SUGGERIMENTI TECNICI

 

In data 15.12.2002 alle ore 09.00 presso il Centro Tecnico della F.I.G.C. in Firenze in occasione dell’evento tecnico previsto nell’Assemblea Ordinaria tenutasi nei giorni 14 – 15.12.2002, presente il Consigliere della D.A.C. Stefano Zsigmond, si sono riuniti i Sigg.ri Michele Bevilacqua, Massimo Santoro, Giuseppe Sgobio e Gianluca Zannoni.

Durante la riunione si è parlato di casistica utilizzando una cassetta su cui erano registrate alcune partite degli ultimi Campionati del Mondo svoltisi ad Essen, ed è stato rivisto sia il Rapporto Arbitrale della Canoa Polo sia il modulo12/01 relativo alla Squalifica di un atleta durante i Tornei.

Per quanto riguarda il Rapporto Arbitrale è inserita, dopo la dicitura Categoria, la dicitura “Torneo” per quegli incontri che non sono classificati come Campionati o Coppa Italia.

Il modello 09/01, ora 09/03, Risposta al Reclamo è modificato nel punto “La tassa di £.” diventa “La tassa di €.”

Il modello 11/01, ora 11/03, è modificato nella parte finale poiché il deferimento alla Commissione Giudicante è chiesto, anziché dal Giudice Arbitro Principale, dall’Arbitro che ha diretto la partita nella quale è ravvisata la necessità dell’intervento della Commissione Giudicante.

Il modello 11/01, ora 12/03, è modificato inserendo la dicitura “Delibera quanto segue”

Per quanto riguarda la casistica dopo aver visionato la cassetta nella quale si vede molto bene il comportamento tenuto dagli Arbitri in occasione della massima competizione e dopo una discussione attenta e propositiva sono formulate le seguenti raccomandazioni da applicare nei Campionati, e non, del prossimo anno.

 

1.       In tutte le riprese del gioco (tiri liberi o lanci liberi) si deve far rispettare la regola della distanza di un metro, ossia deve esserci un metro di distanza tra la palla che si stacca dalla mano di colui che sta riprendendo il gioco e la pagaia del difensore, anche se la pagaia è ferma. La mancata osservanza di questa regola comporta il ripetere della punizione, E NELL’AREA DEI 6 METRI COMPORTERÀ UN TIRO DI RIGORE. Ripetute stoppate irregolari su tiri liberi o lanci liberi, fuori dell’area dei 6 m della stessa squadra, comporteranno un cartellino verde.

 

2.       I tiri liberi dovranno essere battuti esattamente nel punto in cui è stato commesso il fallo, in modo particolare nell’area di rigore. L’Arbitro dovrà ricorrere a tutti gli strumenti in suo possesso per far rispettare questa regola.

 

3.       E’ opportuno rammentare che un tiro libero che è battuto sotto porta con abbinata la regola del metro di distanza, descritta al punto 1, si trasforma in una chiara occasione da gol che è dovere dell’arbitro far rispettare in ogni modo.

 

4.       L’Arbitro dovrà indicare la posizione esatta dove battere il tiro libero, Se non è chiaro dove è la posizione esatta, l’Arbitro si posizionerà lungo la linea laterale all’altezza di dove è stato commesso il fallo, indicando con il braccio allungato perpendicolare alla linea laterale la posizione esatta. Per far rispettare tale disposizione l’Arbitro potrà utilizzare i cartellini. E’ raccomandato l’uso del cartellino verde.

 

5.       Si ricorda inoltre che il giocatore che sta per battere un tiro libero o lancio libero non può essere toccato o spinto in alcun modo. Se ciò avviene fuori dell’area dei 6 metri si fa ribattere il lancio libero o tiro libero, dando un cartellino verde all’autore del fallo, se avviene in area di rigore bisogna assegnare un tiro di RIGORE.

 

6.      Altra regola molto importante e scarsamente valutata è quella relativa ai “5 secondi”. Fino ad oggi si è pensato che la regola dei 5 secondi NON SI APPLICAVA nei casi in cui la barca del giocatore in possesso della palla fosse in movimento. TUTTO CIO’ E’ SBAGLIATO. La regola dei 5 secondi NON SI APPLICA ESCLUSIVAMENTE SE IL GIOCATORE STA PER SCAGLIARE UN TIRO IN PORTA, in tutti gli altri casi si deve applicare la regola dei 5 secondi. Saranno quindi considerati falli anche i casi in cui il pallone è tenuto in acqua e “trascinato” dal giocatore pressato, senza che questi effettua o riesce ad effettuare il passaggio. LO SCOPO DELLA REGOLA DEI 5 SECONDI E’ EVITARE IL RISTAGNARE DEL GIOCO SENZA CHE SI FACCIANO PASSAGGI.

 

7.       E’ necessario porre molta attenzione all’inclinazione delle pagaie dei difensori nelle stoppate, poiché una non attenta valutazione, fin dall’inizio della partita, di stoppate irregolari, e quindi troppo vicine alle mani (con la palla), comportano un gioco pericoloso. Una non attenta valutazione delle stoppate porta ad un progressivo avanzare dell’inclinazione delle pagaie nel proseguimento della partita, da una posizione verticale corretta ad una sempre più inclinata, verso le mani del tiratore. Tutto ciò comporterà una degenerazione del clima della partita, fino al rischio di perdere il controllo della partita stessa. Si consideri che un tiratore che si vede stoppata una palla in mano, si innervosisce, e una volta difensore, farà una stoppata ancora peggiore, fino ad arrivare ad una rissa generalizzata.

 

8.       Al fine di dare un’immagine più professionale dell’Arbitro è necessario che questi abbia la padronanza della gestualità nella segnalazione delle irregolarità ed un atteggiamento meno “sufficiente” nella conduzione della partita. Si deve cercare di ridurre al minimo le spiegazioni verbali, ma applicare i segni che indicano chiaramente i falli commessi.

 

9.       Nel caso si voglia ammonire un giocatore, con qualsiasi cartellino, lo si deve convocare al bordo vasca vicino l’Arbitro. E’ FONDAMENTALE PERO’ CHE IL GIOCATORE ABBIA LA CERTEZZA CHE GLI SARA’ CONCESSO TUTTO IL TEMPO NECESSARIO PER RIPRENDERE LA SUA POSIZIONE IN CAMPO. Se il giocatore ha la certezza che l’Arbitro gli darà la possibilità di rientrare nella sua posizione in campo, non farà problemi ad avvicinarsi all’Arbitro, in caso contrario non lo farà mai e si darà origine a situazioni che in taluni casi diventano incresciose. E’ NECESSARIO GARANTIRE AL GIOCATORE QUESTO SUO DIRITTO.