Gioved 10 Luglio 2003
Camionisti, autisti delle auto pubbliche e del Cotral in guerra per la decurtazione dei punti sulle proprie patenti. Ieri nuovi disagi a Ponte Mammolo
Il nuovo codice? La protesta si fa strada
Settimana difficile per i trasporti: lunedì scioperano i tassisti, venerdì 18 Tir a passo d’uomo sul Gra

di DAVIDE DESARIO


Il nuovo codice della strada rischia di mettere in ginocchio la Capitale. Camionisti, tassisti e autisti del Cotral sono sul piede di guerra e annunciano scioperi, cortei e manifestazioni che nei prossimi giorni metteranno seriamente in crisi il sistema della mobilità romano.
Il primo appuntamento è quello di lunedì, quando è stato indetto lo sciopero dei tassisti aderenti alle organizzazioni sindacali Unica-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Ait, Ata-Casa, Clai, Uti e Cna.
I taxi in sciopero dalle 6,30 presidieranno i posteggi all'aeroporto di Fiumicino e alle stazioni ferroviarie. Mentre alle 8,30 una loro delegazione partirà da piazza della Repubblica verso piazza della Croce Rossa dove ha sede il ministero dei Trasporti. Stesse modalità anche per il turno di pomeriggio, che scatta alle 14, con partenza della delegazione prevista per le 18.
«Manifestiamo contro l' invasione degli abusivi e dei noleggiatori di altre province e regioni, e contro le sub-concessioni in aeroporto - spiega Carlo Bologna, presidente dell’associazione italiana tassisti (Ait) - Il ministero dei Trasporti, il direttore dell'aeroporto di Fiumicino e il Comune di Roma non ci hanno concesso nemmeno un appuntamento. Evidentemente non hanno nemmeno a cuore le migliaia di persone che ogni giorno sono vittime di adescatori fuorilegge». Ma non solo, i conducenti delle auto bianche vogliono una patente con più punti: «Stiamo tutto il giorno al volante - aggiunge Bologna - Non possiamo essere trattati come comuni automobilisti. Soprattutto in una città come Roma dove guidare nelle regole è quasi impossibile. Ci devono dare minimo 60 punti».
Ma se la prossima settimana comincerà male, con ogni probabilità finirà peggio. Venerdì 18, infatti, a manifestare saranno i camionisti di mezza Italia che si sono dati appuntamento sul Gra che percorreranno a velocità ridottissima. La protesta è organizzata dalla Fita Cna: «E’ una manifestazione - spiega il presidente Franco Coppelli - contro la liberalizzazione del settore e l'inasprimento del codice della strada, unitamente ai divieti di circolazione e alla questione dei valichi alpini che rischiano di far chiudere le nostre imprese». Lo scenario che si prospetta è tutt’altro che buono: oltre al Raccordo, infatti, una manifestazione del genere rischia di mandare in tilt tutta la città.
Intanto prosegue la querelle degli autobus del Cotral e del rifiuto di alcuni suoi autisti di effettuare corse in autostrada con passeggeri in piedi. Con l’entrata in vigore del nuovo codice, infatti, oltre alla multa i guidatori rischiano anche di perdere punti della patente. Ieri alla stazione di Ponte Mammolo si sono registrati nuovi disagi e proteste dopo la soppressione della corsa delle 18.15 per Tivoli-Gennazzano. Per cercare di risolvere la questione, l’assessore regionale ai Trasporti, Giorgio Gargano, dopo aver incontrato nei giorni scorsi il prefetto di Roma Emilio Del Mese e i responsabili delle diverse forze di polizia, ieri si è recato alla Camera per chiedere ad Antonio Pezzella (relatore del decreto sulla patente a punti) un emendamento al nuovo codice della strada per consentire ai passeggeri degli autobus di linea di viaggiare in piedi sui tratti autostradali.
«Non si risolvono i problemi abbassando la sicurezza per i pendolari - interviene il capogruppo regionale della Margherita Giovanni Hermanin - Il problema è la mancanza di mezzi efficienti».