Mercoledi 18 Ottobre 2000

E’ il quarto episodio in un mese
Il vizietto inguaribile di rapinare i tassisti: i sospetti su un reatino

di FABRIZIO COLARIETI

Quarto taxi rapinato nel giro di un mese. Lunedì sera, intorno alle 22,30, l'ultimo colpo: questa volta, il misterioso rapinatore col vizietto del taxi, si è fatto accompagnare da Pescara fino a Rieti, ha congedato l'autista, come da copione, rapinandolo, sotto la minaccia di un coltello, della vettura e di circa trecentomila lire.
Il povero conducente, Felice Bruno, 58 anni, pescarese, è rimasto senz’auto e senza soldi. Poi, il lungo racconto in caserma, le successive ricerche dell’auto, il ritrovamento nella notte, vicino a Terni.
Il cerchio si stringe e i sospetti sembrano cadere addirittura su un reatino. Ci sarebbero novità nelle indagini: il misterioso rapinatore forse ha un volto. Secondo alcune indiscrezioni i carabinieri lo avrebbero individuato in base agli elementi raccolti, in particolare ad un identikit. Potrebbe scattare, molto presto, l'arresto su mandato del sostituto procuratore Pietro Ferrante.
Rimane comunque un giallo il motivo per cui l'uomo avrebbe rapinato, per ben quattro volte, sempre un taxi. Del resto, il malvivente, ha ottenuto ben poco: piccole somme di denaro e niente da ricettare, dato lo strano rituale di abbandonare il taxi a pochi chilometri da dove è avvenuta la rapina.
La prima rapina, ricordiamo, è avvenuta il 21 settembre: un uomo di mezza età prenota il taxi alla stazione Tiburtina di Roma, si fa lasciare tra Contigliano e Rieti. Ruba, minacciando il tassista con una pistola, l'incasso e l'auto che verrà ritrovata a Terni.
Dopo qualche giorno un altro colpo: questa volta il taxi, con lo sconosciuto a bordo, parte da lontano. Esattamente da Arezzo e arriva a San Giovanni Reatino, lì avviene la stessa cosa. Auto e soldi rapinati, unica differenza, il taxi non verrà mai ritrovato.
Sabato scorso è la volta di Firenze: il cliente prenota il taxi a Firenze, si fa accompagnare fino a Sant'Elia, rapina soldi, taxi e fugge. La vettura questa volta verrà ritrovata lungo la Salaria all'altezza di Ponte Buita. Un giallo vero e proprio, che aspetta di essere chiarito in ogni suo punto. Le rapine ai taxi sono una novità assoluta per la provincia di Rieti, abituata finora a quelle degli uffici postali e delle banche. In altre province, invece, non si tratta di una novità: già nei primi anni Novanta si parlava di viaggi "con sorpresa" a bordo dei taxi.