Venerd 25 Luglio 2003
Operazione dei carabinieri porta al fermo amministrativo di 30 vetture e al ritiro di 12 libretti. Un denunciato per l’investimento di un militare
Giro di vite contro gli “autisti-vampiri”
Fiumicino, anche il foglio di via obbligatorio per sei tassisti abusivi in aeroporto

di GIULIO MANCINI


Divieto d’accesso per tre anni nel territorio di Fiumicino oltre alle previste sanzioni per l’esercizio non autorizzato dell’attività. E’ nel foglio di via obbligatorio l’ultima strategia attuata per contrastare l’odioso fenomeno dei tassisti abusivi all’aeroporto di Roma.
Giro di vite dei carabinieri contro gli “autisti-vampiri” appostati all’uscita del “Leonardo da Vinci. Una caccia serrata quella attuata nei giorni scorsi che è costata persino l’investimento di un militare in borghese. In compenso la “retata”, condotta tra l’aeroporto e la città, destinazione finale degli ignari passeggeri, ha fruttato un ricco “bottino” agli investigatori. Trenta autovetture sono state sottoposte a fermo amministrativo e altrettante contravvenzioni sono state elevate per mancanza della prevista revisione dei veicoli, 21 multe sono scattate per violazione dell’apposita ordinanza emanata dalla Direzione aeroportuale di Fiumicino e 12 libretti di circolazione sono stati ritirati. Per sei conducenti “pizzicati” nell’impresa è stato redatto il foglio di via obbligatorio, sanzione prevista per chi ha precedenti penali specifici e studiata per evitare che ripetano quel tipo di reato.
A serrare le fila contro i taxi abusivi sono stati i carabinieri della compagnia Aeroporti di Roma di Fiumicino e quelli del Nucleo Scalo Termini. «La strada per reprimere il fenomeno spiegano gli investigatori non è agevole per via del fatto che molto raramente i passeggeri trasportati, solitamente stranieri in arrivo da lunghi e faticosi voli, passano a denunciare gli abusivi. In molti casi, poi, gli utenti si sono mostrati ignari di trovarsi su un mezzo non autorizzato. Sicchè l’unico strumento che abbiamo in mano è la prevenzione, agendo su controlli rigorosi dei veicoli utilizzati e sui permessi».
Le autovetture utilizzate dai “tassisti abusivi” sono state sottoposte a fermo amministrativo: in sostanza sono state affidate ai rispettivi proprietari, prive però del libretto di circolazione che è stato trasmesso alla Motorizzazione civile che dovrà rivalutarne la loro destinazione d’uso. «Sottrarre lo strumento del lavoro dovrebbe farli desistere dal proseguire in futuro di operare illegalmente, specie nelle zone dove la presenza degli abusivi rappresenta una turbativa del mercato a danno di chi è regolarmente autorizzato» viene sottolineato dai carabinieri. Un fenomeno tanto diffuso e quindi rischioso da aver richiesto l’interessamento diretto del prefetto di Roma, Emilio Del Mese, e del Comitato provinciale per la Sicurezza e l’ordine pubblico.
L’episodio più grave si è verificato in piazza dei Cinquecento dove un appuntato del Nucleo Scalo Termini, nel corso dei controlli, è stato investito con l’auto da un “tassista abusivo”. Il militare dopo aver sorpreso l’uomo mentre faceva salire a bordo della propria Opel Astra Sw due persone si è qualificato esibendo il proprio tesserino di riconoscimento. Il tassista, però, invece di fermarsi ha ingranato la marcia dell’auto e lo ha travolto trascinandolo per alcune decine di metri. Il carabiniere è stato subito soccorso dai colleghi e accompagnato presso il Policlinico Umberto I, dove è stato medicato e giudicato guaribile in 10 giorni. Le immediate indagini hanno consentito di rintracciare in poche ore il responsabile, P.O., 41 anni, romano del Prenestino, il quale oltre a vedersi ritirare la carta di circolazione per esercizio abusivo dell’attività di tassista è stato anche denunciato in stato di libertà con l’accusa di omissione di soccorso.