Biografia artistica

 

Fabrizio Scheggi nasce a Firenze l’11 dicembre del 1955.

N

ella sua vita pittura e poesia sono le arti di riferimento. La sua famiglia, di modeste origini contadine e da sempre residente in Mugello, si trasferisce a Firenze per motivi di lavoro agli inizi degli anni ‘50. Fin da piccolo è affascinato dal mondo dell’arte; per questo il padre, dipendente del Teatro Comunale di Firenze, lo porta con sé a respirare il clima di preparazione delle opere liriche, e proprio dietro le quinte ha occasione di conoscere, ancora fanciullo, le grandi “voci” operistiche come Mario Del Monaco, Anna Moffo, Maria Callas e, anni dopo, un ancor giovane maestro d’orchestra, Riccardo Muti. La cosa che più lo incuriosisce però sono i lavori di preparazione degli allestimenti scenografici in preparazione nei locali delle Cascine, alla cui ideazione si alternano i più grandi scenografi dell’epoca (Bruno Mello, Raffele Del Savio); le prime pennellate date per gioco da Scheggi sono proprio quelle sulle enormi pannellature operistiche.

 

Nel 1974 si iscrive all’Università di Firenze, frequenta un corso di pittura e grafica, abbandonato dopo qualche tempo per motivi personali;  non dimentica però mai del tutto il mondo dell’arte, che continua ad affascinarlo. Nel 1983 si sposa e si trasferisce a Pontassieve. Proprio all’inizio degli anni ’80 risalgono i suoi primi studi e ricerche sulla poesia dialettale toscana che lo portano ad appassionarsi e a comporre  le prime poesie, sulla falsariga di una tradizione familiare di “cantastorie” e di poesia in rima radicata nel tempo.

 

Il 1994 è l’anno della svolta; dopo la morte del padre, sempre più attratto dalla sua terra d’origine Scheggi decide di ritornare in Mugello; questa scelta si rivela felice, gli permette di riscoprire ed ampliare gli interessi su poesia e pittura, stimolato dall’incontro con artisti locali; in questa fase ha l’occasione di presentarsi con successo al pubblico i due primi fascicoli di poesie, “La campagna in rima….ma com’era prima!” e  “La luna, i colori e altre storie

Inizia poi a dipingere dal vero gli scorci più suggestivi del paesaggio rurale e, incoraggiato a continuare dai risultati ottenuti, inizia a esporre al pubblico (Dicomano, Borgo S.L., Vicchio, Rufina, Firenze, Empoli, Scarperia).

 

Le esposizioni ricevono subito largo apprezzamento dal pubblico; di lui parlano positivamente giornali e riviste, tra cui citiamo Toscana tascabile, Il Giornale del Mugello, La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Corriere della Val di Sieve, la rivista fiorentina “Viva Piazza”. Ottiene numerosi premi e riconoscimenti, tra cui si ricorda la selezione delle sue opere per due anni consecutivi al concorso di arte estemporanea a Dicomano (FI) con pubblicazione di cartolina celebrativa e il 1° premio giuria popolare al concorso “Artisti in Fiera” (Vicchio 2001)

 

In questa fase, fondamentale è l’incoraggiamento che gli proviene da talentuosi maestri quali Armeno Mattioli, Paolo Galli e Carlo Galleni. Partecipa alle principali manifestazioni artistiche ed è inserito nella pubblicazione “Promenade-progetto” studi aperti ed è socio prima dell’Associazione culturale fiorentina “Gadarte” e  dal 2005 di quella mugellana “Dalle terre di Giotto e dell’Angelico”. 

 

Per informazioni sulle mostre effettuate cfr. sezione “mostre e riconoscimenti