Giovedi 13 Luglio 2000

BLITZ A CIVITAVECCHIA

Carolina fa la spartana: niente yacht,
via in taxi per gustare la pizza in trattoria

di ANDREA BENEDETTI MICHELANGELI

CIVITAVECCHIA - Anche i nobili hanno le loro debolezze. E’ forse per questo che la principessa Carolina di Monaco e il suo consorte, il principe Ernst di Hannover, martedì sera sono andati a mangiarsi una piazza da comuni mortali da Vitale, dignitosissima ma non certo lussuosa trattoria di Civitavecchia. Alle 20,30 i due principi, insieme al primogenito di Caroline Andrea a un amico del giovane e a due “gorilla", sono entrati nel ristorante perfettamente in incognito e hanno cenato come clienti qualsiasi finché, verso la fine del pasto sono stati riconosciuti e festeggiati.
Costretti a riparare al porto di Civitavecchia con il loro Pacha III per il cattivo tempo (erano partiti da Porto Ercole nel pomeriggio alla volta di Ponza), Carolina ed Ernst invece di rimanere chiusi nel loro elegante yacht, hanno chiamato un taxi. Al conducente, Nazareno Ciotti, che inizialmente non si è accorto di avere passeggeri tanto eccellenti a bordo, lei ha detto: «Abbiamo voglia di una bella pizza cotta in un forno a legna. Scelga lei il posto giusto». E Ciotti ha scelto il locale del suo amico Vitale Murtas, ristorante-pizzeria su viale Garibaldi, proprio al centro di Civitavcecchia e a un tiro di schioppo dal porto. Tutta la compagnia si è adeguata perfettamente al menù casareccio della spartana trattoria, ordinando bruschetta al pomodoro e pizza. Carolina ha optato per una economicissima marinara, Ernst è andato invece sul pesante: pizza con salsicce. I principi hanno mangiato in tutta tranquillità e solo poco prima di uscire un gruppo di turisti sardi li ha riconosciuti. Allora anche i ristoratori si sono accorti dell’incredibile presenza. Verso le 22,30 la principesca comitiva ha richiamato il tassista Ciotti, ancora beatamente all’oscuro dell’identità dei suoi clienti, e si è fatta riaccompagnare al porto. E durante il tragitto Nazareno si è finalmente reso conto dei suoi super clienti. Giunto davanti allo yacht il tassista ha chiesto timidamente 30.000 lire per la doppia corsa: si è visto rifilare un bel centone da Ernst di Hannover. Mentre si apprestava a adare il resto è stato però bloccato da un «Tenga pure tutto». A volte anche per i tassisti i principi non esistono solo nelle favole.