Breve Tour di Capodanno


Dopo aver trascorso il Capodanno presso l’Agricasale di Piazza Armerina, dove abbiamo brindato all’arrivo del nuovo anno.

Ci siamo recati a Morgantina con l’intenzione di visitare la vasta zona archeologica ma un vento gelido ci ha fatto desistere e abbiamo rinviato ad un altro periodo la tanta desiderata visita. Il nostro itinerario è proseguito con la visita del Museo di Aidone  (Museo Archeologico di Aidone (En), Largo Trupia, tel. 0935-87.307
Biglietto: 3 euro, comprende anche l’ingresso al Parco Archeologico) dove sono conservati tutti i reperti della zona di Morgantina. Da pochi giorni sono esposte le statue di Demetra e Kore da poco rientrate dagli Stati Uniti.

 

 

 

 

Dopo l’esaustiva  visita del museo ci incontriamo con altri amici e insieme ci dirigiamo a Caltagirone. Di notevole interesse architettonico sono il Duomo normanno dedicato a S. Giuliano che conserva bei dipinti opere di Francesco Vaccaro (1802-1882), la Chiesa del Collegio eretta dai Gesuiti nel 1593 e la Chiesa di S. Giacomo riedificata dopo il terremoto del 1693.

Rilevanti sono pure la Chiesa di S. Maria del Monte impreziosita dalla grande scalinata ricca di maioliche policrome che unifica le due parti della cittadina, la Corte Capitaniale con insigni finestre e portali opere del Gagini (1478-1536) e la Chiesa di S. Nicola del 1700, oggi sede del Museo Etnologico Siciliano.

Dopo aver dormito nell’Area Attrezzata ci siamo diretti a Palazzolo Acreide, lungo la strada ci siamo fermati a Vizzini.  Cittadina che ha dato i natali a Giovanni Verga. Purtroppo non abbiamo potuto visitare il museo (anche qui saremo ben contenti di ritornare) perché chiuso ma abbiamo goduto delle viuzze e delle chiese del paese.

Scalinata di Vizzini

Proseguiamo il viaggio verso la nostra destinazione tra un paesaggio lussureggiante, grazie alla pioggia dell’ultimo periodo che ha reso i campi verdi, e un cielo terso di un blu da mozzare il fiato.

Arriviamo alla meta che ormai è buio dopo aver trovato parcheggio ci dedichiamo alla visita della cittadina domani andremo all’Akrai. Visitiamo diverse chiese e le vie dove sono stati eretti bellissimi palazzi, molti luoghi di questo paese sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’U.N.E.S.C.O.

L’indomani un equipaggio deve rientrare ci salutiamo ben sapendo che anche per noi la vacanza volge al termine. Dopo i saluti ci siamo recati all’Akrai.

Di grande interesse è stata la visita della zona archeologica con il Teatro Greco - Realizzato nel III secolo a.C., è un teatro di piccole dimensioni, circa 600 posti. Si compone di dodici gradini e di nove cunei ed è stato in parte modificata in epoca romana e bizantina. Da esso è possibile godere di una straordinaria vista sia delle valle dell’Anapo che dell’imponente Etna.
Nei pressi dell’asse viario, il bouleuterion sede del consiglio cittadino. Non abbiamo potuto visitare I santoni perché la visita si deve prenotare per tempo.

 

Teatro Greco

Bassorilievi ormai sciupati dal tempo nell’Intagliatella

 

 

Da Palazzolo Acreide ci siamo spostati a Scicli, anche qui siamo rimasti estasiati dalla bellezza dei palazzi. Il piccolo tour per le vie cittadine si è svolto all’imbrunire;  con il calare della sera, la sensazione di magia è aumentata, abbiamo anche riconosciuto l’ingresso del commissariato della fiction del Commissario Montalbano. Tutto contornato dalla cortesia degli abitanti che non esitavano ad illustrare le bellezze della loro cittadina, abbiamo proseguito il giro visitando alcune Chiese con i presepi.

Una volta tornati ai camper abbiamo deciso di far tappa a Modica per la notte; il breve percorso si è svolto in modo veloce e tranquillo e giunti a destinazione non abbiamo faticato a trovare  il parcheggio, anche se di camper fermi quella sera erano veramente tanti.

Dopo una tranquilla notte decido di fare una passeggiata tra le vie di Modica così mentre gli altri membri del gruppo si andavano svegliando e si preparavano mi sono addentrato nel centro abitato.

Anche Modica è famosa per il Barocco e le chiese e i palazzi sono una dimostrazione, altra attrattiva del luogo e il cioccolato che viene prodotto nelle botteghe artigiane.

Lungo il mio girovagare  ho incontrato alcuni leggii che illustrano altre scene della fiction televisiva che è stata girata in quei posti. È ancora presto ma la cittadina si anima e si nota in giro anche un’atmosfera di festa, questa sera si terrà la manifestazione de “La Notte Bianca” dopo circa due ore di girovagare mi squilla il cellulare; gli altri sono pronti e aspettano me per partire.

Raggiunto il gruppo partiamo alla volta di Cave di Ispica, una zona archeologica  situata tra i comuni di Ispica e di Modica, questa fenditura, lunga circa 13 km. E' costellata di abitazioni trogloditiche, piccoli santuari e necropoli, I primi insediamenti umani attestati nella zona risalgono al neolitico. Le grotte che costellano le pareti della cava sono state create dalla natura per il fenomeno carsico ed in seguito modificate ed adattate dall'uomo alle proprie esigenze. Giunti sul posto ci addentriamo per i viali.

La Larderia

catacomba di epoca paleocristiana (IV-V sec.)

Grotte Cadute, un complesso abitativo a più

piani

Dopo ci siamo spostati alla Chiesa rupestre di S. Nicola dove si può ammirare i resti di uno splendido affresco di Madonna.

 

Nei pressi esiste anche un Mulino ad acqua che ovviamente non ci siamo persi e dopo una passeggiata tra il verde dei campi e l’arancione degli agrumi l’abbiamo visitato. La struttura è ancora funzionante e la passione dei proprietari la rende ancora più gradevole, hanno creato anche un Museo per illustrare la vita del Mugnaio.

 

L’abitazione del mugnaio

La cucina

La ruota del mulino, in questo caso è orizzontale e l’acqua la fa muovere per caduta.

la farina

I nostri camper durante la sosta per la visita degli scavi e del mulino.

Alla fine del giro dopo un meritato pranzetto e un piccolo riposo siamo ripartiti alla volta delle nostre case.  

Questo nostro piccolo tour si è svolto in  tre province siciliane: Enna, Siracusa e Ragusa. Tre territori ricchi di storia e di emozioni.

 

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Enrico