positivo predisporre Giurie numericamente mirate per le singole Gare, infatti a Gare come la Gara Internazionale di Slalom di Merano di quest’anno Presidente e Consiglieri DAC si sono offerti di arbitrare, riuscendo così a coprire tutte le postazioni previste.

 

Condivido anche alla luce della mia passata permanenza DAC, ciò che scrive il Collega Longhitano a proposito del “pressapochismo” non di tutti i Colleghi, ma senz’altro di alcuni, che realmente può danneggiarci ed inficiare i rapporti tra Federazione e Collegio. Comunque problema di minor rilevanza di anni addietro. Mi unisco a Nuccio al suo incitamento a “rimboccarsi le maniche, ridiamo al Collegio quella credibilità che ci compete , diamo un segno forte di serietà professionale”.

 

Oltre a tutti questi Nostri problemi più o meno importanti, penso che il problema di i maggiore rilevanza per il Settore Fluviale ed anche per l’Olimpica (denunciato più volte durante la mia permanenza in DAC), sia la costante diminuzione di partecipanti alle Gare ed un generale calo di Società che si verifica ormai da anni.

Lo so che non è un problema del Collegio, ma bensì Federale, comunque il giorno che avremo Gare con un limitato numero di concorrenti cosa ci staranno a fare Giurie con un numero di Colleghi come per il passato?

 

A questo punto dopo aver contribuito a non lasciare Peppino solo  “a cantarsela ed a suonarsela”, faccio i migliori auguri alla DAC perché possa operare al meglio e che possa trarre da questo “Forum” ulteriori stimoli a lavorare.

Faccio ancora un invito ai Colleghi a partecipare attivamente a questo “Forum” con idee ed osservazioni, che sicuramente faranno si che il Collegio cresca ulteriormente.

 

 

Un salutone a tutti i Colleghi.

 

Riccardo Landra

 

 

 

 

Ivrea, 24 agosto 2001

 

 

 

Sono contento che le mie "provocazioni" hanno finalmente contribuito a smuovere gli animi dei colleghi e il loro desiderio di partecipazione al forum. Vi ringrazio di cuore, adesso mi sento meno solo. Ricordate però che a "FORUM" piacciono in modo particolare le lettere ricche di proposte e di soluzioni !

 

La lettera di Riccardo merita tuttavia una breve risposta giacché le sue considerazioni alle mie affermazioni dimostrano che quello che ho detto non è stato inteso (o non sono stato capace a farmi intendere) nel modo in cui volevo che fosse capito oppure conferma tragicamente come i problemi di cui Vi ho parlato fossero vissuti con rassegnazione dalle DAC precedenti.

Riassumiamo:

 

1) Il valore delle precedenti DAC: nessuno mette in dubbio la passione, l'abnegazione, il disinteresse con cui Presidenti e Consiglieri hanno sempre operato; nessuno osa contestare la disponibilità personale (a volte il sacrificio) a dedicarsi a cose che danno pochissima soddisfazione e di cui - sembra - pochissimi abbiano voglia di occuparsi !  L'appunto non era quindi alle PERSONE. Mi sbaglierò, ma dai tempi di Maurizio Amato grossi stravolgimenti organizzativi e, per certi aspetti, culturali non c'è ne sono più stati: secondo me, per quello che ho potuto vedere, gli ultimi anni si sono trascinati nella semplice (e sicuramente difficile) gestione del quotidiano.

Ora si presenta un nuovo gruppo che ha dichiarato grosse ambizioni e sicuramente è fornito di elevate potenzialità. Nel dar loro una mano per migliorare il NOSTRO Collegio, abbiamo appunto due possibilità:

a) aspettiamo la prossima assemblea per raccontare quello che ci è piaciuto o non ci è piaciuto e se hanno lavorato male li mandiamo a casa, oppure rinnoviamo loro la fiducia sperando nei due successivi anni;

b) li aiutiamo giorno per giorno a trovare la giusta direzione con i nostri consigli, le nostre critiche pacate o violente, le nostre approvazioni, sempre e comunque al loro LAVORO e non alle loro PERSONE, però senza sconti perché il fatto che stanno lavorando al meglio delle loro possibilità non è il solo risultato che ci attendiamo. Quindi bravi per l'idea della relazione semestrale: un ottimo sistema per tenere i contatti con la base ! Si può fare senz'altro di meglio sui contenuti e se non c'è nulla da dire, non si dica nulla !

 

Ricordate: BASSE ASPETTATIVE, BASSI RISULTATI !

 

2) Giurie scarne:  E' vero, la DAC in più di una occasione ha coperto posizioni che altrimenti non avrebbero avuto copertura e di questo va ringraziata. Ma non è questa una corretta soluzione ! Se non ci sono i soldi per comporre giurie adeguate allora nel meccanismo organizzativo c'è qualcosa che non funziona. Servono 10 arbitri ma te ne diamo 5; vedi di farteli bastare garantendo comunque il corretto svolgimento della manifestazione !

Bene, la soluzioni possibili sono solo di nuovo due:

a) un ufficiale di gara svolge più ruoli (e fa ovviamente quello che può e non vedrà di certo tutto)

b) alcuni ruoli possono venire ricoperti dal Comitato Organizzatore (necessario investire sulla formazione e intervenire sui regolamenti).

 

3) Partecipazione alle manifestazioni internazionali: Pochi soldi, poche gare all'estero per gli atleti, figuriamoci per gli arbitri ! Tuttavia se non si partecipa alle gare all'estero non si fa esperienza, non si ottiene visibilità dall'ICF e alle Olimpiadi continua andarci al posto nostro Mr. Cirini. Non è bello.

Perchè non pensare ad una partecipazione alle spese ? Es: la FICK mette il viaggio e per il vitto e l'alloggio ci pensa l'Arbitro. Sicuramente qualcuno disponibile lo si troverebbe.

 

4) Pressapochismo.E' necessario investire (ripeto investire e non spendere) nella formazione degli individui, utilizzando il grosso patrimonio tecnico ed umano che il collegio mette a disposizione: dai tempi di Maurizio Amato questo non si è più fatto.

 

Forza, esprimete le Vostre opinioni.

 

Saluti, Peppino D'Angelo