Karl Abarth figlio di un altoatesino di Merano, nasce il 15 novembre 1908, (quindi sotto il segno dello scorpione).

Crescendo evidenzia la sua passione per la meccanica e l'alta velocita'.Si fa apprezzare in entrambe le specialita',ma un incidente tronca la usa carriera di pilota. \par Alla fine della seconda guerra mondiale abbandona la direzione di una piccola fabbrica in Jugoslavia,cambia il nome in Carlo e torna a Merano. \par Da qui ,con l'aiuto di tre importanti conoscenti (Nuvolari,Ferry Porsche,figlio del grande Ferdy e Hruska della Porsche konstruktionburo),contatta nel 1947 Dusio,ex corridore e patron-fondatore della Cisistalia,fabbrica torinese di automobili sportive.Lo convince a costruire un Formula1 sofisticata(con trazione anteriore inseribile),ovvero la Porsche 360 progettata durante la guerra,e si fa nominare direttore,prima sportivo e poi tecnico,della casa. Purtroppo il progetto 360 ben presto si rivela oneroso e Dusio, accettando un' offerta di finanziamento dall' Argentina ,vartca l' Atlantico portando con se' un esemplare non ancora terminato. \par Il sempre attento Carlo intuisce che quello e' il suo momento: a titolo di liquidazione ritita alcune Cisitalia 204 da competizione (con motore derivato da quello della 1100 Fiat) e da' origine a una squadra corse con una piccola officina d'appoggio.Sulla sua fondazione un piccolo giallo: secondo i testi ufficiali avviene a Torino il 15 Aprile 1949, altre fonti (peraltro attendibili) indicano Bologna come sede dell' atto,redatto pero' una quindicina di giorni prima.Dove e quando e' nata non e' pero' molto influente ,mentre e' importante segnalare la presenza di uno sponsor per la squadra.Si tratta di Armando Scagliarini,padre di un pilota della squadra,Guido.La Denominazione ufficiale e' Abarth&C con uno scorpione come simbolo.Passano tre anni e le cose per Carlo vanno bene,grazie nache alla produzione di parti speciali ( principalmente marmitte ) che permette di far quadrare il bilancio.In questo periodo lo scorpione debutta inoltre al salone di Torino presentando nel 1950 la 204A.. La cura Abarth prevedeva due carburatori,i cavalli erogati erano 83 e la velocita' massima di 190 Km/h.Due le versioni:Spider o Berlinetta Corsa. Indubbiamente un buon inizio,cui va' aggiunto che proprio su di una Spider 204 A il grande Tazio Nuvolari cogli, il 17 Giugno dello stesso anno ,la sua ultima vittoria nella corsa in salita Palermo-Monte Pellegrino. \par Gli anni '50 sono molto significativi per l' azienda visto che il titolare, pur mantenendo ottimi rapporti con la Fiat (ereditati dalla Cisitalia), pone la sua attenzione anche su modelli di altre case come Alfa Romeo, Ferrari,Simca e Renault. E' comunque con la 600 ,novita' del 1955, che Abarth mette a segno un buon colpo.

Da un' auto popolare a quattro posti ricava una sportiva a buon mercato,la 750 GT ,con cilindrata,potenza e prestazioni aumentate. Offerta in kit di montaggio e' disponibile con carrozzeria di serie o con trasformazione estetica. Questa formula si rivela azzeccata,tanto che viene proposta nel 1957 per la 500.

In possesso di una forte personalita',Carlo Abarth e' volitivo,scaltro, fantasioso, pubblicitario abile e tanto ambizioso al punto da sconfinare nell' eccesso. Nei momenti di euforia da successo non nasconde infatti che il suo sogno e' quello di diventare il costruttore leader della categoria prototipi.Per questo nel 1967 arriva quasi a rovinarsi economicamente per creare una 6 litri 12 cilindri da corsa,ma il progetto gli viene stroncato dal nuovo regolamento della FIA.Riguardo alla sua attivita' non sopporta di essere definito truccatore. Si ritiene un industriale,un costruttore di automobili veloci,sicure e sportive destinate ad un pubblico vasto competente e giovane. \par Tornando alla storia nel 1957 ,e' significativa,l'inaugurazione del nuovo stabilimento a Corso Marche dove operano 160 dipendenti (all' inizio erano soltanto 20). Importante per il proficuo filone delle utilitarie sportive l'arrivo del vigoroso 750 bialbero,successivamente prodotto in altre cilindrate. \par Solo nella seconda meta' degli anni 60 si avverte qualche segnale di crisi,ma nel '69 il debutto della compatta A112 Autobianchi procura nuovi stimoli.

Abarth si mette rapidissimo al lavoro memore del successo della 600, e crea una versione fin troppo pepata dell'ultima arrivata.Opportunamente ridimensionata entra in produzione alla fine del 1971 e diventa il piu' grande successo commerciale per l' azienda dello scorpione,tanto che rimane in produzione fino al 1985.

A proposito di ottimi risultati di vendita, non vanno dimenticati quelli ottenuti dalle marmitte Abarth che dopo il primo esemplare del 1908 ,gia' a fine luglio del 1971 vengono costruite in 3.5 milionidi unita'. Data importante per l'azienda e' il 15 ottobre 1971, quando cioe' entra nell 'orbita Fiat ed inizia a produrre per i marchi torinesi del gruppo.Nel 1972 il reparto Fiat Rally viene spostato il Corso Marche e cinque anni piu' tardi arriva pure la Lancia Corse :l 'Abarth diventa in pratica il polo sportivo (progetto e produzione ) del gruppo torinese e nel 78 sforna 900 Fiat e 500 Lancia pronte per le corse.L'anno seguente, il 24 ottobre (ancora sotto il segno dello scorpione) muore,settantenne Carlo Abarth.

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