Pomposamente auto-catalogato da Disney sul retro della fascetta del DVD nel genere "classico d'animazione", il film che nel 1994 sbancò i botteghini di tutto il mondo è anche il primo della factory americana basato su una sceneggiatura originale. Non mancano certo rimandi a tematiche già affrontate in Bambi o nel capolavoro giapponese di Osamu Tezuka Kimba – il Leone Bianco: la perdita del genitore, il tema della crescita, la riconquista di ciò che è caro, qui messi in scena con un maestoso impianto scenografico e visivo grazie al supporto di tecniche d'animazione e colorazione al computer. La storia narra del leoncino Simba, figlio del re Mufasa, e dei travagli che dovrà affrontare a causa della sete di potere che guiderà suo zio Scar a commettere terribili azioni per la conquista del potere, mandando in esilio il legittimo successore al trono di re della foresta. Ricco di trovate visive durante i molti (troppi) brani cantati, il film scorre senza intoppi seguendo un canovaccio consolidato, ricco di cliché e con qualche caduta di tono (Scar canterino è abbastanza ridicolo, la morte del padre poco credibile). Un successo insperato.
Tratta da AFDigitale