Fiat Abarth 131

 

 

La Fiat fece il suo ingresso nei rally mondiali nel 1969 e presto mise in cantiere progetti per produrre "omologazioni speciali" che sarebbero diventate vincenti contro auto come Lancia Stratos e Ford Escort RS 1800. La 124 Abarth nel 1972 fu la prima e nel 1975 la Fiat sviluppò la Abarth 131 Rally. Simile all' apparenza alla Fiat 131, era molto diversa come meccanica: la produzione fu limitata ad appena 400 auto, il minimo richiesto dai regolamenti sportivi. Il telaio era quello base monoscocca in acciaio della normale berlina; invece che in acciaio, molti pannelli della carrozzaria erano in vetroresina e la meccanica era quella caratteristica dell' Abarth. L' assale rigido posteriore della 131 fu scartato a favore delle sospensioni indipendenti della 124 Abarth. Il motore era un' evoluzione a corsa lunga del classico motore Fiat di media cilindrata, in questo caso con le 16 valvole della 124 Abarth Rally. La 131 Abarth aveva anche i passaruota allargati per alloggiare i pneumatici da corsa, spoiler anteriore e posteriore e una quantità di prese e sfoghi d' aria. La 131 Abarth ebbe la sua migliore stagione nel 1980 quando si aggiudicò il Campionato del mondo, vincendo tutte le principali gare, dal rally di Monte Carlo a quello del Portogallo, d' Inghilterra, i Mille Laghi, la San Remo, finendo al secondo posto in Nuova Zelanda e al terzo in Svezia.

Caratteristiche tecniche
Motore 4 cilindri in linea; 84 X 90 mm, 1995 cc; doppio albero a camme in testa; potenza massima, 140 CV (versione stradale), 230 CV (versione rally) a 7500 giri/min.
Trasmissione trazione posteriore, cambio manuale a 5 rapporti.
Sospensioni ant. e post. indipendenti, bracci superiori e molle elicoidali.
Freni a disco.
Dimensioni passo, 249 cm; carreggiata, ant. 152 cm., post. 149 cm.
Velocità massima 190 km/h.




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