Mercoledi 18 Settembre 2002

TRAMBUS SOTTO ACCUSA

Lasciati a piedi gli scolari disabili

Per due giorni sono stati costretti a rimanere a casa dopo aver atteso a lungo davanti alla porta l’arrivo del bus “speciale". Nessuno aveva avvertito le famiglie di quei bambini disabili che il servizio di trasporto scolastico sarebbe partito soltanto da oggi.
E’ la scandalosa situazione che ha visto come vittime 43 studenti portatori d’handicap del litorale romano e che ha spinto il presidente del tredicesimo Municipio, Davide Bordoni, a rivolgersi al prefetto di Roma per denunciare l’interruzione del delicato servizio pubblico. L’accaduto è nelle parole di Emanuela Borin, la mamma di un alunno di scuola media che vive a Dragoncello. «Lunedì mattina — spiega la donna — mio figlio era trepidante per la ripresa delle lezioni: aspettava quel giorno da una settimana perchè avrebbe rivisto i suoi compagni. Dopo un’ora d’attesa, però, il pullmino non si è visto. E non sono riuscita neppure a parlare con l’ufficio del trasporto scolastico. Ho chiamato un taxi e ho risolto: questo, però, è stato possibile perchè mio figlio è deambulante. Molti bambini in carrozzina, al contrario, sono rimasti a casa». Solo successivamente la donna è riuscita a contattare la Trambus, che si occupa del servizio. «Mi hanno riferito che non hanno ricevuto in tempo orari e indirizzi dalle scuole» riferisce la signora Borin.
«E’ falso — ribatte però Davide Bordoni — Gli elenchi sono stati trasmessi dagli uffici sin dal primo agosto. E’ scandaloso ciò che è successo perchè viene discriminata una categoria di persone già svantaggiate, per le quali dovrebbe essere assicurato un servizio efficiente.Ogni disorganizzazione o ritardo in questo contesto è inammissibile. Ho informato del caso direttamente il prefetto Del Mese perchè prenda provvedimenti».
Dalla Trambus si ammette il disguido. «Purtroppo — si giustificano all’azienda — ci sono stati problemi organizzativi dovuti al ritardo nell’indicazione del giorno dell’apertura dell’anno scolastico e alla scelta di alcune scuole di anticipare autonomamente la data indicata dal Provveditorato. Le richieste si sono accumulate e c’è stata qualche sbavatura. Da domani (oggi: ndr) tutto sarà a posto».

G.Man.