Luned 2 aprile 2001

MESTIERI RISCHIOSI

Ogni notte, in macchina con lo sconosciuto
Sabato, a San Lorenzo, l’ennesima rapina a un conducente: l’allarme dei sindacati

Prima o poi è capitato a tutti: quello che ti punta il coltello al collo mentre stai guidando per prendersi i pochi soldi che hai guadagnato alla fine del turno, quello che non paga la corsa e ti spacca pure i sedili con un cacciavite. O quello che ti colpisce alle spalle, apre lo spertello e ti butta fuori per scappare con la tua auto: come è successo l’altra notte in via Corsi, a San Lorenzo. Il tassista viaggiava a velocità limitata a bordo di una Fiat Tempra quando un uomo lo ha bloccato, gli ha dato una botta in testa, forse con un oggetto contundente, e gli ha rapinato la macchina.
Il tassista, che perdeva sangue, è stato soccorso da un’ambulanza del 118. Le volanti della polizia stanno cercando il ladro, sulle indicazioni della targa del taxi e in base alla descrizione del rapinatore fornite dal conducente. Vita dura, quella del tassista. Per alcuni, raccontano, è meglio che stare dietro una scrivania, perché si incontra un sacco di gente: simpatica, bella, divertente, una volta fai la corsa con un attore, un’altra con un politico, ma c’è anche la gente balorda, quella che incontri soprattutto la notte ubriaca, armata di rabbia e di coltello, quella che entra in macchina con un mattone o con la pistola nascosta dentro il giornale.
Non c’è giorno, settimana, mese, anno che passi senza aver subito un’aggressione. «Senza contare tutte quelle che non vengono denunciate - dicono i sindacati che ripetutamente hanno segnalato il problema - perché a volte si tratta dell’ubriaco che ti scrocca una corsa, del disperato che lasci a pochi metri sotto un ponte, del barbone che ti prega di essere accompagnato alla mensa più vicina». E quando chiedi se sarebbero favorevoli a portarsi loro, un’arma, in coro rispondono: «Ci sembrerebbe di andare in guerra...». E allora raccontano dei trucchi per salvarsi la pelle. Come le frasi, mandate via radio, in codice per chiamare rinforzi.
Gente balorda quella della notte, è vero, ma anche colorata, divertente, trasgressiva. Fino a qualche mese fa c’era una prostituta che si cambiava d’abito in macchina. Viaggiava da un quartiere all’altro su un taxi, per non perdere tempo, e sul sedile posteriore sostituisce magliette e pantaloni con body e minogonna. Vita dura, quella del tassista.

Be.Pi.