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Il pontificale: "Alzati Catania e rivestiti di luce"
 

di Luca Ciliberti 

CATANIA - Dopo il lutto dello scorso anno per l'uccisione di Filippo Raciti, la festa di Sant'Agata ritrova gli aspetti più coreografici delle celebrazioni, dai botti alle candelore. Oggi è il giorno della ricorrenza, il punto più alto dei festeggiamenti.
La giornata comincia in Cattedrale con il Pontificale presieduto dal cardinale Angelo Sodano, Decano del Collegio Cardinalizio e Segretario emerito dello Stato Vaticano, e celebrata dell'arcivescovo metropolita monsignor Salvatore Gristina.

Durante la sua omelia il cardinale Sodano ha ricordato la visita a Catania di Giovanni Paolo II e la beatificazione di madre Maddalena Caterina Morano, vergine dell'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, che si dedicò all’istruzione catechistica, percorrendo in lungo e in largo senza sosta tutta la Sicilia.

Ricordando Papa Giovanni Paolo II, Sodano ha detto: "In quell'occasione il Papa aveva invitato la città di Catania alla speranza. Alzati Catania e rivestiti di luce e giustizia". Le parole del pontefice sono tutt'oggi ricordate con una lapide affissa all'esterno della Cattedrale. "Lo stesso messaggio che avrebbe inviato ai catanesi l'attuale pontefice Benedetto XVI".

Sodano si è soffermato sul sacrificio dei martiri "I sette fratelli maccabei di ieri e tutti i martiri di oggi possano servire da insegnamento - ammonisce - I martiri ci richiamano al vissuto quotidiano anche se le sirene della vita moderna ci chiamano e ci distolgono dal nostro cammino".

E ricorda il sacrificio di Sant'Agata, vergine e martire che conservò integra la fede durante la persecuzione dei cristiani el III secolo a.c. "La testimonianza di Agata è stata eccezionale. Nel vangelo Gesù dice nolite temere, non abbiate paura di coloro che uccidono il corpo. Sii felice Sicilia, sii felice Catania. Rallegrati o patria di Agata, raccogli il messaggio che ancor oggi l'eroina della fede di vuole trasmettere".

Alle 17.30 la processione con il lungo "giro interno" che terminerà domani in mattinata con il rientro delle reliquie nel sacelllo che le custodirà fino ad agosto. Tra i momenti più significativi e affolati di oggi, l'uscita con il tradizionale fuoco pirotecnico che segna l'inizio della cammino del fercolo, il tradizionale "fuoco del Borgo", la salita di Sangiuliano, il canto delle clarisse in via dei Crociferi ed il rientro in Cattedrale, tradizionalmente effettuato a passo veloce.

Stamattina il fercolo è rientrato intorno alle 8, a conclusione del lungo "giro esterno" che nella tradizione costeggia le antiche mura della città. Bagno di folla sin dalle prime ore del giorno in piazza Duomo dopo la Messa dell'Aurora. Alle 19 la processione ha effettuato la salita dei Cappuccini, altro momento storicamente significativo e intenso della festa, In tarda serata la Patrona ha raggiunto via Plebiscito e alle 4.30 della notte il fuoco pirotecnico del "Fortino". 

 

Il pontificale: "Alzati Catania e rivestiti di luce"
 

CATANIA - Dopo il lutto dello scorso anno per l'uccisione di Filippo Raciti, la festa di Sant'Agata ritrova gli aspetti più coreografici delle celebrazioni, dai botti alle candelore. Oggi è il giorno della ricorrenza, il punto più alto dei festeggiamenti.
La giornata comincia in Cattedrale con il Pontificale presieduto dal cardinale Angelo Sodano, Decano del Collegio Cardinalizio e Segretario emerito dello Stato Vaticano, e celebrata dell'arcivescovo metropolita monsignor Salvatore Gristina.

Durante la sua omelia il cardinale Sodano ha ricordato la visita a Catania di Giovanni Paolo II e la beatificazione di madre Maddalena Caterina Morano, vergine dell'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, che si dedicò all’istruzione catechistica, percorrendo in lungo e in largo senza sosta tutta la Sicilia.

Ricordando Papa Giovanni Paolo II, Sodano ha detto: "In quell'occasione il Papa aveva invitato la città di Catania alla speranza. Alzati Catania e rivestiti di luce e giustizia". Le parole del pontefice sono tutt'oggi ricordate con una lapide affissa all'esterno della Cattedrale. "Lo stesso messaggio che avrebbe inviato ai catanesi l'attuale pontefice Benedetto XVI".

Sodano si è soffermato sul sacrificio dei martiri "I sette fratelli maccabei di ieri e tutti i martiri di oggi possano servire da insegnamento - ammonisce - I martiri ci richiamano al vissuto quotidiano anche se le sirene della vita moderna ci chiamano e ci distolgono dal nostro cammino".

E ricorda il sacrificio di Sant'Agata, vergine e martire che conservò integra la fede durante la persecuzione dei cristiani el III secolo a.c. "La testimonianza di Agata è stata eccezionale. Nel vangelo Gesù dice nolite temere, non abbiate paura di coloro che uccidono il corpo. Sii felice Sicilia, sii felice Catania. Rallegrati o patria di Agata, raccogli il messaggio che ancor oggi l'eroina della fede di vuole trasmettere".

Alle 17.30 la processione con il lungo "giro interno" che terminerà domani in mattinata con il rientro delle reliquie nel sacelllo che le custodirà fino ad agosto. Tra i momenti più significativi e affolati di oggi, l'uscita con il tradizionale fuoco pirotecnico che segna l'inizio della cammino del fercolo, il tradizionale "fuoco del Borgo", la salita di Sangiuliano, il canto delle clarisse in via dei Crociferi ed il rientro in Cattedrale, tradizionalmente effettuato a passo veloce.

Stamattina il fercolo è rientrato intorno alle 8, a conclusione del lungo "giro esterno" che nella tradizione costeggia le antiche mura della città. Bagno di folla sin dalle prime ore del giorno in piazza Duomo dopo la Messa dell'Aurora. Alle 19 la processione ha effettuato la salita dei Cappuccini, altro momento storicamente significativo e intenso della festa, In tarda serata la Patrona ha raggiunto via Plebiscito e alle 4.30 della notte il fuoco pirotecnico del "Fortino". 

 

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