Gioved 18 Ottobre 2001

Il fronte caldo dei trasporti/Intesa per riesaminare le richieste dei macchinisti. La Cnl: «Se è un bluff, blocco a novembre». E i tassisti incassano un “ritocco” del 12%
Scioperi revocati, metrò e taxi non si fermano
Positiva la mediazione del Prefetto e dell’assessore alla Mobilità: oggi e domani trasporti regolari

di BEATRICE PICCHI

E alla fine lo sciopero l’hanno revocato tutti. Sia i tassisti che i macchinisti della Cnl. L’incubo di 48 ore nere si è dissolto in una lunga giornata di trattative sul filo del rasoio: oggi taxi regolarmente in servizio e domani metrò in funzione. Le auto bianche incassano ritocchi alle tariffe in cambio del numero unico e dell’aumento delle licenze, i conduttori dei treni l’apertura di un tavolo di trattative. Il Campidoglio in compenso incassa una doppia vittoria sul difficile fronte dei trasporti cittadini. Doppia vittoria che il sindaco Veltroni non esita a definire «storica», per ottenere la quale si era nei giorni scorsi appellato al senso di responsabilità delle categorie.
«Lo sciopero è sospeso», precisano i macchinisti della Cnl appena usciti dalla Prefettura, dopo aver firmato un atto di pace momentanea. La durata della pace dipenderà dagli esiti dei prossimi incontri, che potrebbero avvenire tra giovedì e venerdì, tra le rappresentanze sindacali della Cnl e la società Met.Ro. che gestisce il trasporto su ferro. Un impegno che l’azienda ha preso ieri mattina davanti al prefetto Emilio Del Mese, «e a fronte di tale impegno la Cnl trasporti ha sospeso lo sciopero di domani», è scritto sulla nota di sei righe proveniente da Palazzo Valentini.
«Verificheremo la disponibilità dell’azienda Met.Ro. ad aprire una trattativa. Se così sarà ne prenderemo atto. Ma se ci dovessimo accorgere che si tratta dell’ennesimo bluff, riprogrammeremo lo sciopero per i primi giorni di novembre», dice chiaro e tondo, come sempre, il segretario regionale della Cnl, Vincenzo Loi.
«E noi faremo tutto il possibile per arrivare a una soluzione, come ieri abbiamo voluto evitare lo sciopero di otto ore del metrò e tutti i disagi che ne sarebbero derivati», spiega il presidente della società, Franco Cervi, prima di lasciare il palazzo della prefettura insieme al direttore generale Angelo Curci.
Due le rivendicazioni, entrambe di carattere economico, che torneranno sul tavolo della società. I lavoratori delle metropolitane iscritti al sindacato autonomo (ma sono molti i macchinisti che, pur facendo parte di un altro sindacato, appoggiano e sostengono la causa della Cnl), chiedono da mesi l’accelerazione della progressione delle carriere, cioé l’ottenimento in un tempo più limitato, delle indennità massime per ogni livello; e il mantenimento dell’indennità di guida per tutti quei macchinisti che, a causa di malattie o inidoneità, non possono più condurre i convogli del metrò, (un argomento che i sindacati confederali non hanno ritenuto dover affrontare perché così non viene riconosciuto per altre categorie di lavoratori).
Soddisfatto il sindaco per l’esito della mediazione compiuta con il prefetto, che ha ottenuto la revoca dello sciopero di domani. «Non solo sono stati evitati i pesantissimi disagi del 2 ottobre scorso - dice Veltroni - ma si è ristabilito il dialogo, una sana premessa per il buon funzionamento dei servizi pubblici e il mantenimento, in città, di un clima ordinato e sereno: un’esigenza tanto più forte nel grave momento che tutti stiamo vivendo». La revoca dello sciopero non significa ovviamente la conclusione della vertenza, ma Veltroni si auspica che «il senso di responsabilità e la considerazione dell’interesse della città prevarranno anche in futuro».