Sabato 8 Giugn 2002

Sindacati sul piede di guerra: «E’ un atto illegittimo»
Taxi, scatta la rivolta del tassametro:
il Comune cede ai privati le verifiche

di SALVATORE SPOTO

Addio al sigillo "S.p.q.r." dai tassametri dei tassisti romani: è cambiato il sistema, la verifica della regolarità e la riparazione dei guasti non è più compito dei vigili urbani ma di officine private. Protestano i sindacati ed i tassisti, da parte loro, non sono tutti d’accordo sulla novità.
La cancellazione della storica sigla S.p.q.r dai tassametri si è verificata poco tempo fa, quando un funzionario dell’assessorato capitolino alla Mobilità ha sottoscritto insieme ai titolari di quattro officine private un "protocollo d’intesa" con il quale viene attribuito a queste ultime il potere di "sbollare" i tassametri delle auto", quello di verificare la loro conformità alle tariffe in vigore ed, infine, di effettuare la nuova "bollatura". In considerazione dell’importanza dell’accordo che alleggerisce l’ente pubblico del potere di verifica sulla regolarità dei tassametri, il documento è stato controfirmato dal Gotha della burocrazia capitolina.
«E’ un documento illegittimo - dichiara Sandro Biserna, segretario regionale della Uil-Federazione poteri locali - viola, infatti, il contenuto dell’articolo 23 del Regolamento comunale per la disciplina degli autoservizi pubblici non di linea. Questo attribuisce il compito di controllo ai vigili urbani». Il sindacalista, nel denunciare la violazione del regolamento, aggiunge: «L’assessore Di Carlo dovrebbe avere almeno rispetto delle regole che l’Amministrazione comunale si è data in materia di taxi».
Non è una voce isolata. La rappresentanza sindacale Cgil,Cisl,Uil, dei vigili, sentendosi defraudata. ha scritto una lettera al sindaco Veltroni. L’assessore Di Carlo replica: «I tassisti mi hanno tempestato di insulti perche le operazioni di "sbollamento" dei tassametri procuravano molti problemi, soprattutto quello della grande perdita di tempo. La decisione è stata presa per venire incontro alla loro esigenze: adesso possono far sistemare il tassametro tutti i giorni, senza procedure e, soprattutto, senza far code». I tassisti, per la verità, non sono tutti d’accordo. C’è anche qualche voce contraria: «Non sono d’accordo che - conferma Loreno Bittarelli, responsabile della cooperativa "3570" - non è giusto che un laboratorio privato ed i tassisti si assumano la grande responsabilità, che spetta al Comune, della regolarità del tassametro».