Gioved 14 Agosto 2003
TRASPORTI SU QUATTRO RUOTE
C’è poco lavoro: i taxisti vanno in ferie
Ridotto a meno della metà, in due turni quotidiani, il servizio delle auto pubbliche

Poco lavoro: la metà dei taxi va in ferie. E se per gli operatori si tratta di una situazione che può dare qualche vantaggio, per i clienti inizia il calvario di cercare un’auto sotto l’afa o di notte.
Dallo scorso 10 agosto e fino a 24, il servizio dei taxi funziona in modo ridotto. «Da domenica scorsa al 17 agosto - afferma il presidente dell’Associazione italiana tassisti, Carlo Bologna - lavorano esclusivamente gli operatori dei turni pari. Mentre dal 18 al 24, solo quelli dispari. I turni giornalieri sono stati allungati: metà dei pari lavora la mattina e l’altra metà il pomeriggio, in modo da garantire un servizio omogeneo». In sostanza, quindi, degli oltre 5.800 taxi in circolazione nella Capitale, nelle strade ne sono in servizio meno della metà, suddivisa, ulteriormente, tra mattina e pomeriggio.
Il motivo? Quelle intorno a Ferragosto sono le due settimane di minor lavoro durante l’anno. Riducendo il numero delle auto, si consente a tutti gli operatori di fare le ferie. «In questo periodo, non c’é lavoro - aggiunge Bologna. - La scorsa settimana, in un intero turno di lavoro, ho guadagnato una ventina di euro e sono rimasto fermo al caldo in piazza Douhet,all’Eur. E’ assurdo aspettare ore e ore sotto il sole senza clienti. Il servizio di radiotaxi, sempre attivo, consente un servizio più razionale e, in questa stagione, è la soluzione migliore per tassisti e clienti». Ma costa di più chiamare per telefono una macchina. Da lunedì 25 agosto, comunque, il servizio di trasporto pubblico tornerà a funzionare regolarmente. Il provvedimento è stato adottato anche in base all’esperienza delle estati scorse. «E’ stato deciso di comune accordo - precisa l’assessore alla Mobilità, Mario Di Carlo - con i tassisti, così come a Natale era stato deliberato un
rafforzamento della loro presenza in strada». Fino allo scorso anno, la suddivisione in turni era facoltativa. «Quest’anno, invece - ricordano dalla cooperativa La Capitale - in via sperimentale, è stato deciso di concedere le ferie in momenti ben precisi, concentrandole nelle due settimane a ridosso del Ferragosto». A provocare una diminuzione del lavoro, in una città comunque non deserta, ha contribuito una presenza inferiore di turisti rispetto al passato. «In questo periodo il lavoro è poco e quindi è stata decisa questa divisione - conferma Sebastiano Taverna, consigliere d’amministrazione della cooperativa Samarcanda, che proprio in questi giorni ha lanciato l’iniziativa del”taxi accessibile”, due auto attrezzate per il trasporto, su prenotazione, di passeggeri in carrozzina. - Qualche operatore non era d’accordo, ricordando che si tratta di un’attività autonoma, ma in questo modo lavorano tutti». E anche sulla strada confermano questa tesi. «Con questa divisione -assicura l’autista di Grecia 12, alla fermata di piazza Irnerio - il lavoro c’é per tutti». Non manca, comunque, qualche critica. «Alla fine il provvedimento sarà rispettato - evidenzia Matteo S., alla fermata di piazzale Clodio - ma la decisione, secondo me, dovrebbe essere presa dai singoli conducenti. Vedremo alla fine di agosto se i risultati saranno stati soddisfacenti».
Sul versante clienti i pareri sono diversi: «Già non c’erano macchine prima -dice Carla Ricci a Trastevere -figuriamoci ora, e con gli autobus dimezzati spostarsi a Roma è diventato un calvario e non solo per il caldo». Ai parcheggi, i clienti non sembrano entusiasti di tale decisione: alle 11 a piazza Irnerio, così come un’ora più tardi al parcheggio di piazzale Clodio, le persone in attesa sono poche, tre al massimo, ma la loro pazienza è quasi esaurita. File a Stazione Termini dove i taxi si alternano con lentezza ed esasperazione dei turisti.
L.Bru.