Martedi 28 Novembre 2000

Contro gli ingorghi cittadini il Comune corre ai ripari: nei prossimi giorni il vicesindaco, Walter Tocci, incontrerà le categorie interessate ai provvedimenti
Natale, pronto il piano per l’emergenza traffico
Dall’8 dicembre Centro storico chiuso la domenica e forse anche il sabato. Potenziati taxi e linee Atac

di SALVATORE SPOTO

Fascia blu nel Centro storico la domenica e forse il sabato pomeriggio dall’8 al 23 dicembre, rafforzamento delle linee Atac e un patto con i tassisti: il piano traffico del Campidoglio è racchiuso in questi tre punti e nei prossimi giorni il vicesindaco Valter Tocci intavolerà una serie di incontri con le categorie interessate per metterlo a punto in tutti i suoi dettagli.
Con queste misure si spera di fronteggiare l’intensificarsi del traffico urbano che già nei giorni scorsi, complice anche la pioggia, ha trasformato intere zone della città in grossi ingorghi. Il nodo più spinoso è quello dei taxi: nei giorni di pioggia le chiamate alle centraline del servizio pubblico aumentano vertiginosamente e, nonostante il rinforzo di alcuni turni concordato con il Comune, trovare un’auto è quasi un’impresa. E’ accaduto a molti romani nello scorso fine settimana e si teme che con l’arrivo di dicembre la crisi dei taxi possa consegnare ai cittadini e ai turisti una metropoli in tilt.
Il Campidoglio intende chiedere che per tre settimane i tassisti mettano in campo un piano di rafforzamento del servizio. Attualmente, i "turni di rinforzo" sono tre, in aggiunta ai turni regolari. Nel primo, dalle 7 alle 14,30, i tassisti "regolari" sono quasi 2.500, ai quali bisogna aggiungere il "rinforzo" da un minimo di 280 ad un massimo di 840 auto. Lo stesso accade per il turno pomeridiano, dalle 14,30 alle 22. Mentre una piccola quota di "rinforzi" è tenuta a potenziare l’autoparco delle 500 vetture pubbliche che, dalle 22 alle 7 del giorno successivo, debbono assicurare il servizio di trasporto notturno. I "rinforzi, ovviamente, sono attinti tra i quasi seimila tassisti romani che dovrebbero riposare e che malvolentieri si presentano al lavoro, soprattutto se c’è aria di penuria di clienti.
«Non vogliamo ulteriori carichi - annuncia Carlo Bologna, presidente dell’Ait - perché lavorare a Roma è davvero impossibile, con le corsie preferenziali intasate che rallentano le nostre corse, fanno protestare i clienti per l’inevitabile alto costo del servizio e, in ultima analisi, scoraggiano i cittadini a rivolgersi a noi. Domani ci riuniremo in assemblea - aggiunge - e siamo pronti a scioperare». «I tassisti non basteranno mai finchè sono costretti a lavorare in queste condizioni - gli fa eco Renato Casali, della cooperativa tassisti "Samarcanda" - In mezzo al traffico siamo costretti a circolare con grande difficoltà».
Sul tavolo non c’è solo il rafforzamento dei turni, ma anche l’adeguamento delle tariffe. Tassisti e vicesindaco si sono già incontrati, concordando una revisione dei prezzi che comporterebbe un aumento medio del 15 per cento. Ma l’intesa è ferma alla commissione consiliare, poiché la competenza a decidere un adeguamento è del Consiglilo comunale. E, certamente, il clima politico prelettorale che si è aperto a Palazzo di città non favorisce l’avanzamento della pratica. «A Roma - dice ancora Carlo Bologna - i taxi costano molto meno che in altre metropoli europee come Parigi, dove, solo per fare un esempio, la maggiorazione notturna scatta alle ore 19 e comporta il raddoppio del prezzo, mentre qui solo alle 22 e aggiunge semplicemente alla tariffa la quota fissa di 5mila lire».
La giunta ha cercato di legare l’aumento del prezzo con l’istitutzione di una centralina unica che dovrebbe smistare la chiamata dei cittadini alla stazione dei taxi più vicina e che si aggiungerebbe alla centralina di ogni singola cooperativa. «In linea di massima siamo favorevoli ad un sistema unico di chiamata - dichiara Loreno Bittarelli, responsabile della centrale "3570" -, ma il progetto del Campidoglio presenta lacune e punti oscuri che è bene chiarire». I tassisti della Ugl fanno la voce più grossa: «E’ un ricatto - commentata Pietro Marinelli, responsabile sindacale - quello di collegare l’aumento delle tariffe al numero unico di centrale. Non siamo disposti ad accettarlo».
La fascia blu dovrebbe entrare in vigore nelle due settimane che vanno dall’8 al 23 dicembre e riguardare certamente lo stesso giorno dell’Immacolata, le domeniche 10 e 17, e con ogni probabilità anche il promeriggio dei sabati 9, 16 e 23, tutti giorni in cui lo shopping prenatalizio riverserà nelle strade del Centro una fiumana di persone. Il rafforzamento del taxi sarebbe decisivo in queste giornate, ma anche quello degli autobus. A tal scopo il vicensidaco Tocci incontrerà presto i vertici dell’Atac per concordare un piano di integrazione delle corse da e verso il Centro.
Il piano, concertato in questi giorni negli uffici dell’assessorato al traffico, sarà comunicato prestissimo alle categorie interessate e, in primo luogo, ai commercianti.