Marted 2 Dicembre 03
La protesta degli autisti dalle 9 alle 17 Code chilometriche
Un solo bus, in auto 55 mila in più
Traffico al collasso per lo sciopero. E c’è chi ha sperimentato il taxi di gruppo. La Regione: «Tagli certi»

di CLAUDIA GRANDI
e CLAUDIA PASQUINI


Traffico in tilt, taxi e auto private presi d'assalto per lo sciopero degli autobus indetto ieri da Cgil, Cisl e Uil. Una giornata campale per la circolazione e per il trasporto pubblico locale, quella di ieri, che tra l'altro è coincisa con la conferma, a livello regionale, dei tagli ai fondi per Ancona, con 280.000 euro e 72.000 chilometri in meno. Lo sciopero, anzitutto. Altissima l'adesione alla protesta per il mancato rinnovo del secondo biennio contrattuale scaduto da 24 mesi: in città un solo conducente ha lavorato, tutti gli altri mezzi sono rimasti nel parcheggio della Conerobus (dove si è svolto un presidio dei lavoratori) dalle 9 alle 17. Nel trasporto extraurbano, solo due vetture sono state operative. Le maggiori ripercussioni sulla viabilità si sono avute nella pausa pranzo, ma soprattutto dopo le 17: moltissimi anconetani, infatti, avevano deciso sin dalla mattina di utilizzare l'auto privata e così, alla fine dello sciopero, il traffico veicolare si è aggiunto a quello degli autobus che contemporaneamente hanno ripreso le proprie corse. E l'entità delle ripercussioni sulla viabilità può essere compresa alla luce di dati relativi all'attività del trasporto locale: ogni giorno i mezzi pubblici sono presi d'assalto da 55.231 passeggeri, con una punta tra le 7,15 e le 8,45. Le linee più affollate sono la 1/4 (9.055 passeggeri), la 2 (6.179), la 1 (5.800), la 3 (5.691) e la 4 (4.910). Di questo esercito di viaggiatori, una buona parte ha deciso ieri di usufruire per una giornata della propria auto, causando non pochi problemi alla viabilità, mentre diversi studenti delle superiori (all'Itis e all'Istituto d'arte, ad esempio) hanno preferito rimanere a casa. Qualcun altro, invece, ha fatto buon viso a cattivo gioco, scegliendo per una volta di affidarsi ai taxi. E proprio per i tassisti anconetani, ieri è stata una giornata di superlavoro. «L'attività, in concomitanza con lo sciopero - spiega Alessandro Molitari della Cna trasporti - è aumentata del 20%. Anche i taxi, però, in alcuni casi hanno subito rallentamenti, a causa del traffico più intenso. E qualcuno, colto di sorpresa dallo sciopero, ha unitone le forze: diversi anziani si sono radunati alle fermate dei bus e insieme hanno preso il taxi in gruppo». Da segnalare, anche se il fatto è assolutamente estraneo allo sciopero di ieri, un episodio che ha riguardato un autista di autobus: al termine della sua ultima corsa prima dell'inizio della protesta, un dipendente Conerobus, mentre era al volante del proprio mezzo a Collemarino, ha accusato un malore e, dopo essere riuscito a fermarsi, si è accasciato sul volante. Alcuni passanti hanno allertato il 118 e subito un'ambulanza ha trasportato l'uomo al pronto soccorso.
Giornata difficile per le strade dunque, ma anche in Regione. La Commissione trasporti ieri ha deciso di approvare il piano dei trasporti 2004-2006 lunedì prossimo, stralciando però tutta la parte relativa alle gare europee. Congelato dunque il capitolato richiesto dalle Province e confermata la proroga dei contratti di servizio in scadenza al 30 giugno 2004 senza condizioni aggiuntive. La Commissione è fortemente orientata a confermare i tagli, rinviando la possibilità di utilizzare il criterio relativo al numero dei passeggeri (come richiesto da Conerobus) a quando un sistema informatizzato e una biglietteria unica potranno fornire dati certi.