Sabato 10 Novembre 2001

Protestano gli autisti “superstiti”
La “moria” dei taxi

FANO - Erano una ventina, si sono ridotti solamente a otto. E ora i tassisti fanesi denunciano un totale disinteresse nei loro confronti, oltre a una nuova forma di concorrenza che sta riducendo un giro di clienti già non esaltante: il My Bus, servizio pubblico a chiamata.
Il consigliere comunale Simone Antognozzi, di An ha colto il malumore della categoria ("la più abbandonata in città") e l'ha trasformato in un intervento per sensibilizzare il sindaco Cesare Carnaroli e gli uffici competenti.
E dire, sostiene Antognozzi, che per recuperare la situazione basterebbero piccoli interventi. Una suoneria telefonica come si deve, per esempio.
Quella ora in dotazione è così usurata che i tassisti sono costretti ad aspettare fuori dalle vetture perché, altrimenti, rischierebbero di non sentire la chiamata. E poi una stanza, in cui ripararsi dagli eccessi delle stagioni.
«Ne avevamo una al Pincio, ce l'hanno tolta e non è stata sostituita», sostiene un operatore. «Un locale a disposizione ci sarebbe», scrive Antognozzi.
Il consigliere di An critica anche l'incuria in cui è lasciato il piazzale della stazione: buche, depositi di ghiaia trasportati dalle piogge, segnaletica inesistente, parcheggio selvaggio, una rastrelliera per bici «ridotta a discarica di rottami». Per Antognozzi è in gioco tanto «il rispetto di chi è costretto a lavorare in questo contesto» quanto «la dignità di ogni cittadino che abbia a cuore il decoro della città».
Tra le cose che non vanno, l'operatore inserisce anche il My Bus: «Carica passeggeri anche nei nostri spazi e non rispetta le regole pattuite».
Circa un mese fa i tassisti in delegazione avevano incontrato il sindaco per chiedere soluzioni ai problemi.