Giovedi 17 Febbraio 2000

Marciapiedi puliti/Dopo la campagna de Il Messaggero sui tanti ostacoli alla circolazione dei pedoni il Comune costretto a correre ai ripari
Arriva la volante per i disabili in trappola
L’assessore capitolino alla Mobilità Tocci annuncia i primi provvedimenti contro sosta selvaggia

di FERRUCCIO SANSA

Per i disabili intrappolati nel traffico arriva la "volante". Dopo la campagna del Messaggero per aiutare i pedoni stretti d’assedio da auto e moto, ecco la prima decisione del Campidoglio. «Presto attiveremo un numero verde. Quando un disabile troverà un’auto che occupa gli scivoli per le carrozzine oppure i posteggi riservati ai portatori di handicap, potrà telefonare alla "volante" e in pochi minuti arriverà un apposito carro attrezzi che rimuoverà gli intrusi». Parola di Walter Tocci, assessore capitolino alla Mobilità.
Assessore, ma la lotta a sosta selvaggia non può fermarsi qui. I controlli lasciano a desiderare...
«Abbiamo assunto mille nuovi vigili. Per non dire degli ausiliari del traffico e degli Ocm, una nuova figura. Il problema, però, è più profondo. Il nostro impegno è quello di creare una cultura delle regole che a Roma non c’è mai stata».
Volete dare la colpa ai romani?
«Non a tutti i romani, anzi. Ma c’è un 20 per cento degli automobilisti per i quali il codice della strada non esiste. Da soli prendono il 50 per cento delle multe. Ogni anno accumulano anche dieci, venti contravvenzioni».
Per educarli aumenterete le multe?
«Nel 1999 abbiamo compiuto 7.600 rimozioni e fatto un milione di contravvenzioni per sosta vietata nelle aree a tariffazione».
Ma quanti pagano davvero?
«Con l’informatizzazione dell’ufficio contravvenzioni abbiamo incassato 240 miliardi. Prima, a parità di multe, non si superavano i 140 miliardi. I furbi non la faranno franca».
Il traffico, però, non sembra migliorato.
«Bisogna riuscire a fermare quel 20 per cento di contravventori abituali. Ci sono i ricchi che, con un milione l’anno di multe, si pagano una deroga al codice della strada. E poi quelli che hanno imparato a farla franca».
Buone intenzioni, ma in pratica che cosa farete?
«Abbiamo già istituito il cartellino rosso. Chi commette troppe infrazioni non avrà più diritto di accesso al Centro e non otterranno gli altri permessi rilasciati dal Comune».
Tutto qui?
«Serve una legge. Chiediamo al ministro che istituisca al più presto la patente a punti. Le multe non sono giuste: pagare centomila lire è un guaio per un disoccupato, mentre per una persona benestante sono il costo di un aperitivo».
Intanto il trenta per cento delle auto che circolano nel Centro Storico non ha il permesso...
«Presto arriveranno i varchi all’ingresso del Centro. Li stiamo collaudando e stiamo distribuendo i telepass a chi ne ha diritto».
Che fine hanno fatto gli altri progetti, a cominciare dal piano pullman?
«Stiamo aspettando la decisione del Tar. Il Comune ha avuto coraggio a studiare un piano come questo, investendo cento miliardi».
Cento miliardi, e adesso andranno perduti?
«No, troveremo il modo di utilizzarli altrimenti».
Di chi la colpa del fallimento?
«Il piano pullman non prevedeva solo divieti, ma soprattutto servizi. Purtroppo una parte degli operatori turistici si è lasciata guidare da una forma di autolesionismo».
Il piano taxi non ha avuto migliore fortuna...
«Non è vero, ci sono stati importanti novità nel servizio. Il Comune ha stanziato 3 miliardi e la categoria ci segue».
Gli incentivi per i motorini. Un’idea all’avanguardia, ma solo in 51 hanno aderito...
«Le innovazioni hanno bisogno di tempo per affermarsi. E poi l’amministrazione non può fare tutto da sola, una parte importante spetta ai privati. Se le imprese realizzeranno posti moto e punti di ricarica per i loro dipendenti, il Comune le aiuterà con incentivi».
La lotta all’inquinamento sta dando qualche risultato?
«Il benzene è calato del 50 per cento in due anni».
Le prossime mosse? Pensate a estendere le domeniche verdi?
«Vedremo, potremmo ampliare le aree vietate al traffico».
Dove?
«Nei quartieri che ce lo chiederanno. L’Esquilino, tanto per cominciare».
E le strade verdi? Ripeterete l’esperimento della IV Circoscrizione?
«Stiamo valutando. Ma in quella zona gli utenti del trasporto pubblico sono aumentati del 28 per cento. Un record. Comunque di sicuro arriveranno nuove linee Express, i bus veloci. La 60 non si fermerà più a piazza Venezia, ma arriverà a Piramide. A marzo nascerà la 40, da Termini a San Pietro».