Nel tentativo di salvare il vecchio padre rinchiuso nel castello di una mostruosa creatura (un giovane e malvagio principe reso tale da un sortilegio di una fata), Belle si fa rinchiudere al posto del genitore, che tornato al suo villaggio a raccontare l'accaduto, viene preso per pazzo. Per sfuggire dal castello, Belle si inoltra nel bosco e, assalita ai lupi, viene salvata dalla creatura. Tra i due nasce l'amore, ma il vanesio Gaston, pretendente di Belle, farà di tutto per riavere con sé la ragazza. Sesta fiaba ad essere messa su grande schermo dalla Disney ed ennesimo capolavoro di invenzioni e fantasia, La bella e la bestia è stato il primo lungometragio animato a ricevere una nomination all'Oscar come miglior film e il primo grande esperimento di "convivenza" tra tecniche digitali e disegno animato classico. Il progetto, da sempre accarezzato da Walt Disney, parte addirittura nel '87, ma è solo due anni dopo che l'immensa macchina produttiva guidata da Jeffrey Katzenberg (370 tecnici, un copione riscritto dodici volte, 1.300 fondali disegnati a mano, un budget da 40 milioni di dollari) può dirsi avviata. E il risultato è semplicemente straordinario. Sotto una brillante scorza da musical (due Oscar vinti per la miglior canzone e la miglior colonna sonora), emerge un mondo di colori e sentimenti che tanto deve all'omonimo capolavoro cinematografico di Jean Cocteau di cinquant'anni prima, ma anche alle coreografie dei musical di Busby Berkeley ed Esther Williams, in uno spettacolo scenico-musicale (il ballo nel grande salone dorato) con pochi precedenti nella gloriosa storia della Disney. Non a caso gli incassi stratosferici (500 milioni di dollari) dell'epoca si sono ripetuti anche quest'anno in occasione dell'uscita nelle sale di una nuova versione "ripulita" e rimasterizzata, a conferma che i capolavori non conoscono né l'usura del tempo né il rapido passaggio delle mode.
Tratta da AFDigitale