Marted 17 Dicembre 2002

Anche Veltroni è rimasto imbottigliato: «Roma sottoposta ad una pressione insostenibile per colpa del governo». Per la Sta: «Una giornata quasi normale»
Città in ginocchio: riuscito lo sciopero dei trasporti
Per i sindacati c’è stata una adesione altissima. Corteo nel centro storico e traffico nel caos

Per la Sta quella di ieri è stata una giornata a velocità quasi “normale". Non così per il sindaco Veltroni punta il dito contro il governo e contro i vigili riuniti in assemblea da un sindacato autonomo. Diverso l’obiettivo dell’assessore ai Trasporti, Mario Di Carlo (vedi intervista qui a fianco) che chiama in causa la Regione. Cronaca di un giorno letto in vari modi ma vissuto nell’ingorgo. Anche se per la Società che studia i flussi automobilistici «la circolazione è stata caotica ma senza nessun blocco totale del traffico». Nello stesso comunicato traspare un senso di sollievo per la velocità media che sulle strade principali è stata leggermente inferiore allo scorso lunedì e in alcuni punti,(la Tuscolana, ad esempio) addirittura superiore.
Questo il freddo dato statistico. Magra consolazione per una città da sempre in overdose di lamiere e di smog che ieri - elaborazioni a parte - si è bloccata ancora. Come rileva lo stesso sindaco Veltroni: «In questi giorni, Roma, come tutte le altre grandi città del Paese, è stata sottoposta a una pressione insostenibile. È necessario che il governo si attivi sul fronte delle vertenze sui servizi». «I disagi sono stati evidenti - ha ammesso il primo cittadino - e non è stato certo d'aiuto che un'organizzazione dei vigili urbani abbia ritenuto, poco responsabilmente, di indire un'assemblea in una situazione già difficile».
Lo sciopero aveva infatti per la Capitale un effetto doppio a causa della manifestazione nazionale degli autoferrotramvieri, in corteo ieri mattina da Piazza della Repubblica a Ss.Apostoli. E triplo per l’assemblea generale dei vigili urbani, convocata dal sindacato autonomo Ospol. Lo sciopero ha poi creato anche lunghe code di persone in attesa di poter prendere un taxi. A Termini si è formata una fila di circa 200 metri (il servizio non era stato potenziato). Il resto è un fiume di auto, in centro come in periferia, nonostante la ben nota saggezza dei romani che in molti casi hanno scelto di prendersi un giorno di ferie o di non di mandare i figli a scuola (cosa che deve aver influito non poco sulla velocità media rilevata dalla Sta). L'adesione allo sciopero è stata alta. Secondo l' Atac, alle 17 (ora d' inizio della seconda fascia di servizi minimi garantiti) si erano fermati il 90,22 per cento degli autobus delle linee centrali e il 60 per cento delle periferiche. Ferme dalle 8.30 alle 17 le linee A e B della metropolitana e le ferrovie regionali Roma-Viterbo, Roma-Pantano e Roma-Lido, che nelle fasce garantite (dall' inizio del servizio alle 8:30 e dalle 17 alle 20), hanno assicurato un numero di collegamenti intorno al 55 per cento del normale. Il Cotral ha registrato, invece, un' adesione dell' 81,70 per cento degli autisti, con la cancellazione dell' 81,24 per cento delle corse.

C.Mar.