Ferdinando Cefalù è costretto a un infelice matrimonio con Rosaria, donna brutta e soffocante. Si invaghisce della cugina sedicenne e per discolparsi spinge al tradimento la moglie facendola incontrare con una vecchia fiamma; Ferdinando uccide entrambi, ma riesce ad evitare una lunga condanna appellandosi al delitto d’onore. Commedia all’italiana, dramma e satira sociale per Pietro Germi, che con questo film (Oscar per la miglior sceneggiatura a De Concini, Giannetti e allo stesso Germi) inizia la sua personale trilogia su un’Italia (quella meridionale) non ancora toccata dal boom economico di quegli anni e ancorata a vecchie e “macabre” regole (il delitto d’onore) che non possono non sfociare in toni da commedia nera. Per la Sandrelli il primo film importante, per Mastroianni la conferma di un istrionismo più unico che raro nella storia del nostro cinema.
Tratta da AFDigitale