Lunedi 2 Aprile 2001

I CLIENTI
«L’auto bianca? Costa troppo e non la trovi mai»
Cittadini critici sui rincari: «Troppi extra nel prezzo: dovrebbero migliorare il servizio»

di MARIA GRAZIA FILIPPI
e LOREDANA MARINACCIO


Il taxi? Roba da ricchi. Per romani e turisti, infatti, le auto pubbliche costano troppo e passano di rado. Senza contare la difficoltà per tutti ad orientarsi nella giungla dei supplementi e delle tariffe notturne, oltre alla mancanza di cortesia, a volte, di chi è alla guida.
Domenica pomeriggio alla Stazione Termini. Mamma Paola Di Vizio e il piccolo Emanuele tornano da un weekend al mare a casa dei nonni: «Se c'è una richiesta di aumentare i prezzi delle corse forse prima di dare un giudizio bisognerebbe conoscere meglio la situazione economica della categoria. Ad occhio comunque sembra anomala una richiesta di un aumento forfettario».
Altra corsa, altro giro. Piazza Mazzini. Giancarlo Pescaglia, una vita trascorsa sui taxi: «La prima cosa che mi viene in mente è che a Parigi si ascolta la musica classica. A Roma invece la voce gracchiante e fastidiosa dell'operatrice che smista le corse. Se fosse per me le 1.500 lire in più gliele darei anche, purché il servizio migliorasse: gentilezza, professionalità e, perché no, anche la musica».
Erik Smith è svedese ma ormai da molti anni vive nella Capitale: «Quello che rimane veramente difficile da capire per noi stranieri sono tutte le "tariffe speciali": il sovrapprezzo per la notte o per la domenica, la tariffa per l’aeroporto. Dei miei amici l’altro giorno hanno pagato 44 mila lire per andare dalla stazione Termini a Barberini. Una vera truffa!».
E la sera? E’ ancora peggio: «Non è possibile - sottolinea Andrea Serini, ingegnere elettronico alla Ericsson - che a Roma non si possa andare a vedere uno spettacolo a teatro o al cinema e tornare a casa in taxi: se anche lo trovassi, alla fine la serata ti è costata il doppio. Non c'è niente da fare i taxi a Roma sono da roba da ricchi».
Da Prati al centro in piazza Mignanelli, pochi passi da piazza di Spagna. Lei, Cristina D’Alberto, è alta e bella, di professione modella: «Le tariffe? Sono alte, altissime. Ma non avendo la macchina la mia è una scelta obbligata. E poi chi si fida a girare di notte con i mezzi pubblici?».
Il tour continua e non promette nulla di buono. «Sono arrabbiatissima - si indigna Marianna Smolco - da via Veneto dove lavoro a via della Lungara dove vivo è un chilometro e mezzo in linea d’aria. Ma fra sensi unici ed altro, sono 16 mila lire a corsa. E poi il sabato e la domenica, specie la notte, sono introvabili».
Piazza Barberini, il taxi è "too expensive" secondo i turisti, ma non solo per loro. «In Italia - sottolinea Ida Pulcinella - il prezzo è proibitivo, all’estero invece è competitivo. Io a Roma lo prendo solo per lavoro e perchè mi rimborsano il prezzo delle corse».