Giovedi 27 Novembre 2003
Una giornata da incubo per i cittadini: code interminabili su Appia, Tuscolana, Anagnina e Nettunense. Centinaia di richieste d’intervento per i vigili del fuoco
Pioggia e incidenti, il traffico impazzisce
Paralizzata la zona sud-est, alberi e cartelloni pubblicitari caduti per il vento, strade allagate

di DAVIDE DESARIO


Ogni goccia un ingorgo. In giornate come quella di ieri viene davvero da chiedersi se vale la pena abitare a Roma. Se è giusto che il prezzo da pagare per vivere nella città Eterna, circondato da opere d’arte e monumenti, da manifestazioni culturali e panorami mozzafiato, sia quello di dover passare due ore al volante per arrivare in ufficio o per accompagnare un figlio a scuola. Se sia davvero impossibile evitare che tre milioni di persone comincino nel peggiore dei modi la loro giornata imbottigliati nel traffico, o aspettando autobus che non passano, taxi che non arrivano e vigili urbani che quando servono non ci sono mai.
Ieri, è stata l’ennesima conferma. Ieri, Roma ha dimostrato ancora una volta che basta una temporale un po’ più forte del solito per mandarla in tilt: il vento che fa cadere cartelloni pubblicitari (ma come vengono installati?), le foglie degli alberi che intasano i tombini, l’asfalto che si sbriciola (ma perchè nelle altre capitale europee non succede?), strade sommerse da pozzanghere che non trovano sfogo, macchine in panne, incidenti e code interminabili che raddoppiano, e in alcuni casi triplicano i tempi di percorrenza.
Lo sanno bene tutti coloro che ieri sono passati in particolar modo nella zona sud est della Capitale. Code interminabili sulla Tuscolana, sull’Appia, sull’Anagnina, sulla Nettunense, e sulla via dei Laghi. Proprio le strade che dai Castelli portano a Roma sono state quelle che hanno avuto la peggio. Le centrali operative dei vigili urbani, della polstrada e dei vigili del fuoco sono state sommerse di telefonate e segnalazioni. I casi più gravi in largo Camesena, in via Palmiro Togliatti. Oltre 30 centimetri d’acqua hanno ridotto in un lago piazzale Labicano. A passo d’uomo sulle principali arterie di collegamento, soprattutto sulla tangenziale Est, sulla via del Mare. Caos ovunque in Centro: in viale Vaticano è bastata la caduta del ramo di una palma per creare una coda interminabile, in Via Leone XIII la careggiata era completamente invasa dall’acqua e alcune macchine si sono fermate bloccando di conmseguenza la circolazione. Forti rallentamenti anche sul Muro Torto in entrambe le direzioni.
Un centinaio gli interventi eseguiti nella mattinata dai vigili del fuoco a Roma e in provincia. Le zone maggiormente colpite sono state l'idroscalo di Ostia completamente allagato, ai Castelli dove nei comuni di Frascati, Grottaferrata e Rocca Priora sono caduti numerosi alberi e diverse auto sono rimaste impantanate nell’acqua. I tecnici dei pompieri hanno eseguito numerose verifiche per cornicioni caduti, tegole pericolanti e coperture pericolose di abitazioni e capannoni. Una mattinata da dimenticare anche per Marino e Velletri dove si è allegato il parcheggio della stazione. A Montecompatri a causa di una frana un’autocisterna di Gpl si è ribalatata bloccando la circolazione.
Il risultato è una giornmata da incubo per decine di migliaia di persone. Come Michela, 30 anni di Ostia: alla guida della sua Ford Ka è partita da casa alle 7,45 ed è arrivata a lavoro, a Saxa Rubra, dopo due ore alle 9,45. Per lei prima una lunga coda sulla via dell’Aeroporto e poi a passo d’uomo sul Raccordo tra le uscite della Cassia e la Flaminia: «Solitamente impiego la metà del tempo - borbotta - E’ uno scandalo». Non è andata meglio ad Elisa: da Rebibbia a Grottarossa ci ha messo più di un’ora e mezza contro i soliti 30 minuti degli altri giorni: «Ho impiegato il triplo del tempo - dice - E pensare che sono uscita prima proprio perchè sapevo che con la pioggia il traffico impazzisce».
Tanti, tantissimi gli incidenti. Ma, secondo le centrali operative di vigili e polizia, senza gravi conseguenze. Un albero è caduto su una Fiat Panda in sosta in via Mar della Cina, all'Eur, per fortuna la macchina era vuota. Dal comando della Municipale di Roma sostengono che ieri mattina erano in servizio oltre mille uomini. Dove fossero, ieri mattina, se lo sono chiesti in tanti.