Martedi 11 Giugno 2002

Lunedì prossimo il voto in Consiglio comunale sui primi cantieri: An si asterrà, FI riflette, Ccd-Cdu con la maggioranza
Metrò e taxi, tutti i nodi vengono in aula
Confronto Ulivo-Polo sulla linea C e auto pubbliche in rivolta: nuovo nome ai taxibus o sciopero

La nuova metro C fa tappa nell’Aula Giulio Cesare. Ed è una sosta cruciale visto che il progetto marcia con qualche anno di ritardo ed è stato in passato più volte bloccato in corsa. E nello stesso giorno riesplode e arriva in Campidoglio la grana dei taxi: la categoria non vuole “intrusi", «i taxibus devono cambiare nome».
Ma andiamo con ordine. «Abbiamo imboccato il binario giusto», ha promesso l’assessore ai Trasporti Mario Di Carlo, nella sua relazione annunciando le novità destinate ad imprimere l’accelerazione tanto attesa. «Cambieremo le procedure - ha spiegato ancora Di Carlo - il Consiglio Comunale è chiamato subito ad approvare il progetto preliminare della metro, con tempi certi di realizzazione. Il capitolato conterrà sin dall’inizio il piano di cantierizzazione, i Municipi possano predisporre la mobilità alternativa. Ci sarà poi una camera arbitrale per dirimere i contenziosi».L’assessore ha chiuso il suo intervento chiedendo l’unanimità.
Ma il voto plebiscitario non c’è stato. Sia perché è slittato a lunedì prossimo, sia perché An ha già annunciato che si asterrà. «Chiediamo una commissione speciale, dove tutti devono essere protagonisti maggioranza e opposizione - ha motivato la scelta il capogruppo, Bruno Prestagiovanni - dovrà monitorare lo stato di attuazione, i processi amministrativi e il quadro strategico del settore. Il tema della metropolitana è stato sempre trattato dal Comune con demagogia». Diversa la posizione del Ccd-Cdu che voterà a favore. «L'intesa tra governo, Regione Lazio e Comune - spiega il capogruppo Di Stefano - ritengo sia di buon auspicio per una corretta gestione dei problemi legati al trasporto pubblico. Il Ccd-Cdu dirà sì alle nuove linee della metropolitana».
Sulla stessa lunghezza d’onda ma con sfumature diverse il capogruppo di Forza Italia, Fabio De Lillo: «Le nostre riserve restano, avremmo optato per una linea leggera, meno invasiva - spiega il consigliere azzurro, dettando le sue condizioni - chiediamo l’accoglimento di un emendamento sulle regole che dovranno precedere le cantierizzazioni e la nascita di un Osservatorio sulle metropolitane».
Se ne riparlerà lunedì prossimo quando le delibere si metteranno ai voti. E già all’orizzonte si aprono altri fronti, primo fra tutti la prossima gara per la gestione del trasporto pubblico su gomma che tiene in ansia i lavoratori di Trambus. Lotto unico o smembramento?
Intanto, nel giorno delle metropolitane i riflettori sono stati puntati sui tassisti. I rappresentanti della categoria hanno protestato in Campidoglio divisi da una balaustra dagli autisti dei taxibus. Dopo qualche ora stati ricevuti dal presidente della Commissione Trasporti, Giovanni Carapella e da esponenti dell’opposizione. Al termine dell’incontro non hanno cambiato idea: se i taxibus non cambieranno nome confermeranno lo sciopero per il prossimo 27 giugno.